Il lunch-time match del sabato di Premier League si è trasformato in un incubo per il Manchester City di Manuel Pellegrini, affondato in mezzo alla tempesta di vento del Britannia Stadium contro lo Stoke City di Mark Hughes. I Citizens pagano una partenza horror, che costa loro due gol di Marko Arnautovic nel primo quarto d'ora, e non riescono poi ad entrare più in partita contro degli splendidi Potters, che danno a lungo spettacolo con i loro migliori interpreti, da Bojan a Shaqiri, da Arnautovic ad Afellay. Con questa sconfitta il City rimane fermo a quota 29 punti in classifica dopo quindici giornate di campionato, mentre lo Stoke sale momentaneamente al settimo posto a 22 punti.
Tante le assenze che Manuel Pellegrini è costretto a fronteggiare nel primo pomeriggio del Britannia Stadium. Fuori Aguero per un problema al piede, out Nasri, Tourè e Kompany, il tecnico cileno schiera Bony da punta avanzata, supportato dal trio De Bruyne-David Silva-Sterling, con Fernando e Fernandinho davanti alla difesa composta da Sagna e Kolarov sugli esterni, Demichelis e Otamendi centrali. Hughes risponde mettendo in campo tutto il talento a sua disposizione. Bojan Krkic è confermato attaccante centrale, affiancato da Shaqiri e Arnautovic, con Whelan e Afellay a centrocampo insieme a Cameron, mentre è Shawcross a guidare la retroguardia dei biancorossi. Già dai primi minuti si avverte un maggior dinamismo dei padroni di casa, che passano in vantaggio alla prima azione in velocità dopo solo sette minuti. Shaqiri punta e salta Fernandinho e Kolarov sulla fascia destra, mettendo destro un pallone basso che taglia fuori Demichelis, sul quale si avventa Marko Arnautovic, che brucia Sagna e trafigge Hart. Il City non reagisce, Fernando è un gatto di marmo, Bony è assente ingiustificato, Sterling non riesce mai a saltare Glen Johnson, ed è quindi al solo De Bruyne che capita la migliore occasione di tutta la partita degli ospiti. Il belga vince un rimpallo ma poi calcia troppo centralmente trovando la respinta di Butland. Lo Stoke non rinuncia alla sua transizione offensiva in velocità, Bojan viene spesso incontro per favorire gli inserimenti di esterni e centrocampisti, e al quindicesimo i Potters raddoppiano: è ancora Shaqiri a imbeccare con un pallone filtrante Arnautovic, che sbuca alle spalle di Demichelis (con Sagna in ritardo) e incrocia di destro per il 2-0 su cui Hart non può nulla. Dopo un quarto d'ora la partita è già nelle mani degli uomini di Hughes, che vanno vicini al raddoppio sempre con lo scatenato austriaco, che prima gira di testa di poco a lato su cross di Pieters, poi a tu per tu con Hart (nuovamente lanciato da Shaqiri) grazia il portiere avversario scivolando al momento di tirare, con il pallone che si stampa sul palo ed evita così il tris dello Stoke. L'unica azione degna di nota degli ospiti è rappresentata invece da un inserimento sulla sinistra di Kolarov, che impegna Butland in una respinta di piede.
Dopo l'intervallo il copione non cambia, con lo Stoke splendido nel palleggio dal centrocampo in su e pronto ad accelerare appena possibile. Pellegrini richiama in panchina Fernandinho e Bony per lanciare Delph e Iheaneacho quando scocca il 56' minuto di gioco. La mossa non sortisce gli effetti sperati, così come la successiva sostituzione di un opaco David Silva con il connazionale Jesus Navas. I Citizens proseguono nella loro prova lenta e senza idee, mentre gli uomini di Hughes sfiorano a più riprese il gol del 3-0, prima con Arnautovic e poi con Bojan, stoppato in qualche modo da Hart. La partita scivola via senza che gli ospiti diano mai la sensazione di potersi rendere pericolosi dalle parti di Butland. De Bruyne non riesce ad accendersi, Sterling soffre di solitudine sula fascia sinistra e, a un quarto d'ora dalla fine, Pellegrini è costretto a vedere i suoi rimanere in dieci a causa dell'uscita dal campo per infortunio di Fernando, out per un problema muscolare e non rimpiazzabile una volta effettuati tutti e tre i cambi disponibili. Hughes concede la meritata standing ovation a Bojan, inserendo Joselu. Pochi istanti prima Shaqiri si era divorato un gol a porta a vuota su pallone servitogli da Arnautovic, a sua volta lanciato di tacco dal catalano. E' l'ultima emozione del match, con Van Ginkel e Walters che rilevano Afellay e lo stesso Shaqiri, in mezzo al tripudio dei tifosi dei Potters, sempre più convincenti in questa fase di stagione. Perde invece nel peggiore dei modi il City, che ora attende i risultati delle altre contendenti al titolo per capire in che posizione si troverà alla fine di questo week-end.