Il Manchester United di Louis Van Gaal non va oltre lo 0-0 in casa contro un Chelsea attendista e difensivo nella diciannovesima giornata di Premier League. Due legni - una traversa di Mata e un palo di Martial - condannano i Red Devils al pareggio, mentre i Blues ringraziano un ottimo Courtois e portano via un punto che non cambia granchè la loro situazione in classifica (20 punti per gli uomini ora allenati da Hiddink). Con questo pareggio lo United sale a quota 30 in Premier League, sempre più lontano dalle primissime posizioni occupate da Arsenal, Leicester, Manchester City e Tottenham.
A Old Trafford Louis Van Gaal cambia parecchio rispetto alla gara persa a Stoke on Trent, con Darmian che ritorna titolare da terzino sinistro, mentre Young è confermato sulla fascia opposta. Centrali Smalling e Blind, a centrocampo si rivede Schweinsteiger insieme a Schneiderlin, con Herrera a fluttuare tra la mediana e l'attacco, reparto che vede Rooney unica punta e Martial e Mata laterali offensivi. Guus Hiddink deve fare a meno non solo dello squalificato Diego Costa, ma anche di Fabregas e Remy, che danno forfait poco prima del match. Davanti a Courtois ci sono dunque Ivanovic, Zouma, Terry e Azpilicueta, con Matic e Mikel mediani. In assenza di centravanti, è Hazard ad agire da punta centrale, supportato dal trio formato da Willian, Oscar e Pedro. L'inizio di partita è scoppiettante, soprattutto per merito dei padroni di casa, vicinissimi al gol dopo un paio di minuti con Mata, che colpisce la traversa con un destro di controbalzo su tocco di Rooney. Il Chelsea preferisce rimanere coperto e affidare le proprie chances offensive alle accelerazioni delle sue mezzepunte. Terry impegna De Gea su calcio d'angolo, ma è l'unico guizzo di un primo tempo tutto di marca Red Devils. Martial e Darmian combinano bene sull'out sinistro e al quarto d'ora il francese trova il palo interno, a Courtois battuto, dopo un'azione personale. Schneiderlin e Schweinsteiger ci provano dalla distanza, ma le loro conclusioni non trovano il bersaglio. Dopo venticinque minuti disastrosi, i Blues riescono a riemergere dalla propria metà campo, attenuando la pressione grazie ad Hazard, costretto a subire randellate dagli avversari per poter avere una palla giocabile. La furia dello United si spegne gradualmente con il passare dei minuti, anche perchè Rooney è in serata no e Martial è spesso troppo defilato per essere pericoloso. Si va quindi al riposo con i rimpianti dei tifosi di Old Trafford per uno 0-0 che va stretto agli uomini di Van Gaal.
La ripresa si apre con un Chelsea leggermente più aggressivo, che alza il suo baricentro di una decina di metri e impegna severamente De Gea, bravissimo a opporsi prima a Pedro e poi ad Azpilicueta nello spazio di un paio di secondi. La gara vive quindi di strappi, con Martial che perde parte della sua baldanza iniziale contro la fisicità di Ivanovic e Zouma, mentre dall'altra parte Willian e Hazard finiscono presto a corto di energie. E' poi Ander Herrera ad avere l'occasione più nitida di tutta la partita intorno all'ora di gioco, quando un suo inserimento centrale su cross dalla sinistra viene respinto sulla linea da un superlativo Courtois. Gli ospiti pareggiano il conto delle chances sprecate poco dopo con Matic, lanciato tutto solo davanti a De Gea su calcio d'angolo degli avversari: il serbo sbaglia tutto e calcia alto un pallone che avrebbe invece probabilmente steso i Red Devils. Il giro di cambi non muta la situazione (Ramires per Willian e Depay per Mata), con le due squadre in evidente difficoltà atletica. Rooney manda alto su cross proveniente ancora dalla sinistra, l'inesauribile Young sforna traversoni dalla corsia opposta, ma sulle palle aeree sono Terry e compagni a dominare l'area di Courtois. Finisce così zero a zero dopo novantacinque minuti di gioco, con lo United che non riesce a sfondare il muro dei Blues, anche a causa di una manovra troppo lenta in cui sono in pochi a tentare di saltare l'uomo. Un punto a testa dunque per Van Gaal e Hiddink, alle prese con due squadre da rivitalizzare al più presto.