E' guerra aperta in quel di Manchester. Lì, in un limbo di terra poco glamour ed affascinante, nel cuore di una città lavoratrice e devota al dio pallone, il derby tra le due fazioni storiche ha preso il via prima ancora che fosse il campo a parlare. Il calciomercato infatti, sino a questo momento sta regalando botti di portata colossale, sia per i nomi che sono andati ad arricchire i due roster, sia per le cirfe che sino a questo momento i due club hanno avuto la forza di spendere. 

L'ultimo botta e risposta è arrivato nel giro di dodici ore: il Manchester United, dopo mesi di speculazioni ha ufficializzato l'affaire Pogba, entrato direttamente alla numero 1 tra i trasferimenti più costosi di sempre. Il City di certo non è rimasto a guardare, con Mansur che dall'alto del suo patrimonio personale ha deciso di destinare 56 milioni di euro (circa 42 milioni in sterline) per l'acquisto di John Stones
Detto, fatto. Guardiola ha un nuovo centrale di difesa, il centrale che lui aveva scelto e quello con la quale crede di poter fare l'atteso salto di qualità. Doti innate quelle del longilineo John; fisico che si sposa con le caratteristiche degli altri centrali citizens, tutti massicci ed ingombranti, e che forse Guardiola aveva capito non avrebbero potuto coesistere in campo. Dunque, ecco l'inglese nato a Barnsley nel maggio del 1994. Un rinforzo mirato, utile sia in prospettiva sia nell'immediato, che va ad aggiungersi alla già lunga lista della spesa made in Mansur. 

John, oggetto del desiderio di molti tra i top club europei, arriva da un paio di stagioni non eccellenti che hanno fatto seguito al boom clamoroso del suo primo anno di Premier League. In quel primo Everton, Stones ha bruciato le tappe insieme a compagni illustri come Barkley e Lukaku, ma come loro, non ha ancora raggiunto la fama assoluta. 
Ora, la chiamata di Guardiola, che in lui ha visto la luce, può cambiare la carriera dell'inglese - mai sceso in campo ad Euro2016 -. Per lui è arrivata l'occasione della vita e collaborare con Guardiola di certo lo ha spinto verso Manchester: "Collaborare con lui è la scelta giusta al 110%", ha detto il giovane alla prima intervista da calciatore del City.
L'investimento è clamoroso e per certi versi folle. Stones è il difensore più pagato della storia del calcio, ma ad un club economicamente ricco come il City questo poco importa. Il contratto di sei anni con la quale il calciatore si è legato alla società è una dimostrazione in più di quanto Guardiola creda in lui, e di quanto questo calciomercato sia ormai un gioco tra poche elette.
In attesa che la Premier League prenda il via con tutti i suoi protagonisti - e ne son tanti, - il derby di Manchester è già al secondo tempo.