Se sogni l'Europa e sei una squadra londinese sei il Tottenham, sei il Chelsea oppure sei il Tottenham. Quasi mai a quelle competizioni si associa il nome del Crystal Palace, squadra che più che altro finora ha militato in serie minori. Dovranno cominciare ad abituarsi al sogno ben presto i tifosi di una delle realtà più simpatiche ed accativanti d'Oltremanica. Un po' come lo Swansea di qualche anno fa il Crystal Palace sta conquistando tutti: gioco frizzante, verticale, tanti giocatori tecnici e veloci. Un po' l'antitesi degli avversari affrontati oggi, quelli del WBA: arcigni, brutti e difensivi. E' per questo che la vittoria di oggi vale ben di più che i soli tre punti che portano a 15 il totale.
Eagles, Eagles e solamente Eagles nel corso di un primo tempo intenso, giocato alla grande dai padroni di casa ai quali, nonostante tutto, prima della mezzora continua a mancare la chiara occasione da gol sulla quale recriminare. Vuoi per l'assenza di un vero e propio centravanti nella posizione del 9 - dove oggi gioca Gayle, alla seconda di fila da titolare (visti anche gli infortuni di Wickham e Chamakh) - vuoi per altro, il Palace non riesce a trasformare in rete la mole di gioco prodotta. Pardew, che alla gara di oggi arriva dopo due sconfitte consecutive, piazza i soliti tricker nel tridente l'unica punta: Zaha - Puncheon - Bolasie. Il WBA non li tiene mai, sopratutto Brunt non riesce ad arginare Zaha, un fenomeno nei primi 45 minuti ed anche oltre. Al 35° dribbling ad eludere due difensori, rientrando verso il centro del campo. Giunto a metà strada l'ex Manchester United opta per un assist di esterno all'indirizzo di Gayle, che si fa rimontare e perde un tempo di gioco.
Sempre Zaha sugli scudi un minuto dopo. Brunt proprio non ce la fa, nemmeno quando decide di temporeggiare durante un contropiede. Zaha lo punta e prova il tiro sul primo palo, guadagnandosi un angolo. Ancora un solo giro di lancette prima che arrivi un'altra chance. Sui piedi ce l'ha Puncheon, che dal limite effettua un tiro a giro pericoloso per Myhill.
Il WBA è in apnea, l'impressione è che al Palace manchi solo la zampata di un centravanti per poter fare sua la gara. Rondon è costretto molte volte ad arretrare fino alla linea difensiva per pressare gli avvesari o comunque andarsi a prendere da sé una palla che altrimenti non gli sarebbe quasi sicuramente arrivata. Berahino, confinato sull'ala, è più deleterio che altro. E' infatti proprio dall'out sul quale dovrebbe sfrecciare Saido che arrivano le accelerazioni di Zaha. Così Pulis va a rivedere qualcosa proprio su quella fascia: fuori l'inglese, che in fase di possesso palla si andava ad affiancare a Rondon, e dentro Craig Gardner, nel più difensivo dei 4-5-1.
Nel secondo tempo ci si aspetta una reazione del WBA invece lo spartito non cambia. Altri 45 minuti di assedio della squadra di Pardew. Poco va quindi a pesare, tatticamente, il passato del manager avversario Pulis sull panchina delle Eagles. Si pensava ad una gara equilibrata, quasi un incontro di scacchi visto quanto bene Pulis conosca la squadra londinese. Così non è stato. Tuttavia rimane un dominio sterile quello del Crystal Palace, che di bucare la rete proprio non vuole saperne. Il WBA fino al 68° sta giocando la quarta trasferta di fila senza prendere gol, poi il maledetto arriva.
E' di Yala Bolasie, che torna a segnare dopo un digiuno che durava dalla tripletta infilitta al Sunderland l'aprile scorso. Cross a rientrare delizioso di Cabaye, che irrompe su un pallone che sembrava destinato all'ennesimo dribbling di Zaha, e testa puntuale del congolese, che all'altezza del secondo palo inserisce il coin della vittoria senza pensarci due volte. Poco muta con l'ingresso in cambio di McManaman per un James Morrison oggi in balìa dell'autorevole giro palla dettato da Cabaye e McArthur. Era l'ultimo cambio di Pulis (che al 24° aveva dovuto rinunciare ad Evans) ed il fatto che il coach rimanga - nonostante lo svantaggio - così restio ad immettere un altro attaccante in campo la dice lunga su quanto speculativo sia il gioco dei Baggies. Dall'altra parte entra invece il centravanti che mancava, Frazier Campbell. Nei minuti finali il raddoppio, firmato Cabaye, che va a capitalizzare l'ennesima super-giocata di Zaha, ai danni di Brunt, che di questa gara si ricorderà a lungo. Per il francese terzo rigore stagionale segnato, il secondo consecutivo ed il secondo consecutivo grazie ai falli che quel satanasso di Zaha si guadagna.
Al 90° il fischio di Moss, che sancisce l'ascesa al secondo postomomentanea del Crystal Palace, che arriva alla quinta vittoria su 8 gare di Premier League, la prima dopo due sconfitte consecutive. Ora il pareggio manca da 21 gare di campionato: la dimostrazione di quanto sbilanciato ma anche coraggioso sia lo stile Pardew. Passaggio a vuoto per il WBA, che scende la graduatoria. Evidenentementa scottata dalla rimonta dell'Everton nello scorso turno, la squadra di West Brom ha oggi davvero stentato. Non ha prodotto una sola chance degna di essere chiamata tale e per giunta cominciano a scricchiolare anche le colonne portanti del team: la difesa che nel 2015 era rimasta imbattuta per 14 gare ha incassato, in tre partite, ben 8 gol.