L'Arsenal vince e convince, ma soprattutto si porta al primo posto in classifica. Il 2-0 sul campo dell'Aston Villa matura in una partita poco problematica, risolta già nel primo tempo e gestita con qualche rischio nella rirpesa, ma avendo anche occasioni per il raddoppio. L'emergenza infortuni dunque comincia a essere meno pesante: le prestazioni convincono, chi va in campo è in salute e per Wenger c'è solo da sorridere. Aspettando la sfida di domani sera tra Chelsea e Leicester City di domani sera.

Comincia con un buon piglio l’Aston Villa, che prova a pressare alto e riesce anche a concludere con Sinclair, un sinistro centrale preda di Cech. Sul capovolgimento di fronte però l’Arsenal trova subito il vantaggio: Walcott in area va via nettamente a Hutton che lo trattiene e lo porta a terra. Friend inizialmente non fischia il rigore, ma il suggerimento del guardalinee lo induce a indicare il dischetto: Giroud è freddissimo, fa 50 in Premier League incrociando col sinistro e beffando Guzan. Forti del vantaggio, i Gunners diventano padroni del campo e il portiere americano rischia di regalare il raddoppio con un’uscita a vuoto sul quale mette una pezza Gestede, allontanando il colpo di testa in anticipo ancora di Giroud. Lo emula anche Cech, graziato da Bacuna.

Dal 20’ in poi di fatto c’è solo l’Arsenal che gestisce palla con tutta la calma del mondo, col fraseggio e senza forzare. L’Aston Villa prova timidamente a pressare, e nel momento in cui si scopre più del solito, cioè al 38’, subisce il raddoppio: ripartenza da manuale del calcio, scattano Ozil, Ramsey e Giroud con tempi perfetti, uno a destra, uno centralmente e uno a sinistra. Walcott, in possesso sulla sinistra, sceglie il corridoio per il re degli assist: Lescott si trova preso tra tre, va sul turco-tedesco che però scarica con l’esterno per il gallese che a porta praticamente vuota appoggia lo 0-2. Ripartenza da manuale.

La reazione dei Villans nel primo tempo si esaurisce con un colpo di testa di Hutton largo non di poco, anche se l’approccio nella ripresa è più che buono e porta ad altre due conclusioni, un’incornata sballata di Gestede e una botta da fuori di Sanchez preda della presa di Cech. L’Arsenal cala di concentrazione e rischia tanto in disimpegno e rischia al 56’: Sinclair, abbandonato in mezzo all’area, colpisce di testa sul cross di Hutton, mandando la palla alta di poco sulla traversa.

Il resto del secondo tempo sfila tra gioco lento e qualche buona occasione, da entrambe pe larti. L'Arsenal si copre e rischia in qualche frangente, ma riesce anche a incidere in avanti con Gibbs, neo-entrato, che non sfrutta un paio di buoni palloni. Anche Gil ha un buon impatto nella gara e ci prova, trovando anche un ottimo muro di Koscielny, che si prodiga in un gran recupero anche su Traoré, subentrato nel finale. Anche l'Arsenal ha comunque le sue occasioni per il terzo gol, un particolare con Chamberlain, ostacolato da Okore, e Ramsey, il cui cucchiaio nel recupero finisce alto di poco. Finisce 0-2, finisce con i sorrisi dei Gunners, che allungano sullo United e tengono dietro il City. In attesa del Leicester, Wenger e i suoi vivranno una notte da capolista.

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Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]