Nel giorno degli esordi e dei ritorni, il proscenio se lo prende Christian Stuani. Il derby del nord-est d'Inghilterra tra Sunderland e Middlesbrough termina con un 2-1 in favore degli ospiti, lucidi e cinici nel primo tempo, trascinati da una doppietta proprio dell'uruguagio, il più in vista nel pomeriggio dello Stadium of Light. Seconda sconfitta consecutiva per i Black Cats, prima vittoria invece per i ragazzi di Karanka dopo essere stati bloccati sul pareggio all'esordio al Riverside; un sorriso comunque non intero, a causa del secondo tempo piuttosto deludente.
L'approccio migliore alla partita lo hanno i padroni di casa, bravi nel trovare Januzaj col giropalla, provando poi a cavalcare soprattutto i suoi spunti: il belga offre una buona prestazione all'esordio dal primo minuto, ma certamente migliore è l'avvio di un altro alla prima in Premier League, ovvero Stuani. L'uruguagio firma il gol del vantaggio Boro al 13', calciando dai 25 metri quasi più per mancanza di alternative, ma pescando il proverbiale jolly dal mazzo: palla dritta nel sette, Mannone incolpevole. Il gol subito provoca più di un giramento di testa ai ragazzi di un Moyes già costretto a svariate rinunce, in ultimo quella di Borini; non migliora la situazione il problema accusato da O'Shea, costretto ad abbandonare il campo, inducendo il tecnico ad adottare una proposta offensiva più ingente, inserendo il neoacquisto Pienaar.
A segnare è però ancora il Middlesbrough, ancora nel primo tempo, ancora con Stuani: è Forshaw a pescare la verticalizzazione magistrale per Negredo, lucido nell'appoggiare a centroarea per il compagno che centra il più facile dei gol. Sotto di due reti, il Sunderland prova anche ad inserire Lens retrocedendo Rodwell in difesa: la scelta paga in fase offensiva, con l'aumento di vivacità, ma non per la retroguardia, sempre più in sofferenza, tanto che in un paio di circostanze Ramirez e Negredo vanno molto vicini all'archiviare la gara.
Sale col passare dei minuti la pressione offensiva dei Black Cats: intorno all'ora di gioco Guzan è costretto ad un paio di ottime parate, mentre la difesa è sufficienemente brava a murare i tentativi. Non può nulla però la retroguardi al 71': è un tap-in del solito van Aanholt, terzino sinistro col vizio del gol, ad accorciare le distanze. L'olandese si mostra pronto nell'inserimento e nel toccare sotto porta una corta respinta del portiere americano su una conclusione di Watmore. I venti minuti di assedio finale portano a poco o nulla, se non qualche confuso tentativo, ma nessuno tale da valere il pareggio. Il Boro porta a casa tre punti sofferti.