"In una fredda notte di pioggia e vento a Stoke-on-Trent..." sembrerebbe essere l'inizio di un romanzo, invece è il classico clima nel quale lo Stoke City si trova a giocare diverse volte nel corso della stagione. La frase, complice il meteo della zona e l'atmosfera dei tifosi che rendono il Britannia Stadium un fortino difficile da espugnare, è diventata presto virale. Quello che invece stenta a decollare è il rendimento generale dei Potters, sempre sul punto di dare quella spallata decisiva per consacrarsi senza mai riuscirci davvero fino in fondo. Da tre stagioni il traguardo dei 50 punti viene regolarmente tagliato, ma le apparizioni a livello europeo sono ancora territorio da esplorare.

Anche quest'anno l'obiettivo minimo è strappare almeno un sesto o settimo posto, per poi attendere i verdetti delle coppe nazionali e capire se esistono margini di qualificazione all'Europa League. Ormai parlare solo di salvezza dopo i diversi acquisti di alta caratura e i soldi spesi, che raccontano di un passivo di 165 milioni tra acquisti e cessioni negli ultimi 10 anni. Il mercato di questa stagione in casa Stoke non è in realtà mai decollato, anche perchè sono solo quattro i giocatori che hanno cambiato casacca: solo due le cessioni, peraltro per scadenza di contratto e giocatori fuori dal progetto tecnico. Trattasi di Odemwingie e Sidwell, il primo è ancora svincolato mentre il secondo ha firmato col Brighton. 

Le spese in compenso sono state poche ma importanti, la più rilevante è indubbiamente quella riguardante Joe Allen, che dopo esser stato portato a Liverpool da Rodgers tra molti punti di domanda ha lasciato il Merseyside e la panchina per accaparrarsi una maglia da titolare in un club più su misura. 15 milioni che erano necessari, vista l'età di Whelan e le poche certezze di Adam; inoltre il gallese va a fare coppia con un giocatore con caratteristiche a lui complementari come Imbula: i due garantiscono corsa e temperamento a protezione del trittico di trequartisti dal talento smisurato. Shaqiri, Bojan e Arnautovic dovranno essere in grado di dare continuità di rendimento per portare in alto lo Stoke. Spazio anche ad eventuali variabili tattiche, con l'inserimento di Afellay e lo spostamento di Bojan da punta, data la duttilità dell'olandese.

In qualcuno di questi giri potrebbe trovare spazio anche l'egiziano Sobhi, acquisto a sorpresa e soprattutto scommessa per il futuro, probabilmente non prossimo ma più a lungo termine. Vive nel presente invece la difesa, che potrebbe non subire ritocchi essendo le maglie davanti alla garanzia Butland al completo. L'unico reparto che per ora non convince appieno è l'attacco, più per una questione di continuità che di talento e capacità dei singoli, specialmente Diouf e Joselu essendo Crouch avviato sul viale del tramonto. Se non ingranassero le punte, quelle famose variabili sopracitate potrebbero rivelarsi di nuovo l'arma in più dello Stoke. But can they do it...?