Ventunesima giornata di Premier League, seconda del girone di ritorno e dell’anno solare 2016, dopo la pausa per i trentaduesimi di F.A. Cup. Nel big match del turno infrasettimanale è in scena l’Arsenal capolista, ospite dei Reds di Liverpool ad Anfield Road. Lo spettacolo non manca e la partita termina con un pirotecnico 3-3.

Lo scorso weekend Klopp ha mandato in campo le seconde linee: sostanzialmente assieme a Benteke e Jose Enrique era in campo l’equivalente delle nostre squadre Primavera. La trasferta di Exeter ha fruttato un 2-2 che manderà la sfida al replay, stavolta ad Anfield.
Arsenal che invece ha brillantemente superato il Sunderland all’Emirates Stadium per 3-1 senza Sanchez, Cazorla, Ӧzil e Coquelin. In rete Campbell, Ramsey e Giroud per ribaltare il vantaggio provvisorio di Lens.

Liverpool che si avvicina alla partita con cinque vittorie, un pareggio e quattro sconfitte nelle ultime dieci di Premier. Tredici gol segnati (22 in tutto il campionato) e tredici subiti (24). Punti di forza dell’era Klopp le vittorie contro Chelsea (1-3), City (1-4) e Leicester (1-0). Note dolenti, invece, le sconfitte contro Crystal Palace (1-2), Newcastle (2-0), Watford (3-0) e West Ham (2-0).  Insomma, la stagione del condottiero tedesco è stata fin qui un vero rollercoaster, che ha come risultato l’ottavo posto con trenta punti in venti partite. Marcatore più prolifico è Christian Benteke con i suoi sei gol.

Gunners che invece nelle ultime dieci uscite di campionato sono stati una vera macchina schiacciasassi: 20 punti per i londinesi, solo il Leicester (21) ha fatto di meglio oltremanica in questo periodo. Sei vittorie, due pareggi e altrettante sconfitte per Wenger, che ha visto i suoi gonfiare la rete ben sedici volte (sulle trentaquattro totali in Premier) e raccogliere palloni dal fondo della propria dieci volte (diciotto totali). Capocannoniere dei londinesi un meraviglioso Olivier Giroud, che è già in doppia cifra con i suoi dieci centri in campionato. Da sottolineare anche le sei reti di Alexis Sanchez e i sedici (SEDICI) assist di Mesut Ӧzil, che ha già doppiato l’inseguitore Kevin De Bruyne, fermo a otto.

Jurgen Klopp sceglie un 4-3-3 per fronteggiare le pesanti assenze dei lungodegenti Ings e Gomez a cui si aggiungono Sturridge, Skrtel, Lovren, Coutinho e Origi: con Clyne e Skrtel c’è però il rientrante Mohamed Sakho. Alberto Moreno completa la linea di difesa davanti a Simon Mignolet. In mezzo ritrovato anche capitan Jordan Henderson, che affianca Emre Can e Milner. Nel tridente Roberto Firmino è la punta di diamante: Adam Lallana a sinistra, Jordon Ibe (anche lui torna da un infortunio) a destra.

Anche Arséne Wenger ha i soliti problemi con l’infermeria: si (ri)ferma per due settimane Jack Wilshere che così si unisce a Welbeck, Rosicky, Francis Coquelin, Alexis Sanchez e Santi Cazorla. Insomma, non esattamente la squadra riserve. Solita mediana nel 4-2-3-1 dell’alsaziano: nonostante il rientro di Arteta c’è Flamini accanto ad Aaron Ramsey, solo panchina per lo spagnolo. Dietro, Cech guarda le spalle della coppia Koscielny-Mertesacker, con il tedesco fresco del turno di riposo in F.A. Cup. A destra continua a giocare e a crescere esponenzialmente Hector Bellerin. Il suo opposto è Nacho Monreal. Sulla trequarti Joel Campbell vince il ballottaggio con Oxlade-Chamberlain per la fascia destra, confermati Ӧzil, Walcott e Olivier Giroud per gli altri tre posti.

Liverpool (4-3-3): Mignolet; Clyne, Sakho, Toure, Moreno; Henderson, Can, Milner; Ibe, Firmino, Lallana. All. Klopp

Arsenal (4-2-3-1): Cech; Bellerìn, Koscielny, Mertesacker, Monreal; Flamini, Ramsey; Campbell, Ӧzil, Walcott; Giroud. All. Wenger.

Fischietto affidato al signor Mike Jones. Assistenti sono Beswick e Garratt, quarto ufficiale Madley. Appena dopo le 21:00 italiane ha inizio la contesa, sotto una tipica pioggia inglese. Al quinto minuto la prima occasione è per Lallana: ottimo break di Emre Can che serve centralmente il britannico. Ingresso in area e dribbling su Mertesacker che è bravo a tirare indietro la gamba per non concedere all’avversario il contatto che cercava. Lallana cade, Jones lo guarda soltanto.

I Reds continuano ad attaccare e prima del decimo minuto trovano il vantaggio: angolo respinto su cui riparte Walcott che però perde subito palla in uscita. Emre Can calcia dalla distanza, Cech riesce a respingere ma non abbastanza lontano. Roberto Firmino è in agguato e col sinistro infila Koscielny (tra le gambe) e la rete. 1-0 Liverpool e  festa ad Anfield. Brasiliano però ammonito dopo essersi tolto la maglia per esultare. Fino al tredicesimo è il Liverpool a dominare pressando alto e impedendo all’Arsenal di fare gioco con i difensori, ma proprio un lancio lungo regala il pareggio ai Gunners. Palla sventagliata da Koscielny, sulla trequarti è Giroud a spizzare (e prendere una testata non indifferente) su Sakho, il rimpallo finisce a Campbell che controlla meravigliosamente col sinistro ai venti metri e appoggia il filtrante in mezzo alle gambe della difesa: ad arrivare in corsa è Aaron Ramsey che con la torsione di collo destro batte un colpevole - e non poco -Mignolet sul primo palo. Alle porte del quarto d’ora di gioco il risultato è di nuovo di parità. Nel frattempo, Giroud viene medicato negli spogliatoi senza essere sostituito, per rientrare dopo un paio di minuti accompagnato dalle oramai celebri note di “Hey Jude”. 

L’elettricità ad Anfield Road continua a circolare ed addirittura aumenta di intensità: dopo neanche cinque minuti è di nuovo Roberto Firmino il protagonista. Palla recuperata da Henderson, sponda di Milner che col destro serve l’ex-Hoffeneim. Controllo di sinistro e destro a giro da fermo: la conclusione è letteralmente fantascientifica e si infila nell’ultimo centimetro disponibile dentro il sette alla sinistra di Cech, che è assolutamente impossibilitato ad arrivarci. Una vera e propria meraviglia da annali di Firmino, il Liverpool rimette la testa avanti.

La partita è bellissima, l’Arsenal soffre  ma quando arriva sulla trequarti sa sempre colpire: prima Ӧzil appoggia per Giroud che a sua volta scodella per l’inserimento (ancora) di Aaron Ramsey. Pallonetto in spaccata aerea col destro che scavalca Mignolet ma rimane alto e lento: è Momo Sakho a mettere oltre la traversa con lucidità prima che la palla varchi la fatale linea di porta. Il gallese batte il corner, subito dopo: destro teso verso la porta, il più lesto è Olivier Giroud che con la punta anticipa il rivale fisso Sakho e sorprende Mignolet fuori posizione. Goffo tentativo di parata non riuscito e ancora una volta pari Arsenal: quattro gol in venticinque minuti sotto la pioggia di Liverpool! Il centravanti francese è protagonista ancora al ventottesimo: Campbell tira fuori il secondo coniglio dal cilindro in area; grandissima palla sul fondo per Walcott che la mette rasoterra in area piccola. Mignolet scavalcato, Giroud ci arriva in scivolata ma colpisce malissimo e da due passi sostanzialmente toglie la palla dalla porta avversaria. Assolutamente occasione clamorosa, da stropicciarsi gli occhi: fare gol sarebbe stata di gran lunga la cosa più semplice in questa occasione. 

Alla mezz’ora di gioco la partita è bellissima: le squadre attaccano e difendono con un’intensità fuori dal comune, un vero e proprio elogio del gioco del calcio ad Anfield Road. Nell’ultima frazione di tempo il ritmo non scende, e tra le tante occasioni è Cech a salvare il risultato prima su Lallana, intervenendo sostanzialmente sulla linea di porta, e poi su Can dalla distanza. A tempo scaduto è sempre il solito Firmino a far tremare gli ospiti: Ibe mette dentro dalla destra, Koscielny scivola e riesce solo a toccare di testa. Per il brasiliano è un rigore in movimento: sinistro a giro e traversa solo scheggiata per la disperazione di Jurgen Klopp e di tutto lo stadio. Assoluto strapotere nel primo tempo per il numero 11 dei Reds.

La seconda frazione inizia con gli stessi ventidue e con la stessa frenesia della prima:  basta un passaggio o un controllo sbagliato di un centrimetro ed è subito palla recuperata e contropiede. Al cinquantesimo è Theo Walcott a fare quaranta metri palla al piede contro la difesa dei Reds prima di provare il destro incrociato da fuori, che termina largo. Passano cinque minuti appena e la parità è rotta per la terza volta: break micidiale di Hector Bellerìn che salta due avversari sulla destra mangiando letteralmente trenta metri di campo, scarico in area per Campbell che prova il filtrante dalla destra. Palla ribattuta che finisce a Olivier Giroud nel cuore dell’area di rigore: meraviglioso, meraviglioso stop a seguire, spalle alla porta, di sinistro per girare attorno a Kolo Touré e preparare la conclusione mancina. La fucilata entra sul secondo palo, con Mignolet che non può nulla. Esultanza prepotente di Giroud per il suo dodicesimo gol in campionato: il francese è letteralmente scatenato in questa stagione.

Al sessantacinquesimo arriva il primo cambio, operato da Jurgen Klopp: fuori il gladiatore Milner, che lamentava da qualche minuto dolore alla schiena, dentro Christian Benteke per dare peso offensivo al Liverpool. Dopo tre minuti è però un difensore, Alberto Moreno, a sfiorare la rete: corner allontanato dall’Arsenal e mancino rasoterra teso dello spagnolo. La deviazione di Campbell per poco non beffa Petr Cech. Sul corner successivo è Roberto Firmino a saltare più alto di tutti, ma la sua zuccata esce alla sinsitra del portiere ceco. Man mano che scorrono i minuti la lucidità viene meno da entrambe le parti: molti errori in impostazione ma anche molti spazi e continui cambi di fronte mantengono vivissima la contesa. A quindici giri di cronometro dalla fine Wenger prova a dare nuova linfa ai suoi: cambiano in contemporanea i due –stanchissimi a dire il vero- esterni alti. Walcott è rimpiazzato da Kieran Gibbs, a suo agio nel nuovo ruolo, mentre c’è Alex Oxlade-Chamberlain al posto di Joel Campbell.

Nel frattempo il Liverpool ha due occasioni per pareggiare, con i due piazzati sbagliati da Benteke (troppo debole) e Moreno (altissimo), entrambi da sinistra. La disperata chiusura in scivolata di Mertesacker, invece, riesce ad anticipare Lallana dopo una straordinaria azione corale quasi tutta di prima. Nel finale la partita si riaccende: l’intensita leggermente affievolitasi dopo il sessantesimo torna prepotente con le squadre spaccate in due e il cuore a prevalere sulla tattica. All’ottantunesimo il camaleontico Joe Allen sostituisce Emre Can; Klopp cerca qualità e freschezza per gli ultimi attacchi. Non solo, il tecnico tedesco prova il tutto per tutto: accanto a Benteke va a fare il centravanti Steven Caulker che rimpiazza Lallana. Unico dettaglio, l’ex-Southampton di mestiere farebbe il difensore centrale.

Il Liverpool continua a riversarsi dentro l’area avversaria senza trovare mai una vera e propria coccasione da gol, fino al novantesimo minuto. Palla lunghissima scodellata dalla trequarti da Moreno sul secondo palo,  sponda altissima di Benteke che trova uno dei più freschi: Joe Allen brucia tutti e col destro rasoterra infila Cech alla sua destra. Corsa indomita di Klopp sotto la pioggia, Anfield letteralmente esplode dopo il pareggio dei Reds. I tre minuti di recupero non forniscono ulteriori emozioni che avrebbero davvero reso leggenda questa partita: il triplice fischio di un ottimo Mike Jones mette fine ad un match bellissimo, in cui si è giocato un calcio intenso e divertente, con tutti gli interpreti in campo che non hanno lesinato una goccia di sudore su nessun pallone.

Dopo i due vantaggi Reds siglati da un grandissimo Roberto Firmino che ha letteralmente spaccato il primo tempo, sono stati rispettivamente Aaron Ramsey e Olivier Giroud, con netta complicità di Simon Mignolet. Proprio il centravanti francese con una magia ad inizio secondo tempo porta avanti finalmente i Gunners. Il vantaggio resiste fino alla beffa finale del neo-entrato Joe Allen, che inchioda il 3-3 definitivo al novantesimo. Grandissima partita di Roberto Firmino e Olivier Giroud, autori entrambi di una doppietta personale, ma degni di nota anche Ramsey, Bellerìn, Clyne e Ibe. Male invece Mignolet, colpevole sui primi due gol.

Un punto che permette all’Arsenal di mantenere la vetta a pari punti con il Leicester (43), che ha sbancato White Hart Lane grazie ad un gol di Robert Huth. Il Liverpool invece sale a quota 31, all’ottava piazza, pari punti con il Crystal Palace.