Vincere per scacciare subito la ruggine del pesante 0-4 subito nel Boxing Day dal Southampton, ma anche per issarsi momentaneamente in testa alla classifica prima di gustarsi comodamente in poltrona il big match di domani fra Manchester City e Leicester. L'arrivo all'Emirates del neo-promosso Bournemouth, impelagato nella lotta per non retrocedere, rappresentava una ghiotta occasione.
L'inizio è sonnacchioso da parte degli uomini di Wenger, il cui approccio alla partita è lontano anni luce da quello di una squadra affamata di rivincita e di vetta in classifica. Al punto che il Bournemouth, semplicemente difendendosi con ordine, riesce a tenere a bada i più quotati giocatori di casa e si prende anche qualche licenza di punzecchiare Cech con qualche sparuta sortita offensiva. L'uomo in più, in casa Gunners, ha però un nome e un cognome: Mesut Özil, che quando prende in mano la piuma, ricama autentiche poesie calcistiche. La prima gemma è un calcio d'angolo comodo comodo per la testa di Gabriel Paulista, che insacca con una zuccata perentoria, mentre la difesa ospite ammira in maniere fin troppo estasiata la prodezza. Per il tedesco, assist numero 16 in stagione.
Il gol è la stura allo champagne della banda Wenger: al minuto 34 altra palla con il contagiri dell'ex madridista, Gabriel inzucca ancora una volta - e la difesa ospite ancora una volta sta a guardare - Boruc devia sul palo, sulla ribatutta Mertesacker non dimostra di certo il killer istinct di un rapace d'area, e spreca goffamente la ghiotta occasione. Un minuto dopo è Walcott ad avere l'occasione per chiudere la partita: palla magica del solito Özil, ma Boruc è bravissimo a neutralizzare il tiro dell'ala Gunner.
Nel secondo tempo il monologo dell'Arsenal è continuo, alla ricerca del gol della tranquillità. Che, puntuale e meritato, arriva al minuto 62: azione da playstation Özil - Giroud - Özil, che scambiano di prima in un fazzoletto di terreno, per il tedesco è un gioco da ragazzi mettere con il sinistro alle spalle di Boruc, mettendo così la ciliegina su una partita da otto in pagella. Messi in ghiaccio i tre punti, la banda Wenger si da allo show, bombardando il povero Boruc senza soluzione di continutià con le incursioni in serie di Giroud, del solito Özil e di Walcott, che spara fuori il più comodo dei tap-in dopo la parata di Boruc. A sua parziale discolpa, la bandierina dell'assistente a segnalare il fuorigioco. Dal canto suo, il Bournemouth prova a rimettere in piedi la baracca: Ritchie prova da fuori area, Cech para facile. CInque minuti dopo è O'Kane che ha la palla buona ma tira a lato.
Ad andare più vicino alla rete è però ancora all'Arsenal: Walcott giostra il contropiede, Oxlade - Chamberlain conclude ma deve ricacciare in gola l'urlo dopo che il pallone, complice una deviazione avversaria, si spegne sul palo. L'ultima emozione vera di questa partita. L'Arsenal si riscatta dopo la brutta prestazione di due giorni fa, ritrova tre punti e il bel gioco. Ma soprattutto si issa momentaneamente in vetta alla classifica di Premier League. Ora la palla passa a Claudio Ranieri e al suo Leicester, che domani nel big match sfida il City di Pellegrini, mentre Wneger si gode il paesaggio da lassù, sperando di essere il classico terzo a godere fra le due litiganti.