West Ham (13)- Manchester City (17): Riuscirà la difesa degli Hammers a fermare Aguero?
Quarta contro seconda. Sulla carta, se guardiamo solamente la classifica, è questo il big match di giornata. Anche meglio di United-Chelsea. Da un parte c’è il West Ham di Sam Allardcye, che sta godendo del magic-moment della propria squadra, dall’altra il Manchester City di Manuel Pellegrini alle prese con malumori dopo l’ennesima deludente serata di Champions League – Citizens rimontati dal 2-0 a 2-2 dal Cska Mosca e qualificazione a rischio. Se il senegalese Diafra Sakho con i suoi 5 gol è stato una rivelazione in casa West Ham, le 9 reti segnate finora da Sergio Aguero sono una conferma di quanto mostruoso sia l’attaccante argentino. Se ne sono accorti anche i difensori del Tottenham, che lo hanno visto esultare ben quattro volte sabato scorso – buon per loro che “El Kun” abbia sbagliato un calcio di rigore – e migliorare ulteriormente la propria media gol: uno ogni 108 minuti giocati, recordman assoluto in Premier League, meglio anche di mostri sacri come Ruud Van Nistelrooy e Thierry Henry. Riusciranno i vari Reid, Collins o Tomskins a fermarlo?
Liverpool (13) – Hull City (10) : Vincere e convincere l’obbiettivo dei Reds
La batosta rimediata in casa con il Real Madrid e le scialbe prestazioni in Premier League hanno dato il via al valzer delle polemiche e tra i principali accusati c’è proprio lui, Mario Balotelli. Why always him? Il rendimento – specie sotto porta – dell’attaccante italiano è stato fin qui deludente, ma prendere lui come unico colpevole della crisi dei Reds sarebbe un grosso errore. I problemi del Liverpool risiedono un po’ dappertutto, a partire da una difesa a volte inguardabile, un portiere che alterna miracoli ad incertezze, un Gerrard che si porta dietro i suoi anni ed uno Sturridge confinato in infermeria. Se Balotelli è uno dei colpevoli, lo stesso allora vale per Rodgers che aveva forse sopravvalutato Super Mario e pensato che sarebbe bastato lui, più l’arrivo di altri 3-4 giocatori a far dimenticare Suarez. Nonostante tutto però, la classifica di Premier League non è poi così da buttare – il Liverpool è quarto a pari punti col West Ham e davanti ad Arsenal, United, Everton e Spurs – e consente ampi miglioramenti, così come in Champions League la qualificazione è ancora alla portata. Non tutto è da buttare quindi? Be’, affinché il pubblico non perda la pazienza e che nello spogliatoio non si apra qualche spaccatura è importante tornare a vincere con stile. Il calendario di novembre del Liverpool non è poi dei peggiori e l’unico big-match sarà quello contro il Chelsea (sabato 8 novembre) ad Anfield che rappresenta una rivincita dopo la sfortunata gara della scorsa stagione. Ma prima di pensare alle vendette ci sarà da battere l’Hull City.
Southampton (16)- Stoke City (11): Occhio Koeman, lo Stoke non è il Sunderland
La domanda nasce spontanea. Quanto in alto può arrivare il Southampton? Difficile dare un giudizio effettivo, gli uomini di Koeman stanno sorprendendo settimana dopo settimana e l’8-0 rifilato al malcapitato Sunderland è stata la conferma di quanto “niente sia impossibile” al St Mary. Tuttavia vi sono squadre che potrebbero rendere la vita meno morbida a Pellè e soci ed una di queste è lo Stoke City. Gli uomini di Hughes vengono da una vittoria casalinga contro lo Swansea e proveranno a sgambettare anche il Southampton.
Sunderland (8)- Arsenal (11): Partita chiave sia per i Gunners che per i Black Cats
Nel calcio esistono numerose sliding doors e l’Arsenal sembra averle già attraversate un paio negli ultimi giorni. Sabato scorso Welbeck aveva acciuffato in extremis un pari contro l’Hull City, mentre mercoledì sono stati Gibbs e Podolski a timbrare la rimonta in casa dell’Anderlech, dopo 88 deludenti minuti. Il punto contro l’Hull City fa poca classifica, ma rigirando il bicchiere, i Gunners - attualmente settimi - sono pur sempre a 2 punti dal quarto posto ed la vittoria di Bruxelles consente di guardare agli impegni europei con maggiore tranquillità e concentrarsi meglio in campionato. Gus Poyet ed il suo Sunderland invece, anziché una sliding door, sono passati attraverso una …ghigliottina. L’8-0 di Southampton ha lasciato ferite profonde e il Sunderland è chiamato ad una prestazione super davanti ai propri tifosi. Se i Black Cats vinceranno, acciufferanno i Gunners a 11 punti, mentre in caso di vittoria degli ospiti, saranno gli uomini di Wenger a fare un bel balzo in avanti. Per questo la gara vale per entrambe molto.
West Bromwich (9)- Crystal Palace (8): Tempo di chiudere le partite per il WBA
Il pareggio con il Manchester United brucia ancora. Non tanto per il risultato – sul quale Irvine avrebbe probabilmente messo la firma ad inizio gare – ma per il modo con cui è scaturito, grazie ad un gol subito negli ultimi minuti. Non è la prima volta che il WBA si fa rimontare nel finale: era successo lo stesso quest’anno contro il Sunderland (da 2-0 a 2-2) e 4 punti in classifica fanno enorme differenza. Il Crystal Palace invece si presenta all’Hawthorns in cerca di un risultato dopo due sconfitte consecutive per non finire di nuovo in acque torbide.
Swansea (11)– Leicester (9): Swans obbligati a vincere prima di un trittico da brividi
C’era una volta lo Swansea capolista. Non tanto tempo fa, giusto i primi di settembre. Poi la sconfitta con il Chelsea nel big-match e ben cinque gare dove gli uomini di Garry Monk hanno racimolato solamente briciole, ovvero due pareggi. La classifica non piange di certo, ma potrebbe essere preoccupante fra meno di quattro settimane, visto che dopo il Leicester i gallesi affronteranno in successione Everton, Arsenal e Manchester City. Per questo la gara contro i Foxes vale tanto, non solo perché l’obbiettivo degli Swans è quello di stare più lontano possibile dalla zona retrocessione, ma perché essendo la salvezza lo stesso traguardo a cui punta il Leicester, significa togliere punti ad una diretta rivale.
Burnley (4) – Everton (9) : Barkley pronto a brillare di nuovo
Il rientro di Ross Barkley ha portato una ventata di ottimismo al Goodison Park e non solo in termini emotivi. Il 3-0 rifilato all’Aston Villa porta la sua firma, anche se il nazionale inglese non è andato a segno. Ma nell’ora di gioco in cui Martinez l’ha lasciato in campo, Barkley ha mostrato parte del suo repertorio e il suo rientro può essere il punto di svolta per una stagione iniziata in altalena. Barkley ha giocato poi quasi tutta la gara di Europa League contro il Lilla, segno che il ventenne centrocampista è guarito dall'infortunio ed è pronto per riprendersi in mano le redini dei Toffees.
Tottenham (11) – Newcastle (7): Provaci ancora, Eric
E’ una stagione importante per EriK Lamela e l’argentino sembra aver preso confidenza in Premier League. Tuttavia il suo rendimento è sempre altalenante e non sempre l’ex attaccante di Roma e River Plate riesce ad esprimere al massimo le proprie qualità tecniche. Se poi guardiamo i numeri, Lamela non ha ancora segnato un gol in Premier League ed in Europa League si è sbloccato solo giovedì sera, con una doppietta ai greci dell’Asteras Tripolis. La prima rete è stato un autentico gioiello, una “rabona” da fuori area che mandato in visibilio gli spettatori del White Hart Lane. La qualità nei suoi gol c’è. Adesso però serve anche la quantità.
Manchester United (12) – Chelsea (22) : Red Devils pronti a riaprire il campionato?
Nonostante il pareggio contro il WBA, nonostante i 10 punti di distacco, Louis Van Gaal non ha perso le speranze. “[Vincere il titolo] è possibile ma dicendo così passo per arrogante. La verità è che ci sono riuscito [a rimontare] diverse volte,” ha dichiarato il manager olandese fissando l’asticella ad un obbiettivo fino a qualche settimana fa impensabile. Spavalderia a parte, può il Manchester United rientrare nella la corsa per il titolo? Molto passa dalla sfida dell’Old Trafford contro il Chelsea, dove Van Gaal incontrerà Jose Mourinho, che fu suo collaboratore ai tempi del Barcellona. Tanto tempo è passato e l’allora interprete-assistente è diventato un allenatore vincente che oggi guarda il suo ex-maestro dall’alto verso in basso.
I 10 punti di vantaggio fanno si che la gara è molto più importante per lo United che per il Chelsea visto che i Red Devils dovranno nelle prossime tre settimane affrontare sia il City che l’Arsenal e se Van Gaal pensa seriamente che i suoi possano lottare per il titolo, alloora occorrerà fare bottino pieno in tutte queste sfide. La partita sarà interessantissima anche perché il Chelsea potrebbe fare a meno sia di Diego Costa che Loic Remy, ed essere costretto ad affidare le chiavi dell’attacco al vecchio leone Didier Drogba, apparso lontanissimo dai giorni migliori. Come dichiarato da Mourinho in conferenza stampa, Diego Costa ha comunque qualche chance di rientrare, dopo un virus che lo ha addirittura costretto al ricovero in ospedale. Se c’è qualcosa cosa che può intralciare la corsa del Chelsea, questo non è né Van Gaal, né lo United, ma bensì i guai fisici a cui l'attaccante spagnolo sembra essere costantemente abbonato.
QPR (4) – Aston Villa (10) : Peggior Difesa - Peggior Attacco
Quattro sconfitte in altrettante gare è un bottino alquanto magro, anche se Paul Lambert ha dalla sua che le battute di arresto sono arrivate contro Arsenal, Chelsea, Manchester City ed Everton. Adesso il mese terribile – iniziato con la vittoria in casa del Liverpool – è finalmente finito e la gara di Loftus Road è alla portata dei Villans che da un paio di settimane hanno ritrovato Christian Benteke. Il belga è stato a lungo fuori per infortunio - ha saltato anche il Mondiale in Brasile – ed il suo rientro dovrebbe dare alla squadra i gol che finora sono mancanti, nonostante i buoni risultati ottenuti. Con 4 reti messe a segno, l’Aston Villa ha il peggior attacco della Premier League assieme al Burnely, anche se finora quei gol hanno fruttato ben 9 punti (due 1-0 ed un 2-1). Dall’altra parte invece il QPR è invece la peggior difesa con 18 reti incassate ed Harry Redknapp non sta attraversando un buon momento. Alcune polemiche interne di troppo e soprattutto scarsi risultati hanno fatto si che il suo futuro sia in pericolo: Sky Bet lo ha messo in cima alla lista e quotato 8/15 come il prossimo manager ad essere esonerato.