Manchester City - Leicester

Non può e non deve sbagliare il Manchester City in casa contro il Leicester, sopratutto dopo lo scivolone con il Liverpool e quello in Champions League con il Barcellona. Tanta pressione su Pellegrini che a cinque punti dalla vetta (potenziali 8 se si considerano i punti che il Chelsea può aggiungere vincendo il recupero) comincia a sentire la panchina scottare. Il Leicester ha poche chance: fanalino di coda a 4 punti dalla salvezza, deve recuperare una gara ma non vince da cinque partite in Premier League. Buone sensazioni sono però arrivate dal pareggio per 2-2 ottenuto in casa dell'Everton. Occhio alla cabala: una sola vittoria dei padroni di casa negli ultimi 10 incontri giocati fra i due team.

I Citizens potrebbero cambiare qualcosa vista la vasta scelta: Bony potrebbe scalzare Dzeko davanti (nonostante le due partite consecutive a segno del bosniaco), Jesus Navas, Milner e Fernando a centrocampo, dove Nasri è sembrato appannato. In difesa i terzini Kolarov e Sagna cercano chance dal primo al posto di Clichy e Zabaleta. Centralmente solito ballottaggio Demichelis - Mangala. Il modulo dovrebbe rimanere il 4-4-2: difficile rinunciare a ben due attaccanti fra Aguero, Dzeko e Bony.

Pearson continua con il suo atteggiamento accorto: 5-4-1 con il nuovo Huth a comporre la difesa con Upson e Morgan. A centrocampo esterni Schlupp e Mahrez al 100%. E' centralmente che sorgono i dubbi con King e Drinkwater ad insidiare Cambiasso e Matty James. Kramaric è ormai il titolare in attacco, con Ulloa, Vardy e Nugent relegati in panchina.

Newcastle - Manchester United

Parte da St.James' Park il mese di fuoco del Manchester United. I Red Devils, nel bel pieno della corsa per FA Cup e posto in Europa, vanno nel Tyneside ad affrontare i Magpies del traghettatore John Carver, freschi di vittoria di misura contro l'Aston Villa. van Gaal si ritrova al quarto posto, ad un punto dal terzo posto in mano all'Arsenal. La rivalità fra Gunners e Red Devils sarà rivisitata anche nel prossimo week-end quando arrivano i quarti di FA Cup e Wenger diventerà avversario diretto. Inoltre, a Marzo, come vi anticipavo, lo UTD dovrà affrontare altre dirette concorrenti per la Champions, quali Tottenham e Liverpool. Partire con il piede sbagliato lo sprint decisivo potrebbe risultare fatale. La forma esterna del Manchester United è poco buona: tre vittorie appena nelle 13 gare fuori dall'Old Trafford ed una nelle ultime sei.

Carver si è definito coraggioso quando ha commentato la scelta di giocare con il 4-2-4 contro l'Aston Villa. Sarà così sfacciato anche contro lo UTD? Presumendo di sì la formazione potrebbe rimanere a grandi linee la stessa: Riviére o Ayoze con Cissé davanti, Obertan o Gouffran più Sammy Ameobi larghi, Moussa Sissoko centralmente insieme ad Abeid (scartato Anita, Colback squalificato, Tioté e Cabella out). Dietro è infortunato Haidara e pure il suo sostituto, Dummett: scalda i motori Ryan Taylor.

Tante ipotesi anche per LVG che senza van Persie ha due opzioni: Falcao davanti con Rooney "10" oppure Roo centravanti ed inserimento di Mata appena dietro. Più facile la prima. Occhio ad Ashley Young, che sta scalzando Di Maria sulla trequarti. L'altra ala sarà probabilmente Januzaj. Il giovane potrebbe però non trovare spazio in caso di 3-5-2, che prevede l'inserimento di Carrick (da poco ritornato disponibile, contenderebbe comunque un posto a Blind, nel 4-2-3-1) o Fellaini, insieme a Blind ed A.Herrera in mezzo. Dietro Rojo fisso più due fra Smalling, Jones ed Evans mentre a destra c'è Antonio Valencia pronto.

QPR - Arsenal

Sfida testa coda tra QPR ed Arsenal. La squadra allenata dal duo Ramsey – Bond ha bisogno assoluto di punti; necessario un cambio di rotta, perché i soli 3 punti conquistati nelle ultime 6 partite sono davvero un bottino magro. La lotta salvezza sta entrando nel vivo e racimolare qualche punto in casa è d’obbligo se si vuole puntare alla permanenza in Premier League. Ma saranno davvero poche le possibilità di vittoria per questo QPR contro l’Arsenal. I Gunners si sono ripresi dopo lo scivolone di Champions e hanno conquistato tre punti fondamentali contro l’Everton, mantenendo il terzo posto, obiettivo ambito da United e Liverpool che incombono alle spalle. Occhio all’Arsenal, che, esclusa la sconfitta con il Monaco in Champions, ha vinto 9 delle ultime 10 partite giocate.

Senza lo squalificato Barton (tre giornate dopo il rosso di Hull), e con Fer infortunato sono davvero tanti i problemi di formazione per il QPR. Ramsey spera nel totale recupero di Isla e Onouha, altrimenti sarà davvero difficile mettere in campo una formazione che possa rendere complicata la partita dei Gunners. In avanti ormai fanno coppia fissa Zamora ed Austin, con Vargas e Zarate relegati nuovamente alla panchina. In mediana potrebbe rivedersi Sandro al fianco di Henry.

Wenger sembra ormai intenzionato a schierare nuovamente il 4-1-4-1. Per quanto riguarda il reparto difensivo, dovrebbe tornare dal primo minuto Mertesacker, con Koscielny al suo fianco, Bellerin e Monreal sulle fasce. Coquelin è uscito malconcio dalla sfida con i Toffees e potrebbe rifiatare, cedendo il suo posto ad un ritrovato Ramsey. Walcott scalpita per un posto da titolare, ma il tecnico francese sembra intenzionato a confermare in blocco il quintetto offensivo, con Sanchez e Chamberlain esterni, Ozil e Cazorla ad agire liberamente nella porzione centrale del campo, e Giroud prima punta.

Stoke City - Everton

Sfida interessante quella del Britannia Stadium. L’Everton è alla disperata ricerca di punti per allontanarsi al più presto dalle sabbie mobili della zona retrocessione mentre lo Stoke, stazionario a metà classifica, vuole continuare a mettere punti in cassaforte. Stagione tutto sommato positiva fino a questo momento per i Potters, eliminati però a sorpresa dall’FA Cup. La squadra di Mark Hughes sta mostrando un buon calcio, ed i 39 punti collezionati fino a questo momento ne sono la dimostrazione, come gli ultimi due successi su Hull City ed Aston Villa. Stagione ricca di alti e bassi invece per i Toffees, che sembrano ormai puntare tutto sull’Europa League, mentre in campionato si soffre, forse anche troppo. La squadra di Martinez ha raccolto soltanto 7 punti nelle ultime 11 partite giocate, vincendone una sola contro il Crystal Palace, e perdendo nell’ultima giornata contro l’Arsenal. Servono assolutamente punti per poter poi concentrarsi esclusivamente sugli ottavi di Europa League, dove ad aspettare l’Everton ci sarà la Dynamo Kiev.

Senza Shawcross e Muniesa, Hughes perde anche Ireland, uscito per un infortunio al polpaccio destro contro l’Hull. L’allenatore dei Potters sembra intenzionato a confermare in toto la formazione impiegata sabato scorso, con Arnautovic che scalpita per prendere il posto di Ireland. In avanti spazio a Diouf, mentre sulle corsie esterne del 4-2-3-1 dovrebbero esserci Moses e Walters.

Martinez è intenzionato a confermare il 4-3-3 con il solito Lukaku punta centrale e Naismith e Lennon favoriti su Mirallas e Barkley per piazzarsi ai fianchi dell’attaccante belga. In mediana confermato il terzetto Gareth Barry - Mo Besic - James McCarthy con il dubbio Baines in difesa.

Tottenham - Swansea

Insidia Swansea per un Tottenham con i cocci del vaso da ricomporre. I gallesi visitano White Hart Lane con la fiducia pompante: conquistati 10 degli ultimi 15 punti disponbili con una sola sconfitta nelle ultime cinque. Due vittorie sono state ottenute con Manchester United e Southampton e la classifica non ha potuto che migliorare: la squadra di Monk è tornata a sperare nell'Europa con appena quattro punti a dividerla dal Tottenham (seppure gli Spurs debbano recuperare una partita). Il buon momento degli Swans acquisisce ulteriore valore se si pensa che Monk ha dovuto fare a meno per larghi tratti dell'ultimo mese di un giocatore chiave quale Sigurdsson. Pochettino deve tornare alle maniere vincenti dopo esser stato battuto in finale di Capital One Cup in finale e sbattuto fuori dall'Europa League. La Premier League è rimasta l'unica strada per accedere all'Europa per Pochettino&co.

Il tecnico ex Espanyol deve dosare bene le energie in vista dell'impegno di FA Cup che lo aspetta contro il QPR. Rose e Dier potrebbero riposare in favore di Ben Davies e Fazio. Dembelé, Stambouli, Paulinho e Lamela i principali nomi per dare fiato ai vari Eriksen, Mason, Bentaleb, Chadli e Townsend. Davanti però i gol di Kane da Soldado non arrivano: conviene davvero tenere in panca l'Uragano?

Undici tipo che si delinea per Monk. Mancherà Carroll, che non può affrontare il club che ne detiene il cartellino così al suo posto ci sarà molto presumibilmente il rientrante Sigurdsson. Non dovesse essere così ci sono Montero e Dyer pronti. Il trio di centrocampo sarà confermato: Cork, Ki e Shelvey titolari.

West Ham - Chelsea

Altro derby londinese di giornata è West Ham - Chelsea, partita che fino a qualche settimana fa avrebbe avuto tutt’altro significato. Fino a 5 giornate fa gli Hammers erano in lotta per un posto nell’Europa che conta, ma dopo aver totalizzato solo 3 punti il divario con il quinto posto è diventanto ormai troppo per poter puntare quantomeno all’Europa League. Proprio in questi ultimi 5 match si è forse vista la vera forza della squadra di Allardyce, che non è riuscita a battere nessuna rivale negli scontri diretti nelle scorse giornate, per poi soccombere nell’ultima partitasotto i colpi del Crystal Palace. Ma gli Hammers saranno animati sicuramente dalla voglia di rivalsa contro il Chelsea primo in classifica. Blues che proprio questa domenica hanno alzato il primo trofeo dell’era Mourinho bis, battendo il Tottenham nella finale della Capital One Cup, con il risultato di 2-0. I Blues, che nonostante non abbiano giocato l’ultima giornata di Premier League, sono sempre più primi in classifica, vista la sconfitta del Manchester City. Ma guai a fidarsi di Mou, che vorrà a tutti i costi i 3 punti contro gli Hammers, soprattutto dopo il pareggio interno con il Burnley e le polemiche da esso scaturite, per poi concentrarsi sul ritorno degli ottavi di Champions, dove si giocherà il passaggio con un agguerrito PSG.

Nonostante la sconfitta con il Palace, Allardyce sembra intenzionato a schierare gli stessi 11, optando però per un più offensivo 4-3-3 rispetto al 4-3-1-2 di sabato scorso. Con Carroll ancora ai box, in avanti ci saranno Sakho e Valencia, con Downing ed Amalfitano a giocarsi il posto sull’out destro. Diga a centrocampo formata da Song, Kouyate e Noble, mentre in difesa ci saranno i soliti Jenkinson, Reid, Tomkins e Cresswell.

Con Nemanja Matic squalificato, Mou potrebbe riproporre l’esperimento riuscito domenica contro il Tottenham, ovvero posizionare Zouma davanti alla difesa, con due centrocampisti ai suoi fianchi, proponendo una sorta di 4-3-3. Qualora invece venisse utilizzato il 4-2-3-1, saranno Ramires e Fabregas ad agire davanti alla difesa. In avanti ci sarà il solito Diego Costa, con Hazard largo a sinistra ed uno tra Willian e Cuadrado largo a destra. Torna tra i pali Courtois.

Liverpool - Burnley

All'andata di Liverpool - Burnley i Reds non erano al massimo: freschi di eliminazione dalla Champions League avevano da poco intrapreso una nuova strada. Un percorso misterioso e parso ad i più molto improbo: il 3-4-3. Rodgers, a Turf Moor, proponeva il 3-4-3 nonostante il 3-0 subìto dallo UTD due partite prima. E lì, a Burnley, i Reds, ottennero la prima vittoria in Premier League con il nuovo modulo. Adesso il Liverpool ha tutt'altro smalto: in campionato non perde da 11 gare, ne hanno persa appena una nelle ultime 15 di Premier League e sono tornati in lizza per l'Europa, con due punti in meno rispetto al quarto posto Champions League. Ad Anfield Road arriva appunto il claudicante Burnley, che conta 4 vittorie appena in campionato (una nelle ultime 11) e che con 22 punti è messo maluccio in zona retrocessione. Partita importante per Ings, più volte collegato al Liverpool.

Liverpool con poche alternative nel 3-4-2-1. A destra Lazar Markovic è ormai titolare (anche se Glen Johnson è disponibile), a centrocampo con Lucas e Gerrard fuori dai giochi, sono disponibili solamente Allen ed Henderson. Davanti Lallana sarà titolare in caso Sturridge sia ancora preservato, altrimenti Cou e Sterling dietro Sturr. In difesa straordinari per Emre Can mentre Lovren è pronto qualora Sakho non dovesse tornare in tempo.

Dyche pare restìo a fare cambi rispetto alla formazione titolare. Davanti però A.Barnes ha bisogno di riposo e Vokes è pronto a sostituirilo. A centrocampo Steven Reid e Ross Wallace sono le principali alternative, in difesa lo sono S.Ward a sinistra e Duff al centro.