6 partite utili su 7 giocate. E' questo il ruolino di marcia dell'opaco Liverpool di quest'anno da quando Brendan Rodgers ha deciso di cambiare modulo e sperimentare un 3-4-3 di cui non avevamo visto nemmeno l'ombra, fino apoco tempo fa, ad Anfield Road. Oggi, in quel dello Stadium of Light, è arrivato il quinto risultato positivo consecutivo in Premier League per i Reds che nel lunch match delle 13.45 battono a domicilio il Sunderland per 0-1.
Con il 3-4-3 di Rodgers, a cambiare nell'economia del gioco dei Reds, sono state la copertura difensiva (ora migliorata vista la protezione di un centrale di difesa ed uno di centrocampo in più, di fronte a Mignolet, rispetto al 4-3-3) e la capacità di non dare punti di riferimento là davanti. Il passaggio al 3-4-3 è coinciso infatti con il panchinamento definitivo di entrambi i centravanti, Balotelli e Lambert, e l'impiego full-time di seconde punte, trequartisti ed ali di sorta in attacco.
E' proprio il non dare punti di riferimento in attacco che regala tre punti al Liverpool, sebbene quello di oggi somigli più ad un 3-5-1-1 che ad un 3-4-3. Davanti mancano Sterling (vacanze prolungate) e Lallana così trovano posto da titolare, insieme a Coutinho, Borini come punta e Lazar Markovic come esterno destro di centrocampo. Slitta in posizione di mezzala Jordan Henderson. E' proprio la catena di destra citata poco fa a mettere in crisi il Sunderland per tutto il primo tempo. Al minuto numero 2 il primo squillo con Lazar Markovic che attacca sulla destra e quasi si procura un calcio di rigore per un contatto con Wes Brown.
Lo stesso serbo che finoad ora aveva deluso le aspettative nate il giorno del suo acquisto del Benfica, al minuto 7, sblocca la gara. Per l'esterno vecchia scuola primo gol in Premier League e secondo con il Liverpool. Il suo break in fascia coglie di sorpresa il Sunderland, sbilanciatosi. Il triangolo fra Markovic, Gerrard e Borini, che si chiude con il passaggio di ritorno per lo stesso Markovic è molto raffinato. 0-1 e palla al centro. Il Sunderland non reagisce ed il Liverpool diventa padrone del campo non mettendo in mostra un possesso palla impeccabile ma preciso quanto basta per tenere alla larga il Sunderland. Così tutta la seconda parte del primo tempo diventa una questione in discesa per gli ospiti.
All'intervallo Rodgers manda in panchina Gerrard alzando Emre Can in posizione di mezzala destra (Hendo va mezzala sinistra) ed inserendo Lovren al fianco di Skrtel e Sakho dietro. La retroguardia di Rodgers, già nel primo tempo in crisi quando si trattava di impostare da dietro, perde l'unico elemento in grado di far girare la palla e potrebbe risentirne. Al 48° viene però espulso per doppia ammonizione Bridcutt, reo di atterrare Emre Can in contropiede. Poyet decide di non cambiare e dal 4-1-4-1 si passa al 4-4-1 con raggio d'azione dei trequartisti che arretra. L'espulsione di Bridcutt dà la scossa ai Black Cats che al 52° colpiranno la traversa con una bordata di Adam Johnson e di lì in poi cominceranno ad impensierire il Liverpool.
Rodgers ricorre al secondo cambio ed inserisce Balotelli per Borini, dando alla squadra un attaccante capace di far salire la squadra.L'apporto di Mario non è dei peggiori ma coincide col momento di maggior pressione del Sunderland, incapace però di creare pericoli sostanziali dalle parti di Mignolet dopo quella traversa. Si sente la mancanza di un bomber di peso e razza in avanti (assente Steven Fletcher oggi) ed i nervi cominciano a saltare un po' a tutti i ragazzi di Poyet: scaramucce Adam Johnson - Alberto Moreno e nel finale, quando anche Pantilimon sale nell'assalto finale alla ricerca dell'1-1. Speranza invana.
La classifica comincia a sorridere al Liverpool che in attesa delle altre partite si porta comunque a -2 dalla zona Europa League grazie alla terza vittoria nelle ultime cinque di Premier League (secondo clean sheet nelle ultime cinque). Per il Sunderland, cui ultima vittoria casalinga rimane quella inflitta allo Stoke il 4 ottobre, terza sconfitta nelle ultime quattro e palma di peggior attacco che si avvicina, così come la relegation zone.