A Kingston upon Hull è Alex Iwobi Show: il nigeriano gioca una partita di livello superiore e permette all'Arsenal di conquistare la terza vittoria consecutiva in Premier League dopo quelle con Watford e Southampton. La vittima questa volta è l'Hull City, sconfitto per 4-1 a domicilio: i ragazzi di Phelan pagano il tasso tecnico decisamente inferiore, non colmato dalla grinta e dalla spinta del pubblico del KCom Stadium. Wenger indovina le scelte, confermando quasi in toto gli undici reduci dal pareggio a Parigi in Champions League (solo Walcott per Chamberlain), in campo con un atteggiamento ben diverso da quello mostrato al Parc des Princes.
Pronti-via e l'Arsenal prova infatti a fissare i punti cardine della partita, con discreto successo. Possesso palla nella metà campo avversaria, buoni ritmi e circolazione rapida fruttano il gol del vantaggio al 17': un tap-in di Iwobi viene deviato in maniera fortunosa e involontaria da Sanchez, a conclusione di un'azione nata da un tiro-cross incerto di Walcott, controllato male da Jakupovic. Poco prima era stato però l'Hull a rendersi pericoloso, nell'unica conclusione degna di nota del primo tempo Tiger, un tiro piuttosto centrale di Hernandez.
La rete del vantaggio viene legittimata a suon di occasioni, un paio in particolare molto nitide, di Walcott, troppo morbido a centro area, e di Ozil, impreciso sotto misura. La più ghiotta giunge però al 40', quando ancora un cross di Walcott da destra, questa volta ben calibrato e rasoterra, pesca ancora Ozil al centro: mancino a botta sicura parato da Livermore. East non ha dubbi, indica il dischetto ed espelle l'ex Tottenham: Sanchez non capitalizza, calciando ad incrociare col destro senza dare troppo angolo, trovando le mani di Jakupovic, lesto nell'andare a terra ma favorito dalla conclusione non perfetta.
Per il gol del raddoppio comunque l'attesa non si prolunga eccessivamente, eccezion fatta per il quarto d'ora di intervallo: scambio in verticale tra Iwobi e Walcott, il primo ispira di tacco per il secondo, freddo nel battere sul primo palo e firmare lo 0-2 al 55'. La reazione dell'Hull è comunque emotivamente positiva e frutta una spettacolare rovesciata di Hernandez, bloccata dalla traversa e dall'offside segnalato dal guardalinee.
L'Arsenal si siede sul vantaggio, risultando eccessivamente spocchioso negli ultimi metri, così le Tigers sfruttano uno svarione di Cech, non perfetto in uscita: stende Mbokani e concede il rigore che Snodgrass realizza al 79', scrivendo 1-2. Il sogno di conquistare il pari dura però poco, solo quattro minuti, ed è una ripartenza letale di Sanchez ad affondare il coltello nel burro, chiudendo di fatto la partita, la quale mantiene comunque un buon ritmo nelle battute finali, deliziate anche dalla ciliegina sulla torta: una botta mancina di Xhaka dai trenta metri che si insacca diretta nel sette. Un ulteriore motivo di felicità per Wenger e per i Gunners.