Derby. Una singola parola che nasconde talmente tante cose da riuscire, per gli appassionati, a riassumere da sola un intero testo che in genere vi proponiamo per presentare le partite, col dovuto rispetto, di un livello emotivo leggermente minore. Chi ha vissuto o giocato una di queste partite sa quanto possa contare. Metteteci, in tutto questo, l’atmosfera della Premier League, nel particolare dell’Etihad Stadium, 22 uomini schierati da Manchester City e Manchester United, non esattamente due club qualunque e un primo posto, anche se solo alla quarta giornata, già in palio, Chelsea permettendo. Una delle due si troverà in una situazione complicata dopo questa partita: ad oggi, ci arrivano entrambe in una condizione straordinaria a livello fisico, mentale, tecnico, con due allenatori vincenti come Mourinho e Guardiola pronti a fare la differenza.
Alla quarta giornata le due di Manchester approdano da regine assolute del calciomercato inglese ed europeo: sono state le due squadre che hanno speso più soldi al mondo negli ultimi 2 mesi. Regine anche della classifica: 3 vittorie su 3 per entrambe. Addirittura, comprendendo il preliminare di Champions, il City ha già battuto un record: nessuna gestione tecnica dei Citizens infatti era arrivata a trionfare in tutti i primi 5 scontri. Lo United, invece, statistiche monstre non ne ha: se cancellate infatti “solo” l’acquisto più oneroso della storia del calcio, questo team sta ottenendo i risultati in campo già mostrando di aver pienamente compreso i diktat del proprio manager: pragmatismo, poca fatica, 3 punti. Per gli avversari invece parlare di mentalità acquisita è esagerato, anche perché per entrare pienamente nelle idee di Guardiola c’è bisogno di un po’ di tempo, fisiologicamente, si tratta davvero di ottenere una sensibilità al centimetro. La classifica sorride ad entrambe, finisse in questo momento il campionato davanti arriverebbe la squadra Sky Blue per differenza reti, in attesa dello scontro diretto. Fortunatamente non è già tutto finito, anzi, siamo appena all'inizio
Tecnicamente risulta assolutamente complicato definire i migliori scontri: Guardiola intanto ha aggiunto lo scudo denominato Claudio Bravo alla sua rosa: a confronto in quello che potrebbe essere il suo debutto come avversario troverebbe David De Gea, che nelle ultime stagioni sta alzando esponenzialmente le sue quotazioni a suon di prestazioni da urlo. Nel reparto difensivo troviamo il dualismo fra i due nuovi perni delle rispettive retroguardie: uno inglese, giovane e alto, molto alto, si chiama Stones; l’altro invece è pure lui sicuramente non di età avanzata, pure lui conta parecchi centimetri, ma non è ivoriano: Eric Bailly è l’uomo che sta sorprendendo tutti in questo avvio. Le chiavi del centrocampo Citizen, nell’ultimo periodo, le ha prese David Silva: profilo d’esperienza che nelle ultime uscite ha abbassato parecchio la sua posizione su richiesta del suo allenatore, e sta ottenendo risultati non da poco. Dall’altro lato spicca il signor 105+5 milioni di euro, Paul Pogba, arrivato dalla Juventus quest’estate ma che già si è adattato nei nuovi schemi e ha lasciato intravedere qualche forte lampo di classe. Davanti, Aguero non sarà della partita e dunque contro Ibra ci mettiamo Iheanacho, il ragazzino che vuole spaccare. E poi c’è sempre in panchina Pep Guardiola che lancia il guanto di sfida a Josè Mourinho: un duello che vale le 4 Champions League conquistate in 2, un bottino assolutamente niente male.
Le scelte dell’allenatore ex Barcellona e Bayern dovrebbero partire dal cambio di portiere: subentra Claudio Bravo. Davanti a lui confermata la coppia Otamendi-Stones al centro, mentre sulle fasce Sagna e Kolarov sono favoriti sui compagni. In mediana Fernandinho e David Silva confermatissimi, con Sterling, De Bruyne e Nolito come esterni. A completare il 4-2-3-1 ci mettiamo il giovane Iheanacho, vista la citata assenza di Aguero.
Mou ha un solo dubbio: Antonio Valencia è rientrato in ritardo e rischia, ma dovrebbe esserci. A completare il comparto difensivo, davanti al fenomeno De Gea, ci sono Bailly, Blind e Shaw. Fellaini recupera ed è al fianco di Pogba sulla linea di centrocampo. Mkhitaryan in dubbio per un problema fisico: giocano Mata, Rooney e Martial dietro ad Ibrahimovic. Si comincia alle 13:30.