Le capoliste della Premier League sono attese al varco nell'undicesima giornata di campionato. Una settimana fa il derby di Manchester terminato 0-0 ha permesso all'Arsenal di infilarsi tra le due e conquistare il primo posto grazie alla vittoria con l'Everton. Ma c'è bisogno di conferme su un campo tradizionalmente difficile, quello dello Swansea, avversario che i Gunners non son riusciti a battere nelle ultime tre partite, e che si presenta al gran completo. Lo stesso non può dire l'Arsenal, la cui lista di assenze è ricchissima: Ramsey, Chamberlain, Arteta, Walcott, Wilshere, Welbeck, Rosicky. Ci potrebbe essere una chance per Joel Campbell dal primo minuto, anche se Iwobi e Flamini premono.
Impegno complicato anche quello del Manchester United, sul campo di un ostico Crystal Palace in flessione e che ha perso le ultime quattro gare contro i Red Devils. Dovrebbe ritrovare spazio dal primo minuto Darmian, così come Herrera sulla trequarti. Mancherà Depay, quindi Martial agirà da ala sinistra, con Rooney che torna a giocare da prima punta. I padroni di casa non avranno a disposizione Wickham, e sono in dubbio tre giocatori chiave come Cabaye e i due terzini Souarè e Ward. In caso, spazio per Jedinak, Mariappa e Kelly.
Va decisamente meglio al Manchester City, che tra le tre ha l'impegno nettamente più facile, quello casalingo contro un Norwich che non dovrebbe creare grattacapi, almeno sulla carta. Non ci sarà comunque spazio per un ampio turnover nonostante la Champions sia alle porte: Aguero non è comunque a disposizione, così come Silva, Zabaleta e Nasri. Assetto più difensivo del solito quello della squadra di Neil, 4-5-1 senza Hoolahan e con il dubbio Mbokani.
In alto c'è anche il West Ham, che potrebbe approfittare di eventuali passi falsi delle tre che gli stan davanti. Per la trasferta sul campo del Watford (ennesimo derby di Londra) c'è il solo dubbio legato a Reid e alla punta, che dovrebbe essere ancora Sakho nonostante Carroll spinga per una maglia. I padroni di casa aspettano con il classico 4-2-3-1 con Deeney arretrato per dar più spazio di manovra a Ighalo davanti.
Trasferta più complicata per un'altra sorpresa, il Leicester del capocannoniere Vardy, vertice alto di quello che dovrebbe essere una sorta di 4-2-3-1, senza Okazaki ma con Mahrez. Il West Bromwich di Pulis attende con il classico 4-4-2 quadrato, affidandosi alle due punte Berahino e Rondon. Newcastle-Stoke chiude il programma delle ore 16 del sabato: sfida tra squadre con ottima qualità offensiva, ma non ancora espressa, con McClaren in bilico sulla panchina dei Magpies.
In campo tra domenica e lunedì tre delle ultime quattro della classifica, attese da impegni lontano da casa e molto difficili: alle 14.30 di domenica Everton-Sunderland, sfida che sembra pendere nettamente in favore dei padroni di casa, ma occhio ai miracoli di Allardyce. Alle 17 tocca al Southampton, in casa contro un Bournemouth in piena crisi (un punto nelle ultime quattro). Sembra scontato invece l'esito del Monday Night: il Tottenham attende l'Aston Villa, senza più Sherwood in panchina e in attesa della nomina del nuovo tecnico. La buona vena degli uomini di Pochettino però sembra un ostacolo troppo difficile da superare. Giornata che sarà aperta però in grande stile, saranno Chelsea e Liverpool a battagliare per primi.