L'edizione della Capital One Cup 2015/16 si decide dagli undici metri, e ad avere la meglio è il Manchester City, che ha bisogno anche dei calci di rigore per battere un Liverpool duro a morire nei 90 minuti, attaccato ai guantoni del suo portiere Mignolet, croce e delizia durante la gara con un errore clamoroso e tantissimi miracoli. Dall'altra parte Caballero è l'eroe con tre rigori parati. Nei 90 minuti i gol sono arrivati da Fernandinho e da Coutinho, in un match intensissimo e quasi infinito.
I Reds arrivano all'appuntamento riproponendo gli stessi undici in campo contro l'Augsburg in Europa League, con Leiva difensore centrale viste le tante defezioni e la non eccessiva sicurezza di Kolo Touré. Davanti Sturridge confermato, con Can in mediana e Milner sull'ala destra. Un ex, come i sopracitati Sturridge e Kolo Touré. L'altro fratello Touré, Yaya, è invece titolare a centrocampo insieme a Fernando in mediana, con Fernandinho sull'ala destra. La relativa sorpresa è tra i pali: non gioca Hart ma il portiere di coppa Caballero.
Approccio alla partita efficace per il Liverpool, che bussa subito alla porta di Caballero con un bel pallone dalla sinistra che il portiere argentino agguanta. Ci prova anche Milner poco dopo con una botta respinta dalla difesa. Il City ci mette un po' di più a carburare, ci prova in maniera velleitaria un paio di volte fino al 22', quando è Aguero a prendersi la scena: controlla spostato verso sinistra, rientra sul destro al limite dell'area in posizione centrale e cerca l'angolino basso. Mignolet è prontissimo ad arrivare sulla sfera deviandola quanto basta per farla incocciare sul palo. Dopo la fortuna, è la sfortuna ad assistere il Liverpool, che perde Sakho per dei giramenti di testa provocati da uno scontro col compagno Can: al suo posto entra Kolo Touré che per poco non mette subito la testa su un cross teso di Coutinho, sia lui che Leiva non trovano la deviazione vincente.
La partita si mantiene intensa con il Liverpool che con manovre avvolgenti cerca di sorprendere una non solidissima difesa del Manchester City, che riesce però spesso a ribattere le conclusioni dei Reds, i quali rischiano parecchio nel finale: Otamendi nell'area avversaria pesca un controllo non perfetto, allunga la gamba Milner che gli toglie il pallone, sfiorando anche il piede dell'avversario in gioco pericoloso. Oliver decide comunque di lasciare correre, correttamente: l'arbitro gestisce anche i cartellini, risparmiando qualche ammonizione (su Fernando e Leiva soprattutto) e mantenendo godibile la gara.
La ripresa si apre con una papera clamorosa di Mignolet che vale lo svantaggio per il Liverpool: Aguero difende palla e serve la sovrapposizione di Fernandinho, che da un angolo impossibile incrocia di prima vero la porta. Il portiere belga si fa passare la palla sotto il corpo mancando clamorosamente la presa e vedendola insaccarsi alle sue spalle. Reazione Scousers al 56' con un bel fiiltrante di Sturridge per Milner, che arriva a colpire col sinistro in area, ma il disturbo della difesa lo costringe a un tiro complicato che termina sul fondo. Pochi minuti dopo nuovamente City travolgente in avanti, è Silva a mettere il grandissimo ex Sterling in condizione di battere a rete tutto solo davanti a Mignolet: basta il piattone, ma l'inglese la prende quasi di suola e manda clamorosamente sul fondo.
Il Liverpool soffre psicologicamente l'occasione e al 63' il Man City torna a recriminare per un rigore non fischiato su Aguero, che parte da centrocampo e subisce il recupero di Moreno: l'uno-contro-uno si sposta in area, il Kun salta lo spagnolo che lascia lì la gamba. Oliver è indotto a non fischiare dal fatto che Aguero cerchi il contatto, forse errando. In ogni caso gli Sky Blues non si perdono d'animo e continuano a trovare conclusioni pericolose, in particolare con una punizione alta di Silva e una botta dal limite ancora di un ottimo Aguero, stavolta parata da Mignolet in presa sicura. Quest'ultimo duello si ripropone per la terza volta nella gara al 74' con lo stesso identico esito.
Non ha nemmeno bisogno di intervenire invece il collega Caballero dall'altra parte: Sturridge apre meravigliosamente sulla sinistra per Milner che, spostatosi terzino dopo l'ingresso di Lallana per Moreno, si fa trovare sul suo versante ma pecca di lucidità e rimugina troppo sul da farsi, mettendo poi al centro una palla facile per la difesa. Ex da una parte che grazia, ex dall'altra parte che... grazia: ancora Sterling a 10 dal termine ha nuovamente sul destro un pallone delizioso all'altezza del dischetto del rigore. L'assist di Aguero è un cioccolatino, così come l'azione personale del Kun, che il trequartista di origini giamaicane decide di buttare nel cestino colpendo ancora male e non inquadrando la porta.
Con Origi in campo al posto di uno spento Firmino il Liverpool si revitalizza e ritrova concretezza nella propria fase offensiva. Proprio dal piede del belga nasce all'83' il gol del pareggio: dopo un'azione confusa, l'ex Lille si ritrova sul versante destro dell'area di rigore scegliendo il cross basso sul quale arriva Lallana sul secondo palo, colpendo il legno in maniera clamorosa. La palla rimbalza in mezzo all'area e rimane in gioco, in mezzo c'è tutto solo Coutinho che apre il piatto e di precisione gela tutta la marea azzurra di Wembley pareggiando col rasoterra.
Da lì piovono immediate due occasioni, una per parte: Fernando a centro area trova gli strepitosi riflessi (nell'occasione) di Mignolet, che ribatte un tiro ravvicinato di Fernando, mentre nell'altra area è Origi che non devia a sufficienza una botta da fuori di Coutinho, permettendo a Caballero la presa. Il portiere belga del Liverpool sa che ha qualcosa da farsi perdonare, eccome: all'88' è ancora protagonista quando si butta alla disperata su un pallone calciato da distanza ravvicinatissima da Yaya Tourè, che provava a risolvere una mischia nata da un corner. E' l'ultima occasione dei regolamentari, che si chiudono 1-1.
Prima del supplementare Pellegrini spende i suoi primi due cambi inserendo Zabaleta e Navas per Sagna e Fernando, passando a una sorta di 4-4-2 più quadrato. La stanchezza si fa sentire e succede ben poco fino all'ultimo secondo del primo tempo, quando è ancora una volta Mignolet a metter la manona su un tocco delizioso di Aguero in piena area: l'argentino dialoga con Silva e prova l'esterno, il portiere di puro istinto e riflesso alza il braccio sinistro deviando la palla quanto basta per mandarla in corner. Come già successo nel primo tempo, Caballero dall'altra parte si sente in bisogno di rispondere e lo fa in grande stile: per 60 secondi abbondanti vede la palla stazionare nei 20 metri davanti a lui, a chiudere ci prova Origi di testa sulla pennellata al centro di Milner, di reazione l'ex portiere del Malaga salva tutto. Più facili le due parate seguenti, su punizione di Sturridge e su un tocco di Origi troppo leggero in area.
Per gli ultimi 10 minuti di gara entra anche Bony, ma la palla gol è ancora sul piede di Aguero: Milner lo mette in porta, ma ora non è più suo compagno. Il colpo di testa all'indietro dell'ex è preciso per il destro del Kun in mezzo all'area, il tentativo di tocco morbido fallisce e la sfera termina direttamente in curva. Si surriscaldano anche gli animi, con la mancanza di lucidità: Lallana e Yaya Touré non fortificano la loro amicizia dopo qualche malizioso tocco. Gli ultimi attacchi prova a portarli il City, Fernandinho su corner anticipa il compagno Bony sciupando una grande occasione e mandando la gara ai rigori.
Apre in grandissimo stile Can con il cucchiaio centrale che si insacca, mentre Fernandinho angola troppo sulla sinistra e centra il palo col rasoterra. Caballero tiene in piedi il City distendendosi e parando su Leiva e Navas capitalizza al meglio angolando e incrociando col destro rasoterra che Mignolet tocca soltanto. Errore madornale quello successivo di Coutinho, poco lucido nel calciare malissimo, una palla alla portata di Caballero, bravo a respingere, mentre Aguero è glaciale e troppo preciso, portando gli Sky Blues in vantaggio. Il Liverpool non segna più, Caballero è on fire e para sulla sua destra anche il rigore di Lallana. La sentenza è quella di Yaya Toure: rigore troppo angolato che Mignolet intuisce ma non può prendere. La festa è tutta del Manchester City, che porta a casa la quarta coppa di lega della sua storia.