Tutto facile per gli Hammers di Slaven Bilic nel Monday Night che ha chiuso la quinta giornata in Premier League. A decidere il match di Boleyn Ground con il Newcastle ci ha pensato un super Dimitri Payet autore di una scintillante doppietta. Un gol per tempo, prima con il destro da fuori che si insacca all’angolino; poi con l’appoggio facile in rete a concretizzare il grande lavoro di Victor Moses, super anche lui nella sera del suo esordio in claret and blue. Quello di Upton Park, è stato un match giocato ad alti ritmi da entrambe le squadre, con la qualità e l’organizzazione di gioco che hanno fatto la differenza in favore dei padroni di casa. Il dinamismo di capitan Noble, l’estro di Sakho, la velocità di Moses e la serata di grazia di Payet hanno messo al tappeto il Newcastle di McClaren tradito dai suoi uomini più importanti, Wijnaldum e Thauvin su tutti. Con questi 3 punti, il West Ham sale in quinta posizione, a quota 9 punti, distante una sola lunghezza da Arsenal e United, mentre il Newcastle resta ancora in basso, fermo a due punti, senza vittorie all’attivo, in una stagione che sin qui non è stata delle migliori.

LE FORMAZIONI:

Contrariamente alle previsioni della vigilia, Slaven Bilic decide di osare, schierando dal primo minuto un undici decisamente propenso ad offendere. Nel 4-2-3-1 scelto dal croato, Tomkins viene preferito a Jenkinson sull’out di sinistra, mentre nel duo di centrocampo a non trovare spazio è Obiang che si accomoda in panchina. Noble, alla prima casalinga da capitano e Kouyaté formano la cerniera di centrocampo, con Lanzini, Payet e Moses all’esordio assoluto dietro a Sakho unica punta.

McClaren invece, rispetta le previsioni dei giorni precedenti, confermando lo stesso assetto tattico utilizzato nelle prime quattro giornate, il 4-2-3-1. Davanti a Krul, portiere di assoluto talento e consistenza si schierano Haidara, Coloccini, Mbemba e Janmaat. A centrocampo vengono riproposti Colback e Anita, adattato proprio da McClaren nel ruolo di mediano davanti alla difesa, mentre i tre dietro all’unica punta Cissé sono sempre gli stessi: Thauvin, Sissoko e Wijnaldum, uomini da cui McClaren si aspetta il salto di qualità.

IL MATCH:

Tra le “bubbles” di Upton Park il West Ham passa in vantaggio al primo vero affondo della gara; il cronometro indica nove minuti quando Noble si avventa su un pallone sporco che trasmette subito a Sakho bravo nella difesa e nello scarico, ancora verso Noble che lavora di fisico e tecnica prima di scaricare per Dimitri Payet che di giustezza piazza il pallone sotto l’incrocio dei pali. E’ un gol bellissimo, un gol che sposta l’inerzia della sfida a favore degli Hammers che da quel momento in poi gestiscono il gioco con più tranquillità e qualità il resto del primo tempo.

Il gol bellissimo, il secondo in maglia claret and blue da una grande convinzione a Payet che nella prima mezz’ora di gara è letteralmente imprendibile; I suoi compagni di reparto non sono da meno e a turno graffiano la statica difesa Magpies. Soprattutto sull’out di sinistra, la velocità di Moses diventa un fattore decisivo che mette in seria difficoltà Janmaat più bravo ad attaccare che a difendere. E’ proprio l’olandese infatti, l’uomo più pericoloso dei Magpies, capaci di andare al tiro in una sola circostanza, per di più al termine di un’azione un po’ casuale. Randolph comunque si fa trovare attento sul diagonale del laterale basso, che poco più tardi viene nuovamente ridicolizzato dal duo tutta tecnica Lanzini - Payet ancora superlativo, questa volta nell’assist verso l’argentino che spara troppo alto. Il primo tempo del Newcastle si riassume nella prova incolore di Wijnaldum vero uomo chiave della squadra di McClaren, apparso in sofferenza, sempre fuori dal gioco e poco attento in fase di ripiegamento. L’unica nota negativa del primo tempo Hammers è l’infortunio al polpaccio che ferma l’ottimo Ogbonna, costretto a pochi minuti dal riposo a lasciare spazio a Jenkinson.

Ad inizio ripresa il West Ham chiude subito i conti, mettendo il lucchetto ad un match controllato sin dai primi minuti di gioco. Il 2-0 arriva subito, grazie ad un atteggiamento difensivo scellerato da parte del Newcastle che da un calcio di punizione a favore, subisce il contropiede micidiale da parte della freccia nera Moses. Haidara prova a contenere la corsa poderosa del nigeriano, che però non cede il passo fin quando, arrivato in area di rigore sterza sul destro e calcia a botta sicura; il pallone però si infrange sulla traversa, tornando in campo proprio dalle parti del solito Payet che a porta sguarnita non si lascia sfuggire la ghiotta opportunità, portando i suoi sul 2-0.

Il gol del raddoppio Hammers però, non da la sveglia al Newcastle troppo neutro in fase offensiva, impreciso a centrocampo e distratto come non mai in difesa. McClaren prova a giocarsi il tutto per tutto al 60’ gettando nella mischia Ayoze Perez e De Jong per l’impalpabile Thauvin e per Anita, continuamente in difficoltà in mezzo al campo. Anche Bilic passa al contrattacco, abbassando il baricentro della squadra con l’inserimento di Obiang per Lanzini, che porta più geometrie e copertura in mezzo al campo. I ritmi si impennano, il Newcastle, anche se in modo decisamente disordinato prova a reagire affidandosi ancora una volta alla vena offensiva di Janmaat che apre e perde una vera e propria disputa con Randolph che gli nega la rete in altre due occasioni. Anche i nuovi entrati, De Jong e Ayoze Perez tentano di rimettere in piedi il match, ma Randolph dice ancora di no, mettendo i lucchetti alla porta claret and blue. Nel finale di match, Bilic butta nella mischia anche l’ex, Andy Carroll, al rientro in campo dopo 6 mesi a causa di un infortunio, ma il risultato non cambia e il West Ham coglie i primi tre punti della stagione davanti al pubblico di casa. Per il Newcastle di McClaren un’altra serata no, l’ennesima di una stagione ancora senza vittorie.