La location è quella giusta, la suggestiva aria natalizia che si respira nei ditorni di Londra addolcisce la succulenta portata del Lunedì sera di Barclays Premier League. L'Emirates Stadium schiumerà di passione da tutti i pori, dai sessantamila che animeranno il teatro di battaglia. Già, vera e propria battaglia sarà questa sera nel nord del paese: Gunners contro Skyblues, Arsenal contro Manchester City
I secondi della classe affronteranno i terzi, il margine di distanza è praticamente nullo: soltanto un punto separa le due compagini l'una dall'altra (Arsenal 33, City 32). Obiettivo comune: riacciuffare la banda di scapestrati del Leicester City, trionfante anche ieri in quel di Liverpool (2-3 sull'Everton), sempre più primo con i suoi 38 punti immagazzinati fino ad ora. 

Le parole della vigilia

Arsene Wenger non crede ad una partita decisiva per l'assegnazione del titolo: "No, siamo a dicembre, non si deciderà la Premier League nella notte di Lunedì". "Cercheremo ovviamente di annullare le qualità individuali che possiedono nel reparto offensivo, e credo che sarà di vitale importanza per noi trovare un buon equilibrio tra la fase difensiva e quella propositiva, il che ci consentirebbe di avere spazi da attaccare. Ma ripeto, non bisogna assolutamente sottovalutare le potenzialità che hanno in avanti". "Se vinciamo, aumenteranno le nostre possibilità di salire sulla vetta della classifica. Per riuscire a portare a casa i tre punti, dovremo giocare coralmente, di squadra e soprattutto sentire la spinta del pubblico: un vantaggio enorme giocare in casa, dove si vuole sempre vincere. Siamo ambiziosi e sotto Natale giocheremo molte partite in casa, abbiamo la possibilità di uscire posizionati bene dopo questo periodo". 


Manuel Pellegrini in conferenza si sofferma sul punto degli infortuni: "Agüero sta lavorando con la squadra, valuteremo se è al 100% o meno, ma lui sta lavorando senza problemi. Penso che sarà in squadra". Il Kun potrebbe dunque essere del match ma il Manchester City dovrà fare a meno di quattro giocatori importanti nell'economia della rosa: a capitan Kompany si sono uniti recentemente Pablo Zabaleta, Fernando e l'ex giocatore dell'Arsenal Samir Nasri
Vincent Kompany salterà l'ottava partita consecutiva per un infortunio al polpaccio, ma è atteso a riprendere gli allenamenti la prossima settimana. "Lui sta migliorando", ha detto Pellegrini. "Spero che la prossima settimana inizierà a lavorare con la squadra".
Il tecnico cileno si è poi soffermato sulle voci di mercato che vorrebbero Pep Guardiola prossimo coach dei citizens: "Se si lavora in un grande club sai che ci saranno sempre voci, a meno che non si vince ogni singolo match. Tutto quello che puoi fare è cercare di garantire i migliori risultati possibili, e, talvolta, potrebbe non essere sufficiente. Come manager si dipende sempre da che tipo di lavoro il proprietario pensa che si sta facendo. Il proprietario ha l'ultima parola. Non posso parlare di Pep, ma vi posso assicurare che tutti gli allenatori più importanti vogliono lavorare in Premier League, è impossibile non voler lavorare qui", dice Pellegrini aggiungendo e concludendo che "non è una partita decisiva perché dopo dovremo giocare altre ventuno partite".

Status di forma 

Arsenal

Trentatre punti conquistati fin qui per la squadra di Wenger, secondo posto alle spalle del Leicester primo, ventinove goal messi a segno e appena tredici incassati (miglior difesa del torneo), miglior differenza reti (+16). Ozil e compagni arrivano alla titanica sfida contro gli Skyblues in grande spolvero, con tre vittorie consecutive, tra PL e Champions, immagazzinate. Gli ultimi tre punti inseriti in cassafore sono quelli provenienti dal campo del Villa Park: 0-2 con la firma del solito Giroud e il sigillo di Aaron Ramsey. Anche in coppa il team del North of London ha mostrato la propria freschezza sia nelle gambe sia nelle idee, la rincorsa per la seconda piazza del girone alle spalle del Bayern Monaco  è stata emozionante, palpitante e agguantata nel Pireo con hat-trick di Olivier Giroud. La rosa gira bene, Mesut Ozil è tornato principesco con i suoi assist (migliore in europa) e le sue giocate, essenziali, per la squadra, mentre la spinta dei due laterali bassi, Monreal a sinistra, e Bellerin a destra garantiscono cross e sovrapposizioni sugli esterni. Molto importanti anche Walcott e Campell (waiting Sanchez), che regalano ampiezza all'undici e allargano le maglie delle difese avversarie. Inutile dire che il gioco dei gunners è tra i migliori d'europa, stampo del solito Wenger che ha sempre unito il bel gioco alla gioventù ottenendo però gravi lacune sulla bacheca dei trofei. C'est la vie, prendere o lasciare: che sia l'anno buono per questa benedetta Premier?

Manchester City

La squadra di Manuel Pellegrini ha collezionato trentadue punti, posizionandosi terza in classifica e segnando trentadue reti (secondo miglior attacco del torneo). La difesa non è il reparto forte del club di Manchester, che pur investendci fior di quatrini su pezzi pregiati come Otamendi e Mangala (45M al pezzo) non è ancora riuscita (e difficilmente ci riuscirà) a trovare la quadratura del cerchio nell'organizzazione difensiva: concessi diciassette goal in premier league (uno a partita). Molto bene davanti al proprio pubblico i citizens con 7 vittorie conquistate su 9 match disputati, l'ultima in ordine di tempo contro lo Swansea superato per 2-1 con il sigillo da tre punti acciuffato nell'extra-time con il baby Iheanacho. In trasferta il team del tecnico cileno balbetta e fatica ad imporsi sulle rivali: su sette partite giocate, il bottino è abbastanza magro con gli 11 punti accumulati (3V/2N/2P). Non entusiasma il gioco offerto dal City, non un'orchestra che suona armoniosamente, per dirla all'Arrigo Sacchi, bensì una squadra di solisti che fa del cinismo il proprio cavallo di battaglia. Ad accendere la luce, un pò come accade in casa Arsenal con Ozil, qui c'è David Silva: el canario è il faro, il cervello avanzato dell'undici che guida le manovre offensive degli skyblues. Altro elemento importantissimo, che ultimamente sta riscoprendo le sue innate qualità è Raheem Sterling. L'inglesino, arrivato in estate dal Liverpool per ben £49M, ha altenato periodi floridi ad altri buio pesto: nelle ultime partite, contro il Borussia Mönchengladbach ad esempio, ha trascinato i compagni con giocate devastanti e goal pesantissimi. Pedina che potrebbe spostare gli equilibri del match è Sergio Aguero, ma la sua presenza da titolare è ancora dubbia. 

Probabili formazioni 

Moduli speculari per entrambi gli allenatori, classici quattroduetreuno per le due squadre e diverse defezioni per entrambe. I Gunners hanno una sfilza di centrocampisti in infermeria: Santi Cazorla, Francis Coquelin, Tomas Rosicky, Mikel Arteta e Alexis Sanchez. Dunque Wenger tenta di sopperire alle assenze di questi grandi nomi affidandosi all'esperienza di Mathieu Flamini e ad Aaron Ramsey, in un grande stato di forma. In porta ci sarà Peter Cech, linea a quattro davanti al ceco composta dal giovane Bellerin a destra, Kolscielny e Mertesacker coppia centrale e Monreal a sinistra; a centrocampo come detto la cerniera Flamini-Ramsey a supportare il trio di mezzepunte alle spalle di Giroud: Walcott, Ozil, Campbell

Arsenal (4-2-3-1): Cech; Bellerin, Koscielny, Mertesacker, Monreal; Flamini, Ramsey; Walcott, Ozil, Campbell; Giroud. All. Wenger

Come già citato da Pellegrini, il Manchester City non potrà contare su diversi elementi cardine come il capitano Vincent Kompany, Fernando, Zabaleta e l'ex Samir Nasri. La notizia che può far sorridere i tifosi è quella del recupero di Sergio Aguero: l'argentino si è allenato con il resto della squadra ed è al momento favorito per il ruolo di centravanti nello scacchiere tattico. L'ex allenatore di Malaga e Real, dovrebbe quindi lanciare in campo: Hart tra i pali, Sagna, Otamendi, Demichelis e Kolarov in difesa; la diga di sostanza e qualità formata da Fernandinho e Yaya Tourè, De Bruyne sulla destra del campo, David Silva trequartista centrale e Sterling largo sull'out mancino . Unica punta, al momento, Sergio Aguero (in alternativa Bony o Sterling spostato). 

Manchester City (4-2-3-1): Hart; Sagna, Otamendi, Demichelis, Kolarov; Fernandinho, Touré; de Bruyne, David Silva, Sterling; Aguero. All. Pellegrini

Precedenti

Sono 89 i match disputati sul campo dei Gunners: conducono i padroni di casa con 53 sfide vinte, 21 sono i pareggi e 15 sono le vittorie racimolate dai citizens. Ben 163 (1,83 a gara in media) sono le marcature realizzate dalla squadra del nord di Londra mentre il club di Manchester ne ha imbucate 80 (0,90 a gara). Il punteggio più largo ottenuto fu il 7-3 dei gunners nelle stagione 1956/57 mentre l'ultima partita disputata sul rettangolo verde dell'Emirates vide le due compagini spartirsi un punto a testa grazie al risultato di 2-2 (13/09/14): Wilshere e Sanchez a segno per la squadra di casa, Aguero e Demichelis per gli ospiti.