No Rooney, no party? Quasi. Il Manchester United, orfano del suo faro, ha infatti pareggiato in casa il big match della 37esima giornata di Premier League contro l'Arsenal: al termine della gara il tabellone recita 1-1, frutto delle reti di Herrera nel primo tempo e di Walcott, con deviazione decisiva di Blackett, nella ripresa. Un pareggio che fa decisamente contenti i Gunners, scesi in campo per la sesta volta di fila con la stessa formazione (record per Wenger), contro uno United privo, oltre che di Rooney anche di Shaw.
Gli occhi potevano essere puntati soprattutto su Van Persie, ma alla fine un attacco influenzale gli ha impedito di cominciare dal primo minuto la sfida e l'ha costretto ad accomodarsi in panchina. Dall'altra parte l'altro grande ex Danny Welbeck non è a disposizione: Dat Guy aveva già fatto male alla sua ex squadra in FA Cup, segnando il gol decisivo per il 2-1 maturato proprio a Old trafford. E anche grazie a quella vittoria, ora i suoi sono in finale.
Già dall'inizio di gara sono chiari i ritmi della partita, altissimi, la normalità in un big match di Premier League. L'intensità a
Lo United è cinico a trovare il gol alla prima vera opportunità, ed arriva ancora dalla fascia sinistra: Young converge e mette il cross col destro sul secondo palo, dove Herrera calcia al volo bucando Ospina nell'angolino basso e dando il vantaggio ai Red Devils. Contraccolpo psicologico fortissimo per l'Arsenal, che già prima faticava: il resto del primo tempo la squadra di Wenger lo passa in apnea nella sua area, messa alle strette. Ci vogliono un ottimo intervento di Koscielny per fermare Falcao e un paio di respinte reattive per tenere solamente un gol di svantaggio all'intervallo.
Nel secondo tempo gli uomini in campo sono gli stessi, ma è un altro Arsenal: più vivacità, più dinamismo e soprattutto più idee. Nel primo quarto d'ora però non si vede moltissimo, solo ancora tanta intensità, e gli interventi necessari sono quelli di Ospina, anche se non difficili. La partita cambia radicalmente quando si sveglia Mesut Ozil: il tedesco sonnecchia nella prima ora di gioco, ma poi mette in mostra tutte le sue qualità. Al 63' illumina per Giroud, che trova di fronte a se un grande De Gea: il francese aveva difeso benissimo palla su Rojo in area, ma aveva tirato in condizioni di precario equilibrio.
Pochi minuti dopo l'argentino si riscatta andando a chiudere con grande reattività su Ramsey, che aveva tagliato meravigliosamente
Alla fine l'1-1 fa contenti solamente i Gunners, che praticamente hanno ora la certezza del terzo posto, salvo cataclismi: i due impegni finali contro Sunderland e West Bromwich, entrambi casalinghi, non sembrano proibitivi. Per lo United ci saranno i preliminari di Champions League, un quarto posto quasi positivo visto l'inizio di stagione, ma che per la squadra di Van Gaal rappresenta una mezza delusione.