Tra i due litiganti, il terzo gode: due a due tra il Chelsea e Tottenham, il Leicester può brindare, titolo conquistato, in virtù del +7 sugli Spurs. Partita a due facce, il Tottenham parte bene con Kane e Son, che firmano il doppio vantaggio, ma nella ripresa il Chelsea fa il dispetto ai cugini con la rimonta, su firma di Cahill e Hazard. Il Tottenham chiude una stagione memorabile ad un passo dal titolo, sfumato contro il Chelsea. 

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I derby sono sacri: il Chelsea, nonostante siano sfumati tutti gli obiettivi, in una classifica che non ha più nulla da dire al campionato, scende in campo con la miglior formazione possibile. Nel 4-2-3-1, Diego Costa viene supportato dai trequartisti Fabregas, Pedro e Willian, con Obi Mikel e Matic in mediana. Cahill e Terry formano il duo centrale, affiancati dai terzini Azpilicueta e Ivanovic, con Begovic in porta, al posto dello squalificato Courtois.
Modulo speculare per il Tottenham di Pochettino, che schiera la formazione tipo, cambiando solo al centro della trequarti, lanciando il coreano Son, al posto di Alli, alle prese con un turno di squalifica; completano il centrocampo Eriksen e Lamela esterni alti, con Dembelè e Dier in cabina di regia. Immutata la difesa, composta dal duo belga Alderweireld-Vertonghen, che blinda la porta di Lloris con Rose e Walker sulle fasce. 

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Clattenburg dà il via alla guerra: i Blues cercano di infilare il bastone tra le ruote del carro di Pochettino, aggredendo su tutti i fronti e si mostrano pericolosi nella zona di Lloris. La prima grande occasione della gara parte tra i piedi di Fabregas, che non capitalizza la caduta di Rose in area, non riuscendo a controllare fino alla fine la sfera, facendosi intercettare da Lloris, al ventesimo minuto di gioco. I ragazzi di Hiddink vanno nuovamente vicini al gol con Diego Costa, ma a metà frazione cresce il Tottenham, con il duo Kane-Eriksen particolarmente ispirato: al 35', da una triangolazione tra Eriksen e Lamela nasce il filtrante, che porta Kane a superare Begovic e ad insaccare a porta vuota, regalando il vantaggio ai Lilywhites. Tra un'interruzione e l'altra, per via del nervosismo, che porta i giocatori a beccarsi più volte verbalmente (e non solo), il Chelsea spreca il pari con Willian, mentre Son non sbaglia: il coreano infila Begovic, dopo aver tagliato la difesa locale con un inserimento, ispirato da Eriksen. Il primo tempo si chiude con una rissa tra Rose e Willian, con Pochettino in mezzo ad incassare, per separare i due, nel frattempo il Tottenham rientra in spogliatoio sullo zero a due.

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Inizia il secondo round, Kane subito pericoloso per ben due volte nei primi cinque minuti della seconda frazione: prima di testa e poi di destro, Begovic si oppone. Nonostante il doppio svantaggio, il Chelsea non getta le armi e alza il baricentro, mettendo pressione agli ospiti: al cinquantottesimo, i Blues dimezzano il gap, con Cahill, che spazza a rete sugli sviluppi di un corner, alimentando le speranze dei tifosi presenti allo Stamford Bridge. Il Tottenham va in panico e rischia due volte, quando Willian e Hazard sprecano davanti a Lloris.  Il Chelsea prende fiato, lasciando qualche spazio agli avversari, per poi riprendere il controllo del gioco, con Hazard pericolosissimo in area. Al 75', gli Spurs sprecano clamorosamente il colpo del KO, con Mason, che si fa ipnotizzare da Begovic, mentre Ivanovic respinge la ribattuta di Eriksen. All'84 la doccia fredda per gli Spurs: Hazard regala il pareggio con un destro a giro, che si infila sul sette, alla sinistra di Lloris. Tra una rissa e l'altra, gli Spurs gettano le armi per terra, consegnando il titolo alle mani di Ranieri e al suo Leicester, che trionfa per la prima volta il Premier League.