WEST BROMWICH - STOKE CITY 2-1
60' Sessegnon, 81' Walters, 90+3' Evans

West Bromwich (4-2-3-1): Myhill; Dawson, McAuley, Evans, Brunt; Fletcher, Yacob (85' Berahino); Sessegnon, Morrison, Gardner (90+2' McManaman); Lambert. All. Pulis

Stoke City (4-2-3-1): Butland; Johnson, Shawcross, Wollscheid, Pieters; Cameron, Whelan (68' Walters); Shaqiri (85' Adam), Afellay, Arnautovic; Bojan (68' Joselu). All. Hughes

NOTE: Espulso Cameron all'83'.

La Pulis-mania sembra colpire ancora e a goderne quest'anno è il West Bromwich Albion, che trova la sua seconda vittoria consecutiva e mette nove punti tra sé e la zona retrocessione grazie alla vittoria interna contro uno Stoke che non riesce a ottener la terza vittoria di fila e viene beffato nel finale. Già nel primo tempo il WBA fa meglio, nella ripresa non fa altro che confermarsi il trend che al 60' viene concretizzato in rete da Sessegnon, imbeccato da Morrison e bravo col sinistro a battere in porta. Hughes si sbilancia e trovare il gol del pareggio con la zampata di Walters su assist di Joselu, ma nel finale, in mischia, è Jonny Evans a risolvere su un corner, in posizione dubbia, regalando tre punti ai Baggies.

NORWICH - SOUTHAMPTON 1-0
76' Tettey

Norwich (4-4-1-1): Rudd; Martin, Bennett, Bassong, Brady; Redmond (63' Odijdja-Ofoe), Tettey, O'Neil, Howson; Hoolahan (82' Olsson); Mbokani (81' Jerome). All. Neil

Southampton (4-2-3-1): Stekelenburg; Martina, Fonte, van Dijk, Bertrand; Wanyama, Clasie (80' Reed); Davies, Ward-Prowse (87' Ramirez), Tadic (80' Mané); Long. All. Koeman

NOTE: Espulso Wanyama al 73'.

Seconda vittoria consecutiva in casa per il Norwich, che ha raccolto 9 punti nelle ultime 4 gare. La vittima questa volta è un Southampton che compie un altro passo indietro dopo la vittoria casalinga ottenuta contro l'Arsenal nel Boxing Day e che resta fermo nella parte destra della classifica a quota 24, un punto in più dei Canarines. Di sicuro non è una partita bella e vivace, si vive di fiammate che nel primo tempo prova a dare soprattutto la squadra di Koeman, che paga però un'ingenuità di Wanyama, che già ammonito entra male su Odjidja-Ofoe al 73' e si prende il secondo giallo. Senza nemmeno protestare, il giocatore se ne va dal campo. Tre minuti dopo arriva il gol che decide la partita: ancora Odjidja-Ofoe fa incursione a destra, tocca a rimorchio per Tettey che col destro piazza la palla precisa sul secondo palo, beffando Stekelenburg. Il Southampton recrimina per le troppe occasioni sbagliate nel primo tempo, quando ha tenuto il pallino del gioco in mano e ha sfiorato con Long e Clasie il vantaggio, trovando le risposte di Rudd. Nella ripresa, nemmeno un tiro in porta per i Saints.

SUNDERLAND - ASTON VILLA 3-1
30' van Aanholt, 63' Carles Gil, 72' e 90+3' Defoe

Sunderland (4-2-3-1): Mannone; Jones, O'Shea, Brown, van Aanholt; Cattermole, M'Vila; Watmore (56' Graham), Johnson (89' Coates), Borini (80' Toivonen); Defoe. All. Allardyce

Aston Villa (4-3-3): Guzan; Hutton (76' Kozak), Richards, Lescott, Cissokho; Bacuna, Gueye, Veretout; Carles Gil, Gestede, Grealish (57' Traoré) (89' Sinclair). All. Garde

Il Sunderland vince lo scontro tra le ultime della classe battendo l'Aston Villa, che non trova i tre punti da ben 19 gare, e gli 8 punti in classifica sono tutto fuorchè un caso. Sono 7 in più quelli del Sunderland, ora a -4 dalla salvezza. Nel primo tempo l'Aston Villa sciupa il vantaggio (parata di Mannone su Veretout) e poi decide di farsi quasi gol da solo: alla mezz'ora van Aanholt libera il sinistro da fuori, Micah Richards devia e la palla finisce alle spalle di Guzan. Nella ripresa la squadra di Garde fraseggia alla ricerca di spazi che non ci sono, c'è bisogno di un'invenzione di Carles Gil, una specie di rovesciata sul primo palo che finisce nel sette e fa 1-1. A deciderla allora è Defoe, che si mette in proprio e decide di vincerla: al 72' dribbling e sinistro secco sul primo palo per il vantaggio, poi nel recupero, con l'Aston Villa tutto in avanti e sbilanciatissimo, in ripartenza fa 3-1, e si vede anche annullare il quarto. Ma ad Allardyce basta così, per ora.