Un titolo, una domanda. E' forse retorica, o forse no. Il calcio ci ha insegnato che, molte volte, affrettarsi in previsioni future, sopratutto dopo quattro giornate di campionato, si può rivelare azzardato. E quando siamo in Inghilterra questa regola non scritta si conferma ogni anno, viste le numerose pretendenti. Non leggerete mai che secondo un opinionista il Southampton vincerà il campionato, ma pronunciarsi per la prossima vincitrice della Premier, avendo come scelte Chelsea, Manchester United, Arsenal e Manchester City, diventa davvero complicato.

Ora, fatta questa piccola introduzione, analizzando con la lente di ingrandimento  i Citizens, come si fa, quest'anno, a non prevedere una loro vittoria? Se così non sarà, il fallimento sportivo di una squadra ricchissima di talento (e di soldi...) farà clamore in Inghilterra e nel Mondo. La verità è che il City non può perdere. Non può perdere perchè ha speso 74 milioni per Kevin De Bruyne, altri 69 milioni per Radem Sterling, altri 45 milioni ancora per Otamendi. Non è fantacalcio e non stiamo in modalità carriera in Fifa 16, ma il Manchester City dal suo impero economico ne ha costruito un altro che scende in campo. Lo sapete quanto vale l'intera rosa dello sceicco Mansour? 480,85 milioni di euro (fonte Transfermarkt.com). Ma molti dei giocatori sono stati pagati ad un prezzo esagerato rispetto alle loro prestazioni, a dimostrazione che ciò che conta è solo vincere, e la società ha fatto di tutto pur di riuscire in questo intento. 

La squadra è partita in quarta. Pellegrini e i suoi hanno conquistato quattro vittorie in altrettante gare, sono a 12 punti e le loro inseguitrici attualmente sono Crystal Palace con 9 punti, Leicester City con 8 e Swansea City con 8. Le altre grandi potenze, che presto si avvicineranno alle loro posizioni di competenza, hanno iniziato il loro cammino zoppicando. Il Manchester United, che la scorsa giornata ha perso con lo Swansea City, ha 7 punti; stessi punti ha l'Arsenal, che sembra dover sbocciare ogni anno, poi si perde sul più bello; il Chelsea, invece, è fermo a 4 punti in fondo alla classifica. Strani risultati, strana classifica, ma non stupisce vedere i celesti di Manchester lassù in cima. Oltre agli investimenti, la squadra sta cominciando ad avere una sua identità. L'anno scorso sembrava un agglomerato di qualità senza una forma, ora un disegno ce l'ha. La squadra ha imparato a difendere, la difesa è compatta ed è supportata da un centrocampo muscolare e di qualità allo stesso tempo (Yayà Tourè ne è l'emblema): è questo gli mancava alla squadra, la struttura. Pellegrini lo sapeva ed ha lavorato su questo aspetto, perchè è altrettanto consapevole che con quei giocatori in attacco (Aguero, Sterling, Navas, David Silva...) i gol arriveranno: può stare sereno. 

Stanno sereni anche i tifosi del Manchester City, che vivono un sogno. Ma non è lo stesso sogno che i nostalgici calcistici fanno ripensando al loro calcio che fu, storditi da queste 'nuove' dinamiche economiche. Loro forse non tiferanno City, e prerefiranno sognare la promozione del Leeds.