Parte male la 20esima stagione in Premier League di Arsène Wenger. Il suo Arsenal, fresco vincitore della Charity Shield, cade alla prima di campionato contro un ottimo West Ham, che con una partita perfetta si aggiudica subito il primo derby di Londra. Gran parte del merito di questa vittoria va al suo allenatore, Bilic, pesantemente criticato in questi giorni ma capace di ricompattare una squadra dal morale a pezzi, che dopo la sconfitta in Romania di giovedì è riuscita a rialzarsi e a sorprendere tutti. Decidono le reti di Kouyate nel primo tempo e di Zarate nel secondo, entrambe propiziate da un errore di Petr Cech.
LE SCELTE - Wenger cambia poco rispetto all'undici iniziale schierato contro il Chelsea una settimana fa: Debuchy agisce sull'out di destra al posto di Bellerin, mentre Giroud si riappropria del posto in attacco a discapito di Walcott. Bilic, invece, stravolge gli Hammers schierando un centrocampo a rombo: il giovane Oxford, 17 anni a Dicembre e settimo giocatore più giovane nella storia del campionato, viene affiancato da Noble e Kouyate, con Payet alle spalle della coppia d'attacco Zarate - Sakho. In difesa c'è Angelo Ogbonna, al debutto assoluto nella Barclays Premier League.
PRIMO TEMPO - Partono bene gli ospiti che si guadagnano un corner dopo soli 2 minuti di gioco grazie ad un bell'inserimento di Kouyate. I primi 10 minuti sono un monologo Hammers, ma poi le cose cambiano e il pallino di giorno torna ai padroni di casa, che sfiorano il goal un minuto dopo con un pericoloso tiro al volo dalla distanza di Chamberlain. Ritmi alti, squadre molto pimpanti: ci prova il West Ham al 18esimo con una grande giocata di Payet, che stoppa una palla complicatissima sull'out di sinistra per poi mettere dentro un cross non sfruttato da Sakho. Ancora nessuna reale occasione da rete: Wenger si agita in panchina, perché gli ospiti sembrano aver trovato le giuste contromisure. Un Chamberlain in formissima prova a caricare i suoi facendosi 60 metri palla al piede per poi mettere dentro un buon cross sul secondo palo. Momento difficile per la squadra di Bilic: Ramsey al 31esimo con un tiro da fuori deviato impensierisce Adrian, che battezza la palla sulla traversa. Sette minuti dopo è ancora il gallese a intimorire la difesa ospite con una conlusione dal limite, facendo arrabbiare il suo allenatore che aveva visto Debuchy libero pronto ad andare in porta. Il West Ham reagisce, e sugli sviluppi di una punizione procurata da Oxford (che personalità!) trova la rete del vantaggio al minuto 43: Koscielny si perde Kouyate che tutto solo insacca una bellissima palla tagliata di Payet. Colpevole anche l'estremo portiere ex Chelsea, che con un'uscita a vuota facilita di molto il goal al centrocampista senegalese. Arsenal costretto ora a rialzarsi.
SECONDO TEMPO - Ricomincia la seconda frazione di gioco: nessun cambio tra i 22 in campo. Il West Ham sembra avere un atteggiamento più conservativo rispetto al primo tempo, visto che la squadra di Bilic sembra essere molto più bassa. L'Arsenal prova a far girare il pallone, ma in maniera sterile, facilitando l'operato della difesa ospite sempre molto attenta. Dopo dieci minuti di noia Giroud prova un tiro dal limite, ma Adrian è bravissimo e gli dice di no. Quando sembrava essersi ripresa moralmente, la squadra di casa cade di nuovo: Zarate è bravo con una finta di corpo a tenere il pallone fuori area e con un destro apparentemente innocuo trova la rete dello 0 a 2 al minuto 58. Colpevole ancora una volta Petr Cech, che si butta in ritardo e non riesce a prendere un pallone decisamente alla sua portata. Tre minuti dopo gli ospiti effettuano il primo cambio della partita, togliendo proprio Zarate per inserire Jarvis. I Gunners non riescono a reagire, e allora Wenger rischia tutto buttando nella mischia Sanchez al posto di Debuchy. I padroni di casa faticano a creare occasioni ma ne regalano una: Koscielny con un retropassaggio folle al costringe Cech al 75esimo ad un'uscita disperata. Il gioco si ferma poco dopo per via di uno scontro in area tra Tomkins e Giroud, ma per fortuna i due ne escono illesi; nel frattempo, standing ovation per il ragazzino Oxford, che fa posto a Kevin Nolan: partita fantastica la sua! Dopo essersi salvata dal goal dello 0 a 3 grazie ad un intervento in area di Koscielny, l'Arsenal prova un forcing disperato che si concretizza in un nulla di fatto. Non servono nemmeno i 5 minuti di recupero assegnati da Atkinson. Il West Ham sbanca l'Emirates convincendo tutti gli scettici, mentre la squadra di Wenger torna con i piedi per terra dopo la vittoria in Charity Shield contro il Chelsea.