Al Vicarage Road di Watford termina 3-1 il lunch match domenicale tra la squadra di Walter Mazzarri e il Manchester United di José Mourinho. Terza sconfitta consecutiva per il tecnico portoghese, dopo il derby con il City (1-2) ed il Feyenoord in Europa League (0-1). Una crisi che sta assumendo contorni sempre più neri: il gioco non esiste, gli uomini chiave non incidono e la vetta della classifica si allontana (-6). La sfida odierna con il Watford è stata manifesto di tutto ciò. Ha aperto le marcature Etienne Capoue al 33', ha provato a tirar su la squadra il classe '97, Marcus Rashford, con una zampata al 62' ma Juan Camilo Zuniga, appena entrato in campo, manda in paradiso gli Hornets e i Red Devils all'inferno: prima con la rete del 2-1, poi conquistando il penalty che Deeney trasforma.  

Foto: squawka.com

Mazzarri schiera il Watford con un 3-5-2 abbastanza abbottonato sulle fasce, con due terzini come Janmaat e Holebas esterni di centrocampo. Tra i pali, c'è Gomes; nella linea a tre spazio a Cathcart, Prodl e l'ex Napoli e Bologna, Britos. Presidiano il corpo centrale di metà campo, altre due conoscenze della nostra Serie A: Roberto Pereyra e Valon Behrami, che si aggiungono alla fisicità di Capoue. In avanti, tandem formato da Ighalo e Deeney. 

(3-5-2) Gomes; Cathcart, Prodl, Britos; Janmaat, Pereyra, Behrami, Capoue, Holebas; Deeney, Ighalo

Quattro su quattro per Mourinho, che inserisce tutti gli attaccanti a disposizione nello starting eleven che sfida il Watford. Ibrahimovic, Martial, Rooney e Rashford dal 1', con i soli Fellaini e Pogba a reggere il peso consistente dell'arsenale offensivo. Nella retroguardia, davanti a David de Gea, trovano posto Valencia e Shaw sulle fasce laterali con Bailly-Smalling al centro. 

(4-2-3-1) de Gea; Valencia, Bailly, Smalling, Shaw; Fellaini, Pogba; Rashford, Rooney, Martial; Ibrahimovic.

Paul Pogba e Roberto Pereyra, vecchi amici alla Juve | Foto: @WatfordFC

Diktat odierno: invertire la rotta. Tradotto in termini mourinhani: vincere. Josè Mourinho vuole cancellare la settimana nera iniziata con la sconfitta nel derby e proseguita con la caduta a Feyenoord e per farlo aumenta il potenziale offensivo, inserendo quattro attaccanti contemporaneamente dal 1'. A Vicarage Road, a supporto di Ibra ci sono Martial, Rooney e Rashford, contro l'undici di Mazzarri che si presenta messo in campo nettamente meglio dei Red Devils. L'avvio di partita non è assolutamente confortante per i supporters del Manchester, le occasioni fioccano soltanto per i giocatori colorati di giallo. Al 10', primissima chance per i padroni di casa con la punizione calciata in mezzo e la sponda di testa di Prodl per Troy Deeney che non arriva per un soffio sul secondo palo. L'altro attaccante, invece, il numero 24, Ighalo, non sfrutta due minuti più tardi un regalissimo da parte della difesa del MU. de Gea e Smalling si ostacolano per la ricezione di un filtrante innocuo dalle retrovie e lasciano la sfera al centravanti avversario che dovrebbe soltanto centrare la porta sguarnita ma sbaglia clamorosamente concludendo fuori. Dal 24 al 9, da Ighalo a Deeney, le occasioni passano da loro: quest'ultimo impegna il portiere dei Red Devils con un colpo di testa angolato dopo un ottimo suggerimento di Janmaat. 

Capoue insacca! | Foto: @WatfordFC

La risposta del Manchester arriva al 21': Rashford vola sulla destra lasciando partite un cross basso che attraversa tutta l'area e termina sui piedi di Ibrahimovic. Lo svedese calcia di prima, provando a sorprendere Gomes sul primo palo ma trova soltanto l'esterno della rete. Circa una decina di minuti dopo, un assaggio del vero Paul Pogba che sfodera un bolide a scendere da oltre trenta metri che si stampa sulla parte alta della traversa. Nel miglior momento ospite, ecco la doccia gelata con il vantaggio del Watford. Al 33', Martial lavora palla nella propria trequarti - sul lato sinistro del campo -, è anticipato in maniera pulita da Janmaat che entra in area e assiste in mezzo lo smarcatissimo Etienne Capoue: l'ex Spurs finalizza alla perfezione trafiggendo David de Gea. Letale lo scontro per Anthony Martial, costretto ad uscire rimpiazzato da Young. Le fiammate della squadra di Mourinho sono spesso appiccate dal solito Ibra: anche al 41' e  al 43', si rende pericoloso quando lanciato in profondità il numero 9 è bloccato soltanto all'ultimo dalla difesa degli Hornets. La prima frazione termina sull'1-0 per i ragazzi di Walter Mazzarri, dopo l'acuto conclusivo, al 4' di recupero, di Marcus Rashford e il suo destro a giro.

Foto: premierleague.com

Nella ripresa sembra esserci una partenza nettamente più aggressiva dei rossi, che muovono palla molto più rapidamente inserendo ripetutamente palloni dentro per Ibra. E' una sensazione dei primi 5', perchè poi si torna allo stato soporifero del primo tempo con la circolazione assente e il Watford piazzato alla grande tatticamente. Per smuovere le acque e dare una svegliata alla squadra, Mourinho inserisce Juan Mata al 61' al posto di Valencia. Mossa che paga subito. Ibrahimovic scappa sull'out mancino, mette in mezzo un cross morbido per Marcus Rashford che non arriva di testa. Il ragazzo del '97 è, però, fortunato poichè la sfera rimpalla su Behrami e gli si accomoda sul destro per calciare e pareggiare la sfida: 1-1. Nei 30' finali, si viaggia sul filo dell'equilibrio con chances da una parte e dall'altra che arrivano prevalentemente da calci piazzati. E' sempre Zlatan a creare dal nulla, a dieci dalla fischio finale impatta di testa in diagonale e costringe Gomes ad una parata salva risultato. La partita sembra morire sul risultato di parità ma Juan Camilo Zuniga, appena entrato in campo, prima segna il 2-1 su assist di uno scatenato Pereyra e poi conquista al 93' il penalty che Troy Deeney trasforma chiudendo definitivamente i conti (3-1). Notte fonda per il Manchester United, alla terza sconfitta consecutiva in una settimana.