Il Liverpool stravince contro un Aston Villa sempre più ultimo e lo fa in scioltezza, mettendosi alle spalle la deludente eliminazione dalla FA Cup in settimana. Klopp schiera dal primo minuto Daniel Sturridge e Philippe Coutinho al posto di Joe Allen e Adam Lallana, solo panchina per il grande ex della sfida Benteke. Remi Garde invece conferma lo stesso XI titolare vittorioso col Norwich.

Il Liverpool parte al piccolo trotto subendo l'attacco dei Villans ma si accende al 16': cross a rientrare di Coutinho per Sturridge che di testa anticipa Lescott e spedisce la sfera sul secondo palo della porta difesa da Bunn. Raddoppio immediato: al 25' Milner su punizione lascia partire un tiro-cross la cui traiettoria inganna Lescott e Bunn finendo in rete. I padroni di casa soffrono non poco la presenza di Coutinho, il fantasista brasiliano è una vera mina vagante per il Villa con cross insidiosi per Sturridge e co. Nel finale di primo tempo i padroni di casa crescono ma non riescono a pungere. Finisce dunque la prima frazione di gioco con i fischi della tifoseria di Birmingham.

Al 58' arriva il tris firmato da Emre Can che di prima piazza la palla nell'angolino basso, terzo assist di Coutinho, quest'oggi letteralmente scatenato. Al 61' entra Origi per Sturridge e ci mette appena un minuto a firmare il poker su assist di Moreno il cui cross spiazza la difesa avversaria e la sfera è facile preda per l'attaccante belga che non sbaglia da distanza ravvicinata. I Reds non hanno intenzione di fermarsi ed arrivano i gol di Clyne e Kolo Toure firmando cosi un tennistico sei a zero: l'inglese risolve una mischia in area, l'ivoriano incorna con il testone.

Gara praticamente senza storia che ha confermato le gravi lacune nella difesa dei Villans: la salvezza rimane un miraggio di questo passo, la situazione per Remi Garde si fa sempre più drammatica. Vittoria ampiamente meritata invece per i ragazzi di Klopp sempre in partita, positivi per il tecnico le prestazioni di Coutinho (il migliore in campo) e del rientrante Daniel Sturridge, la cui assenza ha pesato non poco ai Reds finora.