Se non è un passo falso, poco ci manca. Il Chelsea schiacciasassi dello Special One Josè Mourinho viene bloccato sullo 0 a 0 contro un caparbio Sunderland, che fa ricorso al tanto bistrattato e denigrato catenaccio, ma sempre fondamentale se si tratta di arginare avversarsi con un tasso tecnico di gran lunga superiore. Sacrificio e attenzione mai calata, in questi termini si può sintetizzare la sfida dello Stadium of Light. Come già detto i blues rallentano il loro cammino inarrestabile, dopo 10 vittorie e 3 pareggi.
Per 92 minuti gli ospiti hanno provato a scardinare la difesa dei Black Cats, ma tutto è stato vano, i ragazzi di Poyet hanno dato una prova di vera solidità, raccogliendo nel mese di novembre 3 pareggi ed una vittoria, ed ora arriva dicembre, il mese più caldo dell’affascinante Premier. Il Chelsea, visto il solido fortino eretto dai padroni di casa, non riesce a sfondare neanche nel secondo tempo, quando i bianco rossi prendono coraggio, guadagnando metri di campo, andando anche vicini al gol con Adam Johnson, ex Manchester City, sarebbe stato un colpaccio, ma in fondo è un pareggio che va bene per il Sunderland.
L’inversione di marcia della squadra di Poyet è arrivata dopo la duplice sconfitta in casa contro Southampton per 8-0 e contro i Gunners di Wenger per 2 a 0. Di lì in poi, vittoria contro il Crystal Palace, e pareggi contro Everton, Leicster ed appunto Chelsea. Il Chelsea dal canto suo ritorna a Stamford Bridge con un solo punto, a +7 dai “Saints” di Koeman, secondi grazie alle magie del nostro Graziano Pellè, “The goal machine” come lo ha soprannominato l’ironica, ed a volte brutale, stampa inglese.