Si salva ancora una volta all'ultimo Pochettino, questa volta a farne le spese è un Hull City che scivola pericolosamente in classifica. La gara si decide all'ultimo minuto grazie ad un centro di Eriksen (il quarto in Premier League fino ad ora).

I padroni di casa mettono da parte il 3-5-2 e si schierano con uno spregiudicato modulo: 4-4-1-1. Difesa a quattro formata da Elmohamady, C.Davies, M.Dawson, e Robertson; Ben Arfa (e non Diamé), Livermore, Huddlestone e Brady (col vecchio modulo lui e Robertson erano sempre in ballottaggio) a centrocampo; Ramirez (in panchina Abel Hernandez) dietro Jelavic. Gli Spurs, decimati a causa di squalifiche ed infortuni che pesano soprattutto in difesa (Naughton squalificato, Walker, Rose, Capoué, Adebayor out) scendono in campo con un 4-4-2 con E.Dier, Vertonghen, Fazio (non Kaboul per ragioni personali) e B.Davies a comporre la retroguardia; Lamela, Mason (preferito a Paulinho), Eriksen e Dembélé (di solito era Eriksen l'esterno) i nomi a centrocampo; H.Kane e Soldado in attacco.

Nel pomeriggio domenicale di Premier League il Tottenham sfigura a casa dell'Hull City, vince ma fatica. Gara piena di pathos quella al KC Stadium con ben tre ex tra le fila delle Tigers (Livermore, Huddlestone e Dawson). E' proprio uno di questi, precisamente Livermore, a siglare la rete del momentaneo vantaggio dei padroni di casa al minuto 8': Elmohamady crossa, Fazio respinge e la palla finisce gentilmente sui piedi dell'ex Spurs che, rispettosamente, non esulta. Stranamente è proprio nel momento migliore del Tottenham che questo va in svantaggio, è infatti vero che pochi minuti prima Soldado aveva provato la conclusione centrale, non arrecando nessun problema a McGregor e che Soldado e Lamela stavano facendo girar la testa ai difensori neroarancio con il loro fraseggio. La gara continua su ritmi equilibrati. All'Hull City l'1-0 sta stretto, tant'é che poco dopo crea altre occasioni (la più eclatante quella di Ben Arfa davanti al portiere): prima Gaston Ramirez nella mischia cerca di battere Lloris, poi Brady, col destro (non il suo piede preferito) tira di prima ma ancora il portiere francese degli Spurs respinge d'istinto. Il Tottenham non rimane di certo a guardare: al 14' Kane cerca la rete dell'1-1 col tiro dalla distanza, dopo il suo compagno di squadra Eriksen, sul dolce invito di Dier, calcia un pallone troppo angolato.

Il match, tipicamente inglese e non solo per la pioggia, appassiona i tifosi di casa che cantano a squarciagola “C'mon City”. Ad interrompere bruscamente il canto dei fans neroarancio è l'arbitro, al 49', quando estrae il rosso diretto per l'ex Bologna Gaston Ramirez. Il giocatore (e non solo lui in verità) è incredulo. Il direttore di gara lo manda anticipatamente sotto la doccia per dei calci, da terra, a Vertonghen. Bruce, tecnico delle Tigri di Inghilterra, decide di prelevare Ben Arfa e di lasciare Jelavic come unico riferimento in attacco, e di far entrare Meyler (che si va a disporre affianco a Livermore al centro del campo, formando così un 4-4-1). Strada spianata verso il rilancio del Tottenham allora, che approfitta della superiorità numerica. Trascorsi circa dieci minuti, ecco che, sempre lui, Harry Kane infila l'1-1, gol tanto brutto quanto importante, su tap-in in seguito all'incrocio dei pali colpito da Eriksen su punizione. Il secondo gol degli Spurs è nell'aria ma l'Hull City tiene: al 65' Soldado sbaglia clamorosamente un gol già fatto di fronte a McGregor. 120 secondi dopo anche Kane spreca la palla-gol dell'1-2 mancando di testa il pallone su cross di Lennon (subentrato a Dembélé). Fa girare palla il Tottenham (85% di possesso palla ad un certo punto secondo tempo) ma non crea, semina ma non raccoglie a causa dell'imprecisione dettata dalla fretta di archiviare la pratica il prima possibile (Mason e Lamela si mangiano due reti). Ma il colpo risolutore arriva all'ultimo minuto, proprio quando nessuno ci credeva più: destro piazzato di Eriksen e rimonta compiuta. Tre punti forse immeritati ma che pesano tantissimo.

Il Tottenham vince ancora di rimonta, dopo ilr ibaltone del Villa Park del due Novembre contro un Aston Villa in dieci a causa dell'espulsione di Benteke. Spurs sotto 1-0 (Weimann), rosso a Benteke, pareggio di Chadli e rete decisiva di Kane. La storia si è oggi ripetuta. La squadra di Pochettino è ora seduta al decimo posto a 17 punti, gli stessi di Everton (9°) e Arsenal (7°). L'Hull City è alla sua terza sconfitta consecutiva (dopo Southampton, quella clamorosa contro il Burnley e quella di oggi) e si posiziona al 16° posto con 11 punti, tanti quanti l'Aston Villa (17°) che però giocherà domani in casa col Southampton.

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Annalisa Falcone
Il Real Madrid è un sentimento. Il futebol è poesia ed io ho sempre amato i poeti. Con me c'è sempre un libro o uno streaming di una serie tv.