Stavolta la conferenza stampa di Louis Van Gaal è durata qualche minuto in più rispetto all'ultima apparizione dell'olandese davanti al cospetto dei cronisti anglosassoni. L'ultima volta, alla vigilia della trasferta in casa dello Stoke, dopo pochi giri di orologio il tulipano aveva chiesto rispetto per il suo lavoro prima di voltare le spalle e sbattere la porta; stavolta, invece, con maggiore calma e serenità, l'ex allenatore della Nazionale ha puntato tutto sulla bontà del suo lavoro. 

"Continuo a svolgere il mio lavoro al meglio. Ognuno fa ciò che crede. Alcuni membri dello staff vengono da me e mi chiedono continuamente come migliorare e cosa fare di più nel nostro lavoro quotidiano. Sono soddisfatto perché ognuno mi sta aiutando in questo momento facendo ciò per cui siamo stati chiamati e questo mi gratifica oltremodo". 

Vigilia tuttavia tormentata quella che si vive ad Old Trafford, dove sabato arriverà lo Swansea a far visita ai Red Devils. Van Gaal ringrazia, dopo il preambolo, la pazienza con la quale i tifosi del Manchester stanno supportando la squadra in questo momento difficile: tre le sconfitte di fila dello United, prima del pareggio (deludente nel gioco e nello spettacolo espresso) conseguito contro il Chelsea. Due punti nelle ultime cinque relegano i diavoli rossi al sesto posto in classifica, a cinque punti dal Tottenham quarto in classifica. 

"Mi aspetto che i giocatori facciano lo stesso e diano sempre il massimo. Non è il mio primo club che alleno, ma potrebbe essere l'ultimo, ma soprattutto non è il primo club nel quale affronto un momento così difficile e ci tireremo fuori. Ci tengo a ringraziare i nostri supporters: i veri tifosi sono quelli dello United, perché in questi momenti di difficoltà ci hanno applaudito ed è fantastico".

L'olandese affronta successivamente il problema legato alla pressione che potrebbe attanagliare i suoi giocatori ogni qual volta scendono in campo con l'obbligo morale di fare risultato per uscire dalla crisi. Pressione che sarà maggiore sabato contro i gallesi, con la vittoria che manca oramai da troppo tempo: "Non saprei. Certo la pressione ti condiziona, perché rendere in breve tempo, in una singola partita, non è mai facile. E' determinata anche dalla tua esperienza, da quella dei giocatori stessi e conta molto: è per questo che loro devono dare tutto, soprattutto nelle difficoltà".

Infine, Van Gaal punta tutto sulla voglia di riscatto dei suoi ragazzi e chiosa così: "Nei novanta minuti devi dimostrare tutto ciò e lo devi fare sia sotto pressione degli avversari contro i quali giochi ed inoltre contro la pressione che metti su te stesso. Devi convivere con questi sentimenti e non è affatto semplice uscirne. Ciononostante, il modo in cui abbiamo giocato sotto pressione, nel modo in cui volevamo, è stato molto soddisfacente per me e dobbiamo provare a riproporlo da sabato".