L'ennesimo derby di Londra è l'ennesima partita a dir poco spettacolare e da togliere il respiro, sia ai tifosi del West Ham che a quelli dell'Arsenal, che però alla fine possono festeggiare, perchè sono loro a vincere per 2-1. Gara caratterizzata dalle tantissime occasioni, da una parte e dall'altra, e che forse avrebbe dovuto terminare in parità: alla fine sono decisive le reti di Cazorla e Welbeck nel primo tempo, mentre risulta alla fine inutile il gol di Kouyatè nei primi minuti della ripresa, anche se c'è da dire che gli Hammers hanno lottato fino alla fine, fino al 95', per trovare un gol del pareggio che non è mai arrivato. Wenger tira un sospiro di sollievo, forse stanno cominciando ad arrivare anche i risultati, e intanto ci si avvicina sempre di più alla zona Champions. Buone indicazioni anche per i padroni di casa, che hanno giocato alla pari con una squadra dotata sicuramente di maggior talento, che ha però interrotto la loro striscia di 7 risultati utili consecutivi in casa.
LE SCELTE - Le tante partite in pochi giorni obbligano Allardyce a cambiare alcuni dei suoi uomini per evitare di affaticarli, anche se la disposizione non cambia: è sempre 4-3-1-2, col rientro di Tomkins in difesa e il turno di riposo per Jenkinson, e a centrocampo promosso Amalfitano dopo la super prestazione di Stamford Bridge con tanto di legno colpito, mentre rientra dal primo minuto Song; in avanti fuori Valencia e dentro Sakho, al fianco ovviamente di Carroll.
Anche Wenger vorrebbe lasciare a riposo qualche titolare, il punto è che l'infermeria piena non gli permette troppi cambiamenti. Intanto recupero importante in difesa, dove torna Koscielny, con Monreal sulla sinistra; inserito titolare in mediana Coquelin, con l'avanzamento di Chamberlain sulla linea dei trequartisti alle spalle di Welbeck, unica punta che deve sostituire Giroud, squalificato dopo la "testata" contro il QPR.
PRIMO TEMPO - È un derby, e le squadre lo sanno, e ci mettono grande intensità e fisicità sin dall'inizio. Le occasioni non tardano ad arrivare: trova il più classico dei gol dell'ex Song dopo 6 minuti, bel destro da fuori susseguente a un corner, ma sulla traiettoria del tiro ci sono tre giocatori che si scansano per evitare di esser colpiti dalla palla, rendendo il loro fuorigioco attivo e dando fastidio a Szczesny, quindi Swarbrick giustamente annulla. Dopo un inizio con il West Ham sugli scudi, si svegliano anche i Gunners, cercando gli spunti di Alexis Sanchez, prima con un ottimo contropiede su cui si trova chiuso da O'Brien al momento decisivo, poi con uno spunto fermato però da Reid. Non restano a guardare gli Irons, Kouyatè cerca infatti il piazzato da fuori al 18', facile per Szczesny, mentre Carroll, pochi attimi dopo, colpisce male da buona posizione con il suo sinistro. Sembra quasi una partita a basket, con un'occasione da una parte e poi dall'altra: per l'Arsenal è ancora El niño maravilla a ispirare, prima con un destro deviato che finisce largo, successivamente con un cross tagliato sul secondo palo per Chamberlain, ma arriva l'ottimo anticipo di Adrian in uscita. La migliore occasione della partita arriva dopo la mezz'ora, quando una palla col contagiri di Downing raggiunge Tomkins, che in posizione regolare al volo non trova la porta da ottima posizione. Era tutto solo il centrale, alla sua gara numero 200 con la maglia degli Hammers.
SECONDO TEMPO - Come successo anche nei primi minuti del primo tempo, è il West Ham a comandare le operazioni, cercando il gol con insistenza, e trovandolo dopo 8 minuti: Tomkins va via sulla destra, in posizione insolita, e riesce a mettere al centro un ottimo pallone sul quale Kouyaté fa valere il suo fisico, per incornare alle spalle di Szczesny. Un