Come un artigiano nella sua piccola bottega in centro, Pep Guardiola plasma la propria creatura. Tempo, sudore, dedizione e soprattutto passione stanno ripagando il tecnico spagnolo, a piccoli passi verso grandi traguardi. Il Manchester City sta centrando la propria dimensione, la crescita sul piano del gioco e sul piano fisico è notevole e l'inserimento di Gundogan e Sané fornirà certamente diverse soluzioni interessanti. La preda da cacciare quest'oggi è lo Stoke City di Mark Hughes, il terreno di caccia è l'ex Britannia Stadium, ora ribattezzato Bet365 Stadium. Il cacciatore si chiama Sergio Aguero, due colpi anche nella trasferta odierna. Un vero cecchino: nelle ultime tre gare, sei reti messe a segno. Il goal di Bojan ha provato a intimorire i citizens ma Nolito, nel finale, ha chiuso in conti con la doppietta personale per l'1-4 finale.  

Mark Hughes si affida ad un 4-2-3-1 sulla carta abbastanza offensivo, con Arnautovic-Bojan coppia di riferimento sulle rispettive fasce. Elemento nuovo di zecca, equilibratore e con grande abilità nell'inserimento è l'acquisto estivo Joe Allen, comprato dal Liverpool per circa 16 milioni di euro. Il gallese si posiziona, nello scacchiere dei Potters, alle spalle dell'unico centravanti Diouf. La diga di metà campo è ben organizzata, a proteggere il pacchetto arretrato e la porta di Given ci sono Whelan e Giannelli Imbula. Quartetto difensivo così composto: Bardsley, Shawcross, Wollscheid, Pieters. 

(4-4-1-1) Given; Bardsley, Shawcross, Wollscheid, Pieters; Bojan, Imbula, Whelan, Arnautovic; Allen; Diouf. 

Soltanto una sostituzione per Guardiola rispetto al match di Champions League con lo Steaua Bucaresti per ciò che concerne la formazione titolare. Cambio che parla spagnolo: dal 1' c'è Jesus Navas a sgroppare sulla fascia destra, non Nolito che riposa in panchina. Il resto è cosa nota: Caballero ha spodestato Hart in porta, in attesa di Claudio Bravo mentre Zabaleta ed Otamendi sono confermati con gli inamovibili John Stones e Alexander Kolarov. In avanti, el Kun Aguero reduce dalla tripletta europea che ha assicurato, di fatto, il passaggio del turno ai citizens.

(4-2-3-1) Caballero; Zabaleta, Stones, Otamendi, Kolarov; Fernandinho, David Silva; Sterling, De Bruyne, Jesus Navas; Aguero. 

Aguero dal dischetto firma lo 0-1 | Foto: premierleague.com
Aguero dal dischetto firma lo 0-1 | Foto: premierleague.com

Nel match che apre il tradizionale Saturday di Premier League, tocca al Manchester City scendere in campo in quel di Stoke on Trent. Dopo la vittoria di ieri sera degli odiati Red Devils, il team skyblue dovrà rispondere con altri tre punti per riacciuffare i cugini sulla vetta della classifica. Oltre il bottino pieno, anche una prestazione sulla falsa riga della sfida di Champions con lo Steaua non sarebbe male. E così è. Dalla distinta ufficiale è palesemente visibile come la squadra di Mark Hughes sia super attrezzata in termini di organico: puntare agli ultimi slot europei non è blasfemia. Chiarendo ciò, chiariamo anche la differente portata dell'avversario: ergo, uno scenario Steaua-bis è molto complicato.

Incredibile la sensazione di déjà vu, ammirando i primi passi della nuova creatura di Guardiola: tre partite ufficiali, tre rigori per provare ad aprire le danze. Sterling che viene atterrato una prima volta con il Sunderland, poi una seconda in Romania, ora Otamendi trascinato da Shawcross: Aguero prende il pallone, lo posiziona e fredda il portiere (non come con lo Steaua, eh). Al Bet365 Stadium occorrono 26' dunque per sbloccare la gara, dopo ripetute azioni offensive non finalizzate a dovere da entrambe le compagini. Le qualità per pungere i Potters le hanno tutte, Bojan-Allen-Arnautovic si rendono davvero minacciosi dalle parti di Caballero e chiamano ad un grande intervento l'estremo difensore argentino. L'arma letale è però nelle mani degli ospiti: Sergio Aguero punisce, ancora, al minuto numero trentasei con un'incornata vincente su assist di De Bruyne. 0-2 Manchester City a riposo, passivo forse eccessivo per le dinamiche del primo tempo. 

La rete di Bojan per l1-2 | Foto: premierleague.com
La rete di Bojan per l1-2 | Foto: premierleague.com

Non siamo a natale, mancano centoventisei giorni e perciò non fioccano ad Agosto fiocchi di neve (a meno che non sentiate e crediate a Gigi D'Alessio). A fioccare sono i rigori, questa volta, per la prima volta, contro la squadra di Guardiola. Ci sarebbero tanti, tantissimi detti per descrivere al meglio quello che Sterling fa al 48': è lui, ora, a causare il penalty trattenendo in area di rigore un avversario. Chi la fa, l'aspetti. Sensazione di déjà vu che torna vibrante e intensa: Bojan Krkic dal dischetto, sfera potente sotto la traversa a battere Willy e ad accorciare le distanze: 1-2. Partita che si vivacizza, lasciando nello scantinato le sadiche idee per un replay di coppa e fornendo allo Stoke City le forze fisiche e mentali ideali per compiere il clamoroso pareggio. Sostituzioni da una parte e dall'altra, mischiare le carte e avere gente di gamba può fare la differenza negli ultimi scampoli del match. E' così. Ci pensa la coppia Iheanacho-Nolito a chiudere i giochi. I Potters sono scoperti, Silva lancia nello spazio il baby nigeriano che salta Given: cioccolatino in mezzo che Nolito può solo scartare e gustarsi esultando insieme ai compagni. Nell'ultimo minuto di recupero anche la doppietta per lo spagnolo, che infila ancora alle spalle di Given. Gioco, partita, incontro: 1-4 al Bet365 Stadium.