Aston Villa - Watford 2-3
(Ighalo; Micah Richards; autogol Hutton, Deeney; Jordan Ayew)
Record negativi su record negativi per l'Aston Villa, perdente anche oggi: 11° sconfitta su 14 gare ed in più 13° partita di fila senza vittorie ed 8° gara casalinga di Premier senza una tornata da tre punti (mai i Villans avevano fatto peggio delle ultime due strisce). I punti rimangono appena cinque: nessuno nella storia del massimo campionato inglese si è mai salvato dopo aver conquistato 5 punti o meno alla 13° giornata, figuratevi alla 14°. La sconfitta oggi fa male forse più del 4-0 incassato dall'Everton. La gara odierna con il Watford rappresentava un ostacolo non insormontabile per la squadra di Remi Garde.
Difesa ancora da mandare in castigo. La prima rete è di Ighalo: il nigeriano arriva ad otto in campionato senza sudare, battendo Guzan dopo un tiro rimpallato che lo aveva liberato in area. Prima dell'intervallo ecco il pareggio di capitan Micah Richards, su cross di Veretout da calcio piazzato ma sarà ancora determinante Ighalo: nel tentativo di anticiparlo Hutton batterà il proprio portiere per il più goffo degli autogol. I padroni di casa si scoprono con Gestede per Gueye e si beccano l'1-3 che archivia la pratica. Deeney va in rete per la quarta partita nelle ultime cinque impattando la sfera di testa su Ciaran Clark, dopo che l'ennesima azione pericolosa di Ighalo si era conclusa con un campanile. Nel finale bel gol di Jordan Ayew, che dal limite stoppa, si gira e mette la palla dietro Arlauskis (subentrato a Gomes, infortunatosi al capo) con effetto. Si torna alla vittoria in casa Watford dopo due sconfitte consecutive. Per la squadra di Quique Sanchez Flores quarta gara esterna utile delle ultime cinque. Per l'Aston Villa ora sono sette le lunghezze da recuperare rispetto alla 17° piazza.
A.Villa (4-3-3) : Guzan; Hutton, Micah Richards, Ciaran Calrk, Kieran Richardson; Idrissa Gana Gueye (82° Gestede), Carlos Sanchez, Veretout; Carles Gil (68° Adama Traoré), Jordan Ayew, Sinclair
Watford (4-2-3-1) : Heurelho Gomes (67° Arlauskis); Nyom, Britos, Cathcart, Aké; Capoué, Ben Watson; Juan Carlos Paredes (67° Anya), Deeney, Abdi (87° Guedioura); Ighalo
Bournemouth - Everton 3-3
(Ramiro Funes Mori, Lukaku; Adam Smith, Stanislas; Barkley; Stanislas)
Probabilmente abbiamo il match dell'anno. Il Bournemouth alla ricerca della salvezza e l'Everton con ambizioni europee collidono in casa dei primi. Molto più in forma i Toffees, che stanno impaurendo l'Inghilterra con il terzo miglior attacco, il migliore dalla quinta posizione in giù. Il Bournemouth risponde a Lukaku, sette gol nelle ultime sette, con Joshua King, un gol totale. Le assenze in casa Bournemouth pesano ma i Cherries stanno viaggiando a testa alta in questi mesi senza Callum Wilson e Gradel su tutti. Ma l'Everton sembra francamente troppa roba nel primo tempo: 0-2 a cavallo della mezzora. Marcatori Ramiro Funes Mori (primo gol inglese e primo da corner per l'Everton) e Lukaku (ottava rete in otto gare) grazie rispettivamente al sesto e nono assist stagionale da parte dei maghetti Barkley e Deulofeu. Primo tempo dominato dagli ospiti. Secondo tempo meno. All'80° un po' a sorpresa riapre tutto il subentrato Adam Smith, con un bel tiro da fuori. Sette minuti dopo l'insperato pareggio dei Cherries: gol di Stanislas, che si fa restituire il favore della scorsa settimana da Joshua King mettendo dentro il suo cross.
L'arbitro concede cinque minuti di recupero e Barkley aspetta fino all'ultimo secondo per segnare quello che sembra il game-winner della serata. Quasi come un possesso di una squadra NBA segnato al buzzer-beater. E' un tiro che esce da un flipper in area rossonera, il 3-2, che sembra un put-back sotto il tabellone avversario. Martinez però sa che non è finita e manda dentro Darron Gibson per Arouna Koné. Così facendo però forse prolunga di quanto basta il recupero, che si protrae fino al 98°. Charlie Daniels scende in fascia e mette in mezzo e trova sempre Stanislas, perfetto nell'incornata dell'incredibile 3-3.
E pazienza se il Bournemouth finirà per retrocedere per limiti tecnici. Questi punti strappati con cuore ed organizzazione confermano come i Cherries siano duri a morire ed avranno ancora da lottare. Rimangono in zona retrocessione ma pareggiano la seconda consecutiva, superando il Newcastle. L'Everton rimane in zona Europa, a -5 dalla CL e per la quarta gara di fila evita la sconfitta.
Bournemouth (4-4-1-1) : Federici (46° Allsopp); Francis, Distin, Steve Cook (46° Adam Smith), Charlie Daniels; Ritchie, Surman, Arter (76° Glenn Murray), Stanislas; Gosling; Joshua King
Everton (4-2-3-1) : Howard; Coleman, Ramiro Funes Mori, Stones, Galloway; McCarthy (68° Cleverley), Barry; Deulofeu (86° Lennon), Barkley, Arouna Koné (96° Gibson); Lukaku
Crystal Palace - Newcastle 5-1
(Papiss Demba Cissé; McArthur, Bolasie, Zaha, Bolasie, McArthur)
Si riprende alla grande il Crystal Palace, che da un po' di tempo aveva dato l'impressione di essere in fase calante: una sola vittoria nelle ultime cinque gare, nessuna nelle ultime tre casalinghe. Si era fermato anche il dipartimento gol fatti, con 4 appena nelle ultime 5 dopo mezzo campionato passato ad impallinare le avversarie. Oggi ribaltato tutto. 5-1 macroscopico al Newcastle, avversaria che a Pardew ricorda qualcosa. Partita che comincia male, con i Magpies - che invece sembravano in un buon periodo (2 vittorie nelle ultime 5 nel tentativo di risollevare le sorti del proprio campionato). Segna Papiss Cissé, preferito a Mitrovic, a difesa immobile su semplice cross liftato di Janmaat. Ma le Eagles ribaltano il risultato in men che non si dica: nel giro di sette minuti saremo sul 2-1 grazie alle reti di McArthur (tiro deviato) e Bolasie . Il terzo gol è di Zaha, titubante sull 2-1 scagliato in rete poco prima da Bolasie ma puntuale nel colpire di controbalzo un altro cross di Wickham (ottimo apporto quello della punta) in contropiede per il 3-1. Un Newcastle che imbarca immette Lascelles per Ayoze (un centrale per una punta) ma l'imbarcata non si arresta: arriva la doppietta di Bolasie su sponda di Delaney.
La manita è completata al 93°, quando anche McArthur insacca il suo secondo gol del pomeriggio, grazie alla palla vagante che Coloccini aveva respinto dopo il cross di Puncheon. Vittoria che impenna il morale per i londinesi: peccato per quel gol subito che allunga a sei il numero di gare con un solo clean sheet all'attivo. Si conferma peggior attacco esterno del campionato quello del Newcastle, superato in classifica da Sunderland e Bournemouth, entrambe a punti, ed ora penultimo. Intanto salgono a 30 i gol incassati in 14 match. McClaren rischia mentre la statistica che ricorda come dall'addio di Pardew ad oggi il Palace abbia fatto 53 punti in confronto ai 23 del Newcastle è ben impressa negli occhi di Ashley&co.
C.Palace (4-2-3-1) : Hennessey; Joel Ward, Dann, Delaney, Pape Souaré; Cabaye (75° Lee Chung Young), McArthur; Bolasie, Puncheon, Zaha (67° Jedinak); Wickham (86° Bamford)
Newcastle (4-2-3-1) : Rob Elliott; Janmaat, Mbemba, Coloccini, Dummett; Colback (70° Siem de Jong), Anita; Moussa Sissoko, Ayoze (46° Lascelles), Wijnaldum (70° Gouffran); Papiss Demba Cissé
Sunderland - Stoke City 2-0
(van Annholt, Watmore)
Oltremanica è una situazione che si ripete da anni. Il Sunderland parte malissimo, esonera il proprio allenatore, si riprende e si salva. L'anno seguente riavvolgere e ripetere. E' successo con la coppia Di Canio - Poyet, con quella Poyet - Advocaat e probabilmente accadrà un'altra volta con l'accoppiata Advocaat - Allardyce. I Black Cats hanno vinto tre gare in tutto il campionato ed esse sono arrivate tutte nelle ultime cinque. I biancorossi sono ora fuori dalla relegation zone. Vittoria inaspettata quella di lunedì a Selhurst Park ed inaspettata anche oggi, quando allo Stadium of Light arrivava lo Stoke che aveva vinto le ultime due e tre delle ultime quattro fuori casa. I Potters avevano tra l'altro ottenuto tre clean sheet nelle ultime tre. Sembrava impresa ardua e tale è stata. Il quartetto offensivo dello Stoke è pericoloso: Pantilimon si deve superare poco prima dell'intervallo per fermare il tiro di Walters.
Al 47° l'episodio che cambia la gara: Shawcross viene espulso per doppia ammonizione. Giudicato falloso l'intervento sul giovane Watmore, subentrato all'infortunato Defoe. Lo Stoke è così costretto a togliere Bojan per ristabilire la linea a quattro in difesa. Il Sunderland passa a pochi minuti dal termine, mentre la tensione montava sugli spalti, dove i tifosi vedevano scivolare fra le mani della propria squadra una grossa chance. Bomba di van Annholt, che non ci pensa due volte prima di scaricare la saetta su passaggio di Adam Johnson. Ed in zona Cesarini legittima una prestazione molto buona Watmore, con il gol del 2-0 su uggerimento di Yedlin.
Sunderland (5-3-2) : Pantilimon; Yedlin, O'Shea (74° Adam Johnson), Kaboul, Coates, van Aanholt; Cattermole, M'Vila, Seb.Larsson (54° Lens); Defoe (31° Watmore), Steven Fletcher
Stoke (4-2-3-1) : Butland; Glen Johnson, Shawcross, Wollscheid, Pieters; Whelan, Adam (85° Afellay); Shaqiri (64° Mame Biram Diouf), Bojan (50° Cameron), Arnautovic; Walters
Il resto della 14° giornata di Premier League:
Leicester - Manchester United (in corso)
Tottenham - Chelsea (domani, ore 13)
West Ham - WBA (domani, ore 15.05)
Liverpool - Swansea (domani, ore 17.15)
Norwich - Arsenal (domani, ore 17.15)
Classifica: