Al momento l'unica cosa che accomuna Leicester e Newcastle sono le proporzioni dei rispettivi momenti di forma. La salvezza che si sta sudando la prima ha proporzioni epiche: le Foxes sono vicine a diventare l'unica squadra ad aver passato 140 giorni o più in fondo allaclassifica e poi salvarsi, così come sono prossime a diventare la seconda squadra a rimanere in Premier League dopo essersi trovata in fondo alla classifica a Natale. Con il 3-0 di oggi sono cinque vittorie nelle ultime sei partite, con unica battuta d'arresto la sportiva resa ai futuri campioni d'Inghilterra.
Epica è anche la catastrofe in atto in casa Newcastle: i Magpies sono in balìa di una crisi senza fine. L'addio di Pardew ha creato una voragine tattica e caratteriale all'interno del gruppo che Carver non è minimamente capace di colmare. Sono ormai otto sconfitte di fila, 12 nelle ultime 16 contando anche il k.o. proprio dal Leicester in FA Cup. Una sola vittoria nelle ultime 11 di Premier League, ben 5 gare senza segnare fuori casa e 8 match senza clean sheet. E' panico in casa Toons.
E pensare che un mese fa i mood delle due fan-base erano agli antipodi di quelli odierni. Il Leicester raschiava il fondo della graduatoria, paventando qualche lampo di orgoglio senza però trovare i punti necessari per strada. Poi 4 vittorie (la squadra si è registrata con una difesa a 3 insormontabile, un Cambiasso a livelli molto alti ed un attacco dalla faccia nuova. Basti pensare che con quelli di oggi sono diventati 15 gol segnati nelle ultime 7 mentre nelle precedenti 15 ne erano stati messi a segno appena 11) e morale alle stelle. Uniti (come dimostra il rant eccessivo di Pearson in conferenza stampa contro un malcapitato giornalista) contro una matematica feroce ma non ineffabile. Disunito e vuoto è invece il Newcastle, una mese fa a +10 dalla zona rossa ed ora prossimo ad incubi di retrocessione.
Qualche novità rispetto alle formazioni previste al momento dell'ufficializzazione degli XI. Il Leicester, privo di King e Nugent, parte sbilanciandosi leggermente, passando dal 3-5-2 al 3-4-1-2. Trequartista c'è Mahrez con Albrighton confermato esterno destro, Cambiasso a far coppia con Matty James in mezzo ed infine il recuperato Schlupp a sinistra. Davanti la coppia Ulloa - Vardy mentre dietro il terzetto granitico (con quello di oggi sono 3 clean sheet nelle ultime 4 di Premier League) è composto da Wasilewski, Morgan e Huth, recuperato in extremis.
Il Newcastle ripropone il 4-4-2 d'emergenza, coprendosi, a differenza del Leicester. Carver manda in panchina Anita per posizionare il recuperato Dummett a sinistra. Ryan Taylor fa ancora il mediano d'interdizione di fianco a Colback, adattandosi. Sulle ali Jonas Gutierrez ed il fresco di ritorno dalla squalifica Moussa Sissoko (out Gouffran ed Obertan, panchina per Sammy Ameobi e Cabella, quest'ultimo titolare con lo Swansea). Davanti coppia Ayoze - Riviere in attesa che Papiss Demba Cissé sconti l'ultima delle sette giornate di squalifica per lo spit-gate con Evans.
Fa quasi tenerezza come, nemmeno dopo un minuto di gioco, sia chiaro quale spartito sarà suonato dalle due squadre nell'arco dei 90 minuti. Esattamente dopo 40 secondi le Foxes sono già in vantaggio, con il King Power Stadium in visibilio: segna Leonardo Ulloa. L'argentino si porta a 9 gol in campionato con un colpo di testa ad altezza primo palo anticipando Moussa Sissoko su corner di Albrighton. Il Newcastle riprende il viaggio verso l'inferno.
Timida reazione dei Magpies con un diagonale di Ayoze ad impensierire Schmeichel ma nei primi minuti è Vardy il più attivo dei 22 in campo: l'attaccante del Leicester - molto in forma - prova il tiro al volo in girata su lancio alto. Poco specchio, marcatura stretta e palla che finisce fuori al 10°. Passeranno però solamente 7 minuti prima che il Leicester raddoppi. Anche stavolta il gol viene da calcio piazzato, anche stavolta ci mette lo zampino Ulloa. Il marcatore è però Wes Morgan, che sfrutta l'impasse della difesa bianconera per deviare quanto basta il cross di Albrighton - precedentemente sfiorato da Ulloa - in rete.
Il 2-0 è una punizione pesante ma giusta per questo orrido Newcastle: la squadra di Carver allora reagisce. A provarci prima Riviere (alla ricerca del primo gol in Premier League) che tenta la giravolta da posizione di spalle alla porta e da fuori. Poi è di nuovo Ayoze a rendersi pericoloso in quella che forse è l'unica azione offensivamente degna di nota degli ospiti nei 90 minuti. Bello scambio dell'ex Tenerife con un suo compagno sulla trequarti ma quando il giovane attaccante riceve palla davanti a Schmeichel perde l'equilibrio e precipita al suolo, favorendo l'uscita del portiere figlio d'arte. Schmeichel risponde presente anche quando si tratta di respingere il tiro da fuori di Ryan Taylor, potente ma centrale.
Archiviata la reazione del Newcastle riprende a macinare dal 40° il Leicester. Crea apprensioni ancora un calcio d'angolo, sugli sviluppi del quale Matty James va al tiro quasi trovando la deviazione giusta di Cambiasso, che in area si era avventato sul pallone con un volo d'angelo. Poco prima dell'intervallo sempre Matty James protagonista: il centrocampista è reo, durante un contropiede dei padroni di casa, di deviare la sfera di mano, disinnescando di fatto il proprio inserimento.
Al ritorno in campo è impressionante come l'alba del secondo tempo segua in maniera quasi pedissequa quanto successo agli albori del primo tempo. Sempre col piede sull'acceleratore il Leicester che anche ad inizio secondo tempo trova il gol: segna su rigore ancora Leo Ulloa, al 10° gol in Premier League. Il penalty comminato da Dean è provocato da Riviére, che interviene in maniera irregolare su Wes Morgan - guarda un po' te su sviluppi da angolo - sbilanciandolo in area di rigore. Dal dischetto l'ex Almeria non sbaglia.
Rispetto al primo tempo però la reazione di un Newcastle sempre più prossimo alla relegation zone non arriva. Il Leicester rischia quindi di dilagare: si mangia il 4-0 Albrighton, che getta alle ortiche un'importante trama delle Foxes. Vardy imbecca Cambiasso al limite, il Cuchu allarga per il velocissimo Schlupp, quest'ultimo mette in mezzo per l'ex Aston Villa che - tutto solo - manda largo. In seguito è ancora Ulloa a farsi vivo: colpo di testa in mezzo all'area di rigore e prodigioso intervento di Krul, a cui lo stesso argentino fa i complimenti.
A rendere ancora più difficile la rimonta del Newcastle ci si mette l'espulsione di Mike Williamson: il centrale - già con un giallo sul groppone - si fa ammonire per la seconda volta per un intervento molto cattivo ai danni dell'instancabile Vardy a campo già terminato. L'attaccante, che cercava di arpionare il pallone in corsa per evitare la rimessa laterale contro, è stato scaraventato dal centrale avversario sulla telecamere a bordocampo. Attimi di apprensione ma è tutto ok, eccezion fatta per quel disastro che è il Newcastle. Onde evitare imbarcate Carver inserisce Anita per Riviere, arretrando l'olandese in posizione di terzino sinistro con Dummett a scalare centrale. Anche il n.36, al solito parso distratto, rischierà in seguito l'espulsione per doppia ammonizione. Ed a renderci un attimo più godibile il secondo tempo arriva il tanto atteso avvicendamento fra quel Ryan Taylor improponibile in mezzo al campo ed un Siem de Jong alla ricerca della forma migliore dopo 2/3 di Premier League passati in infermeria. La girandola di sostituzioni (Pearson concede riposo a Cambiasso e Wes Morgan) rallenta i ritmi di gioco allentando la voglia di "sangue" di Leicester. Nel finale seconda epsulsione per il Newcastle: Janmaat si becca il secondo giallo ed affossa - pensando alla formazione per la prossima gara - ancora di più i suoi.
In classifica il Leicester si porta a +2 sulla zona rossa, in 16° posizione. Conta due partite in più rispetto al Sunderland (18°), che deve ancora giocare con Southampton ed Arsenal ed una in più sul 17° Aston Villa (a -2, impegnato con l'Everton), sul 19° QPR (a -7, oggi gioca con il Liverpool) e sull'ultima in classifica Burnley (a -8, protagonista dello scontro con il West Ham oggi). Al netto delle partite in corso, invece, potrebbe ritrovarsi anche al 18° posto il Newcastle in caso di un paio di vittorie di Sunderland, Aston Villa ed Hull.