Con lo zero alla casella dei punti ottenuti a fare da biglietto da visita, Sporting Lisbona e Legia Varsavia si apprestano a scendere in campo per il secondo turno del giorne F della UEFA Champions League edizione 2016/17.
Se i lusitani sono reduci dalla beffa di Madrid con la rimonta Merengues maturata nel tempo di recupero, i polacchi, assenti dalla massima competizione per club da venti anni, hanno bagnato il loro ritorno in Champions con una sconfitta nettissima impartita per mano del Borussia Dortmund.

Per questo, il confronto dell'Estadio José Alvalade diventa già uno snodo decisivo per misurare le ambizioni delle due underdogs di questo gruppo F. Lo Sporting Lisbona, come detto reduce dalla convincente ma infruttuosa prova del Bernabeu, appare chiaramente favorito rispetto ad un rivale poco esperto e tecnicamente inferiore. La Champions però, ci ha abituato a clamorosi colpi di scena come, quello che stava per verificarsi proprio al Bernabeu. 
Contro ogni previsione, i ragazzi di Jorge Jesus erano riusciti a taner testa al Real Madrid, mettendo in serissima difficoltà i campioni d'Europa in carica dinanzi a 80.000 sostenitori Blancos. Solo la classe e il talento di Cristiano Ronaldo, e l'opportunismo del 'bello di notte' Alvaro Morata, hanno strozzato l'urlo in gola ad uno Sporting tanto ordinato quanto bello.

Fonte foto: mirror.co.uk
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Stesso discorso non può essere fatto per quel che riguarda l'esordio, assolutamente negativo, del Legia Varsavia. Reduce da un esilio durato esattamente vent'anni, i polacchi hanno approcciato con timore al match casalingo con il Borussia Dortmund. Nonostante il calore immenso del pubblico casalingo, i ragazzi di Jacek Magiera si sono sciolti come gelati al sole, mostrando grossi limiti in ogni zona del campo. Il 6-0 finale è una cartolina certamente preoccupante, che però mette in risalto anche la forza devastante dell'attacco giallonero, a segno per venti volte negli ultimi quattro match. Dunque, non tutto è da buttare, soprattutto se, come spesso succede, in Champions League il fattore esperienza diventa decisivo.
I ragazzi di Magiera si presenteranno all'Alvalade con una lezione in più sul groppone, una lezione che, se appresa al meglio potrebbe anche cambiare le gerarchie dei novanta minuti. 
Quel che è certo, è che Borussia Dortmund e Real Madrid potrebbero perdere punti a vicenda, favorendo così, una tra Sporting e Legia. Un pareggio infatti, potrebbe non servire a nessuna delle due squadre visto che nel girone F si ha a che fare con un top team europei che difficilmente lasceranno al caso l'andamento del group stage.

Fonte foto: it.uefa.com
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I padroni di casa, dopo la bella prova di Madrid, potrebbero riproporre il particolare quanto intrigante 4-1-3-2. Jorge Jesus infatti, ha tutti i migliori a disposizione e non vuole assolutamente fare esperimenti durante match di così grande prestigio. Dopo la sconfitta con il Real, seguita dallo scivolone con il Rio Ave, è tornato il sorriso in casa Sporting con il 4-2 rifilato all'Estoril nello scorso weekend.
Nonostante il successo, la concentrazione è massima, è lo stesso Jesus ha finito per etichettare questa sfida come decisiva per il futuro europeo della sua squadra. 
Per questi motivi, verrà confermata la formazione di Madrid, con Joao Pereira, Coates, Semedo e Marvin davanti a Rui Patricio. Con Carvalho perno davanti alla difesa, Adrien Silva, Gelson e Bruno Cesar. Tutti dietro il duo composto da Ruiz e Bas Dost.

SPORTING LISBONA: (4-1-3-2): Rui Patrício; João Pereira, Coates, Semedo, Marvin; Carvalho; Adrien, Gelson, Bruno César; Ruiz, Dost. Allentaore: Jorge Jesus.

Fonte foto: nh.nl
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Pochi dubbi anche per quel che riguarda il Legia Varsavia di Jacek Magiera, come detto reduce dal 6-0 subito tra le mura amiche per mano del Dortmund. I ragazzi dell'ex centrocampista polacco proporranno il classico 4-4-2, per cercare di restare compatti e uniti anche nei momenti di maggiore difficoltà. Davanti al portiere, Malarz, spazio ai quattro di difesa: Bereszynski, Czerwinski, Dabrowski e Guilherme. A centrocampo, spazio alla coppia Jodlowiec - Moulin nel mezzo, con Odidja e Kazaishvili a coprire le due corsie. In avanti, giocheranno ancora Prijovic e Langil.

LEGIA VARSAVIA: (4-4-2): Malarz; Bereszynski, Czerwinski, Dabrowski, Guilherme; Odidja, Jodlowiec, Moulin, Kazaishvili; Prijovic, Langil. Allenatore: Jacek Magiera.

Sono appena due i precedenti tra le due squadre, affrontatesi nei sedicesimi di finale dell'Europa League 2011/12. L'andata, giocata in Polonia, terminò con il punteggio di 2-2, mentre al ritorno il gol di Mati Fernandez decise la sfida del José Alvalade indirizzando la qualificazione verso i lusitani.