Più passione, agonismo e lanci lunghi che calcio giocato palla a terra, ragionato, tattico. Al Valley Parade, il sogno vuole continuare, il Bradford City, squadra di terza serie, affronta il Reading, che milita in Championship. Sugli spalti (esauriti) si respira aria di festa, di magia, quella che solo l’FA Cup può regalare. Il Bradford è riuscito, nel suo cammino, ad eliminare due squadre di Premier come Chelsea e Sunderland, il Reading ha avuto un percorso più agevole, non avendo mai incontrato squadre di prima serie; però arriva alla sfida non al meglio: due punti in quattro partite in campionato.
I primi minuti del match sono più rugbistici che calcistici, tanti falli, punizioni e rimesse laterali (saranno 64 totali al termine della gara). Si avanza per gradi, conquistando pezzi di terreno verso l’area avversaria, preferendo quindi lanci lunghi a giocate palla a terra. C’è da dire che il manto erboso - se qualche filo d'erba è rimasto - non è in ottime condizioni ed il tasso tecnico dei giocatori non molto elevato, di consegiuenza esce fuori una partita fortemente spezzata, più istintiva che razionale. Da due azioni più istintive che costruite, arrivano le occasioni più ghiotte della prima frazione: al 27’ una palla dalla destra viene stoppata da Pogrebnyak all’altezza del dischetto e sbattuta sul palo; il Reading, più spavaldo e più ordinato a costruire il gioco rispetto ai padroni di casa, va vicino al vantaggio. Dopo una decina di minuti però i Bantams rispondono: Liddle piazza in area un cross teso, sul quale nessuno interviene, e prende il palo. Termina un primo tempo per l'arbitro difficile da gestire, tanta intensità, poca lucidità.
Il leitmotiv non cambia, la partita è la stessa. Nella seconda frazione però sono più convinti i padroni di casa, consapevoli del fatto che giocarsela al replay sarebbe sicuramente più difficile. I Bantams quindi cercano la porta avversaria con più insistenza, lasciando inattivo per buona parte del secondo tempo il loro portiere Williams. Moraise ha un occasione al 46', ma è lento a colpire la palla e permette al difensore di rinvenire. Stead si vede negato al 66' un colpo a botta sicura, sull'intervento miracoloso palla-o-rigore di Kelly. Continua la pressione del Bradford ed al 71' Hanson sfiora il palo dopo esser stato servito in area di rigore dal buon Stead. La partita continua sui soliti ritmi spezzati, con le folate offensive dei Bantams costantemente accompagnate dalla passione del pubblico. Sul finale il Reading prova al alzare la china, su una punizione calciata dalla trequarti il Bradford tira un sospiro di sollievo: nessuno tocca il pallone, palo, mischia, falli, tanta confusione, l'arbitro lascia scorrere. E' questa l''immagine più rappresentativa del match: pochi schemi, poco tatticimo, calcio inglese old-style, tanti calci, ma pochi cartellini (a volte Lee ha lasciato scorrere troppo, suona strano vedere alla fine del match solo un'ammonizione). A pagarla sul finale sarà Pearce, che accuserà una testata sul setto nasale (in foto, in basso): si chiude con quest'immagine la partita, senza esclusione di colpi, si va al secondo round.