Al Liberty Stadium si sfidano Josè Mourinho contro Garry Monk, l'esperto contro il novello, i grandi consolidati del Chelsea contro i costruttori di sogni dello Swansea City che, ricordiamo, appena qualche anno fa militava in quarta divisione inglese. La solita intensità e cattiveria degli Swans quest'oggi è soffocata da una prova altisonante dei Blues, davvero autori di un'altra grande prova di forza. Il carro armato di Mourinho non si ferma e ne fa addirittura 5, dando spettacolo sopratutto nel primo tempo, con un Diego Costa insaziabile di gol ed un Oscar in versione goleador. Terry con la presenza di oggi è il terzo giocatore della storia del Chelsea in quanto a presenze. Lui e i suoi compagni, però, sono sempre più primi in Premier League.
LE SCELTE - Mourinho schiera i soliti noti e l'assetto è sempre il 4-2-3-1, le uniche novità sono che al posto degli indisponibili Courtois e Azpilicueta scendono in campo Cech e Filipe Luis. Garry Monk si schiera a specchio, Ki (impegnato in Coppa d'Asia), Shelvey e Britton sono indisponibili, quindi deve fare i conti con le assenze sopratutto a centrocampo: dentro Taylor e Carroll in mediana. Gomis unico riferimento davanti, avrà il compito di sostituire Bony, da qualche giorno ormai giocatore del Manchester City.
CHELSEA MARZIANO - Che ci fosse divario tecnico tra le due squadre è sotto gli occhi di tutti, ma era difficilmente pronisticabile un inizio di partita così "blu". Il codice della password della difesa di casa è svelato subito, quando ragazzi di Mourinho passano in vantaggio dopo appena 40 secondi, grazie all'amnesia difensiva di Sigurdsson che lascia tempo e spazio ad Oscar di mirare ed insaccare alla destra di un incolpevole Fabianski. Al gol del brasiliano risponde immediatamente lo stesso Sigurdsson che scheggia l'incrocio dei pali. Ma da qui in poi è una cascata d'occasioni per i blues, davvero incontenibili. Complice anche una difesa degli Swans troppo stabile, il secondo gol del Chelsea è "barcelloniano", non a caso passa attraverso i piedi del catalano Cesc Fabbregas, che colleziona il suo 15esimo assist stagionale, rifinendo un'azione da manuale, tutta di prima nei pressi dell'area di rigore: a finalizzare è il solito Diego Costa, che davanti alla porta non lascia scampo a Fabianski. Il terzo gol è un regalo del
SENZA STORIA - Il secondo tempo è pura prassi. Il ritmo cala drasticamente ed il Chelsea accompagna a suon di passaggi le lancette dell'orologio fino al 90esimo. Lo Swansea è visibilmente scoraggiato e con la testa già alla partita col Southampton, ma i veri protagonisti della seconda frazione sono i suoi tifosi. Nessun accenno di fischio, nessun tipo di contestazione, i ragazzi perdono 4-0 e loro non smettono di cantare, suonano ancora i tamburi, risuona, chissà, la lezione negli stadi italiani. Ci prova da fuori in due occasioni Oliveira ma Cech non deve nemmeno opporsi.