Vietato pensare che quella di domani sia una sfida facile. Il Chelsea ha l'obbligo morale di tenere le antenne drizzate per quello che potrebbe essere il penultimo step verso la certezza matematica del titolo di campione inglese 2014-15.
Stasera i Blues di Mourinho recuperano la 27° giornata di Premier League, saltata visto l'impegno in finale di Capital One Cup. L'avverario è il Leicester di Nigel Pearson che ha scherzato per mezza stagione fingendosi retrocesso prima di cominciare ad Aprile quella che - se conclusa con la salvezza - in Inghilterra descrivono come la più grande rimonta di sempre da posizione di relegation. Ben quattro vittorie consecutive cominciando dal 2-1 con il West Ham e proseguendo con il 2-3 al WBA, il 2-0 allo Swansea ed il più fresco 1-0 al Burnley nello scontro diretto. Un gradino della graduatoria scalato a settimana ed ora le Foxes si trovano a galla, fuori dalle paludi della retrocessione, al 17° posto, a +4 sul Burnley ultimo, a +3 sul QPR penultimo ed a +1 sul Sunderland, che deve anch'esso recuperare una partita.
E' proprio all'impresa dell'anno scorso dei Black Cats che sembra rifarsi il Leicester. La squadra allora di Poyet era penultima prima di affrontare alla 35° giornata proprio il Chelsea, e battendolo inaugurò la striscia di tre vittorie consecutive che la portarono a salvarsi, oltre che ad interrompere la striscia di partite casalinghe senza sconfitta in Premier League del Chelsea di Mourinho. Coincidenze. Diverso Chelsea (questo di quest'anno ha l'obiettivo più vicino e nonostante ciò sembra più cattivo), diverso avversario (il Sunderland 2013-14 badava al sodo ed era più accorto di questo Leicester dalle discrete potenzialità offensive) ma stesso obiettivo: restare in Premier League.
C'è chi però insinua che il Leicester possa decidere di dar per persa la partita di oggi facendo riposare i titolari per l'impegno che vedrà opposte le Foxes al moribondo e battibilissimo Newcastle al King Power Stadium nel lunch-match di sabato. Pearson non ci sta "Insinuare certe cose è un insulto alla nostra professionalità. E poi qual è la nostra formazione titolare?". Probabilmente non sarà il più forte Leicester ad affrontare il Chelsea tuttavia: il match-winner della gara di domenica, Jamie Vardy, non è al massimo, tutt'altro. Per giocare nel week-end l'attaccante ha avuto bisogno di un'infiltrazione nel piede. Da valutare le sue condizioni. E con Nugent e e Schlupp fuori-gioco allora
Porblemi simili ce li ha il Chelsea di Mourinho, che al 90% dovrebbe fare a meno ancora una volta di Diego Costa e che al 100% rinuncerà all'infortunato Remy. Con Oscar che ha avuto bisogno di essere portato in ospedale dopo lo scontro con Ospina nel match con l'Arsenal, Mourinho ha poche carte lì davanti.
Sarà una sfida fra due squadre in formissima. Il Leicester conta appunto 4 vittorie consecutive (e quattro delle ultime sette in casa) e punta alla 5° (sarebbe la striscia più lunga di vittorie in Premier League dal '51). In casa ha subito appena tre reti nelle ultime sette in ogni competizione. Più imponente il ruolino di marcia dei Blues: non perda da 15 partite in ogni competizione e non subisce gol da tre partite (in trasferta conta tre clean sheet nelle ultime quattro). Ai Blues basta una vittoria oggi per restringere il cerchio delle pretendenti alla corona al solo Arsenal. A quel punto basterebbe non perdere nel week-end (ma anche perdere con annessa sconfitta Gunner) per essere incoronato Campione.
All'andata il Chelsea trionfò 2-0 ma sbloccando la gara solo nella mezzora finale: reti di quel Diego Costa che sembrava intoccabile e di quell'Eden Hazard che poi lo sarebbe diventato. Il belga è fresco vincitore dell'MVP assegnato dalla Barclays ed ha creato più chance di tutti nell'attuale Premier: 88.