Altre quattro reti per la banda di Paulo Sousa, dopo il roboante poker rifilato all'Inter domenica scorsa. Il primo successo europeo dell'allenatore portoghese nel match contro il Belenenses è firmato anche da Pepito Rossi, una grande notizia per tutti gli amanti di questo sport. Partita ben giocata dalla viola, che ha tenuto praticamente per tutto l'incontro il pallino del gioco
FORMAZIONI
La squadra allenata da Sa Pinto, si schiera sul campo con un 4-5-1 cercando solidità e provando a limitare lo strapotere viola a centrocampo. L'undici del Belenenses vede in porta Ventura, linea a quattro composta da Geraldes, Tonel, Brandao e Fereira, a centrocampo Pinto è il faro della squadra nella posizione di regista mentre nel ruolo di mezzali ci sono Martins e Sousa. Sugli esterni Sturgeon e Kuca con Leal prima e unica punta.
Paulo Sousa va a Lisbona effettuando un pizzico di turnover: in attacco riposa l'eroe di San Siro Kalinic. Il modulo scelto è il 3-5-2 con Sepe confermato portiere di coppa, difesa diretta da Astori, Tomovic e Alonso, proposto nei tre centrali. Centrocampo molto offensivo sugli esterni con Bernardeschi e Rebic mentre nella zona centrale la robustezza e le geometrie di Mati Fernandez, Mario Suarez e Vecino. In avanti Giuseppe Rossi a supporto di Babacar.
CRONACA
Dopo lo 0-0 al debutto in Europa League con il Lech, il Lebenenses non fa nulla nel primo tempo per cercare di offendere e accaparrarsi i tre punti, anzi. I portoghesi di Sa Pinto si limitano a difendere e provano a portare a casa il punticino ma i piani della squadra di Lisbona vanno in fumo da subito, precisamente al 18’ del primo tempo: Bernardeschi indirizza la gara spingendo in rete dopo la respinta corta del portiere Ventura sul tiro da fuori di Vecino, senza ombra di dubbio tra i migliori della Fiorentina (terzo gol in quattro presenze in EuroLeague, un cecchino). Il controllo sul match della Viola è netto: Rebic e nuovamente Bernardeschi, provano a cercare il raddoppio e infastidiscono la difesa portoghese (il croato impegna Ventura all’11’), Pepito Rossi prova ad inventare, Babacar per 45’ va alla ricerca della posizione giusta e la trova nell’ultima azione del primo tempo, ricevendo il passaggio di Vecino al limite dell'area di rigore: sinistro leggermente deviato da un difensore portoghese regala il raddoppio.
Nella ripresa Kuca, tra i più intraprendenti del Belenenses, cerca di dare la scossa ai suoi all’inizio fin dalle prime battute della seconda frazione ma l'ottimo Sepe è attento e salva sul suo destro. La rosa di Sousa oltre una grande qualità, dispone anche di quantità, soprattuto quando i portoghesi provano a mostrarsi con più veemenza dalle parti dell'ex Empoli, la Fiorentina si dimostra squadra cinica che lotta su ogni pallone e contrattacca con cattiveria (Rebic scalda ancora i guantoni di Ventura al 5’). Aspetto non da trascurare, la fase difensiva impeccabile che rende vani, i fievoli attacchi avversari e nel finale, la viola, riesce a calare il tris con l’autorete di Tonel che devia nella propria porta nel tentativo di anticipare Rossi sul cross di Blaszczykowski. Dopodichè c'è la gioia per lo stesso Pepito, che al 90' torna al gol a più di cinquecento giorni dall'ultima esultanaza in viola. È la più bella notizia della serata per Paulo Sousa, che dalla sua terra torna a Firenza con i tre punti, importantissimi per il girone. Ora la squadra è al secondo posto nel gruppo I a tre lunghezze di distanza dal Basilea.