Si gioca al Vicarage Road di Watford l'incontro tra la squadra di casa e l'Arsenal, valido per la nona giornata di Premier League.
Watford che accoglie la squadra di Wenger forte della migliore difesa del campionato, seppur bilanciata dal pessimo attacco. Solo 6 gol fatti (uno solo al Vicarage) e 7 subiti per gli uomini di Quique Sanchez Flores.
Gunners che invece arrivano a questa trasferta forte di 4 vittorie nelle ultime 5 di Premier, ma soprattutto del capolavoro casalingo contro lo United (3-0), prima della sosta. Proprio la squadra di Van Gaal, assieme ai cugini del City, rappresenta l'obiettivo di classifica per i biancorossi, dato che nel pomeriggio i primi hanno espugnato (0-3) il Goodison Park, tana dell'Everton; mentre Pellegrini e la sua truppa hanno dilagato all'Etihad (5-1) contro il malcapitato Bournemouth. Con una vittoria i londinesi aggancerebbero i Red Devils a 19 punti, al secondo posto, a meno due da Hart e compagni.
Wenger sceglie per la sesta volta consecutiva Walcott come prima punta: nonostante la doppietta in amichevole contro la Danimarca, solo panchina per Giroud. Non è tra i titolari nemmeno Chamberlain, che "paga" l'ottimo momento di forma di Ramsey, Ozil e soprattutto Alexis Sanchez, chiamati a comporre la trequarti. In mediana la coppia di (ormai) intoccabili: Coquelin-Santi Cazorla. Cech, Bellerìn, Mertesacker, Koscielny e Monreal completano l'unidici di partenza dei Gunners.
Modulo speculare per Quique Sanchez Flores, che si affida all'esperienza di Gomes tra i pali. Linea a 4 composta da Nyom, Prödl, Cathcart e il giovane Aké. Capoue affianca Watson nel mezzo per fare da supporto all'olandese Anya, Deeney ed Abdi. Unica punta l'ex udinese Ighalo.
Arsenal (4-2-3-1): Cech; Bellerìn, Mertesacker, Koscielny, Monreal; Coquelin, Cazorla; Ramsey, Ozil, Sanchez; Walcott. All. Wenger
Watford (4-2-3-1): Gomes; Nyom, Prödl, Cathcart, Aké; Capoue, Watson; Anya, Deeney, Abdi; Ighalo. All. Sanchez Flores
Padroni di casa in giallo-nero, ospiti con l'abituale divisa rossa ad inserti bianchi. Fischietto affidato a Mike Jones.
Inizia il match a Vicarage Road con l'Arsenal che in fase di possesso scala praticamente ad un 4-3-3: Ozil si abbassa lasciando Ramsey e Sanchez alti ai lati di
Seconda frazione che ricomincia sullo stesso copione: l'Arsenal sfrutta le fasce per provare a forzare la difesa casalinga, che però recupera sempre bene e non lascia spiragli agli uomini di Wenger. Il primo quarto d'ora è estremamente equilibrato, con entrambe le squadre attente a non concedere occasioni importanti.
Scoccata l'ora di gioco, però, arriva la chiave di volta. Azione insistita dei padroni di casa, Capoue prova il tiro dalla distanza ma viene respinto da Mertesacker. Il francese allora prova a buttarsi in percussione in area ma finisce a terra: Jones lascia correre (vedendo i replay la decisione sembrerebbe corretta). Da qui riparte il contropiede centrale dell'Arsenal, portato avanti da Sanchez. Dal cileno a Ozil, che al limite dell'area chiude un triangolo millimetrico con Cazorla e si invola verso l'area piccola: Aké lo stende plateamente, ma l'arbitro non ha neanche il tempo di fischiare perchè arriva puntuale sul pallone proprio il Nino Maravilla che batte col piatto Gomes, portando in vantaggio i suoi.
Subito dopo il gol solito cambio per Arsène Wenger: dentro Olivier Giroud, fuori Theo Walcott. Il francese impiega solo sei minuti a dimostrare di essere in periodo di
Importante vittoria ottenuta in trasferta per i Gunners, che dopo un'ora di sofferenza dovuta al pressing ed alla rocciosa difesa dei ragazzi di Sanchez Flores riescono a sbloccarla con la qualità immensa del suo centrocampo ed a sigillarla col solito (anche da subentrante) Giroud. 3 punti utili a rimanere attaccati al treno di testa della classifica targato Manchester, oltre al risultato che innalza il morale già alle stelle prima della sosta per le nazionali.
Watford che invece continua a segnare poco, ma stavolta si sgretola dopo 60' minuti e ne prende 3 nei successivi 14. Il patron Pozzo può essere contento dell'approccio alla partita dei suoi ragazzi, che hanno seriamente rischiato il vantaggio soprattutto nel primo tempo. Però resta il fatto che la palla gonfia la rete avversaria troppo poco: serve un'inversione di tendenza perchè nel calcio vincere senza far gol è semplicemente impossibile.