ORE 13.45
MANCHESTER CITY - TOTTENHAM 4-1
13', 19' (R), 68' (R) e 75' Aguero; 15' Eriksen.
Manchester City (4-2-3-1): Hart; Sagna, Kompany, Demichelis, Clichy; Lampard (28' Fernandinho), Fernando (76' Touré); Navas, Silva (70' Jovetic), Milner; Aguero. All.: M. Pellegrini.
Tottenham (4-2-3-1): Lloris; Dier, Kaboul, Fazio, Rose; Capoue (60' Dembelé), Mason (70' Vertonghen); Lamela (60' Townsend), Eriksen, Chadli; Soldado. All.: M. Pochettino.
NOTE: Al 32' Lloris para un rigore ad Aguero. Al 62' Hart para un rigore a Soldado. Espulso Fazio al 67'.
Scintille e fuochi d'artificio nel lunch match dell'Etihad Stadium: finisce 4-1 tra il City e il Tottenham una partita segnata da sì 4 rigori e un'espulsione, ma soprattutto dal poker del Kun Aguero. Subito l'attaccante argentino, solo a sostenere il peso dell'attacco con Dzeko in panchina, porta in vantaggio i suoi al 13' con un colpo di biliardo col destro, anche se la reazione degli ospiti è veemente e su un pallone perso da Fernando arriva immediato il pareggio di Eriksen. L'occasione per il vantaggio arriva al 19', quando Lampard viene steso in area da Lamela (contatto dubbio), e l'attaccante argentino dal dischetto è freddo e spiazza Lloris, che però si vendica al 32': stavolta il rigore è netto, ma il portiere francese intuisce e para centralmente. Tottenham che ci prova, ma Hart si dimostra finalmente affidabile, soprattutto al 62': altro penalty, stavolta gli Spurs, ma il portiere inglese manda in corner la conclusione di Soldado, preferito ad Adebayor al primo minuto. Sprecata l'occasione, il City punisce con altri due gol del Kun: al 68' ancora su rigore (provocato da Fazio, espulso) e al 75' in diagonale, per firmare il definitivo e personalissimo 4-1. Aguero diventa anche il miglior marcatore nella storia del Manchester City in Premier League con 61 reti, superando Tevez, fermo a 58.
ORE 16.00
CRYSTAL PALACE - CHELSEA 1-2
6' Oscar; 51' Fabregas; 90' Campbell.
Crystal Palace (4-3-3): Speroni; Kelly, Hangeland, Delaney, Ward; McArthur (68' Guedioura), Jedinak, Ledley (58' Mariappa); Puncheon (69' Zaha), Campbell, Bolasie. All.: N. Warnock.
Chelsea (4-2-3-1): Courtois; Ivanovic, Cahill, Terry, Azpilicueta; Fabregas, Matic; Willian (42' Filipe Luis), Oscar, Hazard (86' Salah); Remy (90+1' Drogba). All.: J. Mourinho.
NOTE: Espulsi Azpilicueta al 40' e Delaney al 43'.
Continua la marcia del Chelsea davanti a tutti. Stavolta a cadere è il Crystal Palace, che va subito sotto dopo 6 minuti: Oscar disegna una punizione perfetta che vale il vantaggio dei Blues, oggi privi di Diego Costa. Succede di tutto nel primo tempo: l'arbitro Pawson, che non aveva mai mostrato un cartellino rosso in 16 partite di Premier League, espelle nel giro di tre minuti Azpilicueta per un'entrata assassina e Delaney per doppio giallo. In 10 contro 10 è ancora la squadra di Mourinho a dominare, e al 51' Fabregas chiude uno splendido doppio triangolo, con Hazard prima e Oscar poi, infilando Speroni sul primo palo. Il Palace prova a rendersi pericoloso nel finale e riesce anche ad accorciare le distanze nell'ultimo minuto del tempo regolamentare grazie a Campbell, bravo a convertire in rete l'assist perfetto di Zaha. Serve però a poco: nei 4 minuti di recupero la difesa del Chelsea non soffre mai, e il finale è di 1-2.
SOUTHAMPTON - SUNDERLAND 8-0
12' Vergini (aut.); 18' e 69' Pellè; 37' Cork; 63' Bridcutt (aut.); 78' Tadic; 80' Wanyama; 87' Mané.
Southampton (4-3-3): Forster; Clyne, Fonte, Alderweireld, Bertrand; Davis (65' Wanyama), Schneiderlin, Cork; Long (65' Mané), Pellè (80' Mayuka), Tadic. All.: R. Koeman.
Sunderland (4-1-4-1): Mannone; Brown (46' Bridcutt), Vergini, O'Shea, Van Aanholt; Cattermole; Wickham, Gomez (61' Johnson), Larsson (60' Rodwell), Buckley; Fletcher.
Il Southampton vola nelle zone alte della classifica e schianta il Sunderland in una partita senza storia. Subito le cose si mettono male per gli uomini di Poyet, quando Vergini senza motivo pensa bene di mettere nella sua porta una palla vagante al limite dell'area. I Saints ringraziano e si mettono a giocare a loro piacimento: arrivano altri due gol nel primo tempo, firmati da Pellè e Cork. Nella ripresa non cambia la situazione: gli uomini di Koeman trovano un altro autogol a loro favore, stavolta firmato da Bridcutt, mentre il quinto gol è firmato ancora una volta da un ottimo Graziano Pellè, sesto gol stagionale, sull'ennesimo assist di Dusan Tadic. L'ex Twente chiude il set realizzando il meritato e cercato gol (4 assist per lui nella partita) al 78', mentre nel finale trovano gloria anche i subentrati Wanyama e Mané. OTTO a zero. Sunderland nel baratro, trema Poyet.
ARSENAL - HULL CITY 2-2
13' Sanchez; 17' Diame; 46' Hernandez; 90+1' Welbeck.
Arsenal (4-1-4-1): Szczesny; Bellerin, Mertesacker, Monreal, Gibbs; Flamini (61' Ramsey); Sanchez, Cazorla, Wilshere (69' Campbell), Chamberlain; Welbeck. All.: A. Wenger.
Hull City (3-5-1-1): Harper (43' Jakupovic); Chester, Davies, Dawson (84' Bruce); Elmohamady, Livermore, Huddlestone, Diame, Robertson; Ben Arfa; Hernandez (64' Ramirez). All.: S. Bruce.
L'Arsenal non sa più vincere: quinto pareggio stagionale, terza partita consecutiva in campionato senza i tre punti. Stavolta le giustificazioni sono poche, visto il differente tasso tecnico tra i Gunners e l'avversaria di oggi, l'Hull City. La rivincita della finale di FA Cup dello scorso anno finisce 2-2 all'Emirates, punto che accontenta i Tigers il giusto, visto che è stata una zampata di Welbeck nel finale a regalare il pareggio all'Arsenal, anche se in realtà il gol andrebbe attribuito a Sanchez, visto lo slalom con cui il cileno si è liberato di 4 giocatori prima di servire l'inglese. Il cileno aveva anche portato in vantaggo i suoi dopo 13 minuti, ancora una volta dopo aver saltato mezza squadra avversaria: presentatosi poi in area da destra, batte sul palo lontano Harper. L'1-1 di Diame arrivato però immediatamente complica le cose: l'ex Wigan realizza in pallonetto dopo una fuga di 40 metri. Il momentaneo vantaggio dell'Hull era stato firmato da Hernandez di testa. 2-2 quindi, con l'Arsenal che sale a 11 punti, uno in più dei rivali di oggi.
BURNLEY - WEST HAM 1-3
50' Sakho; 54' Valencia; 60' Boyd; 71' Cole.
Burnley (4-4-2): Heaton; Trippier, Duff, Shackell, Mee; Kightly (83' Chalobah), Arfield, Jones, Boyd; Ings (83' Sordell), Jutkiewicz (65' Barnes). All.: S. Dyche.
West Ham (4-3-1-2): Adrian; Jenkinson, Collins, Reid, Cresswell; Noble, Song, Amalfitano; Downing; Sakho, Valencia. All.: H. Redknapp.
Nelle zone alte della classifica c'è anche uno splendido West Ham, che esce con tre punti dal difficile Turf Moor, lo stadio del Burnley. Succede tutto nel secondo tempo: uno-due della coppia d'attacco Sakho-Valencia in apertura. Gol molto simili, entrambi di testa, con la differenza che sul gol dell'ex Metz il cross è arrivato da Cresswell, sulla sinistra, mentre l'Ecuadoreño è stato servito da Jenkinson, da destra. Boyd al 60' accorcia le distanze, risolvendo una mischia su azione da corner, ma ancora un colpo di testa fissa il punteggio sul definitivo 1-3: è di Carlton Cole stavolta, ancora su calcio d'angolo. Il Burnley non ha ancora vinto in questa stagione, mentre gli Hammers salgono al quarto posto con 13 punti.
EVERTON - ASTON VILLA 3-0
18' Jagielka; 48' Lukaku; 76' Coleman.
Everton (4-2-3-1): Howard; Coleman, Jagielka, Alcaraz, Baines; McCarthy, Barry; Osman, Barkley (66' Pienaar), Naismith (87' Eto'o); Lukaku (90+2' Gibson). All.: R. Martinez.
Aston Villa (4-3-3): Guzan; Hutton, Vlaar, Baker (26' Clark), Cissokho; Cleverley, Westwood, Richardson; N'Zogbia (63' Weimann), Benteke (81' Weimann), Agbonlahor. All.: P. Lambert.
Trova la seconda vittoria in campionato l'Everton, la prima casalinga: a farne le spese è un Aston Villa che quantomeno ha ritrovato Benteke dal primo minuto. Segna ancora una volta Jagielka dopo il gol al Liverpool e quello con la Nazionale inglese: la sua incornata vale l'1-0. Ripresa che continua a sorridere ai Toffees: quasi immediato il raddoppio di Lukaku, che deve però ringraziare un pessimo Guzan, visto che sul tiro del Belga è il portiere a farsi gol. Terzo gol firmato dai due terzini: Baines sfonda a sinistra e crossa basso, dal secondo palo taglia coi soliti tempi perfetti Seamus Coleman, al rientro insieme a Barkley, che chiude la gara. Per i Villans è la terza sconfitta consecutiva, senza nemmeno un gol all'attivo.
ORE 17.00
NEWCASTLE - LEICESTER CITY 1-0
71' Obertan.
Newcastle (4-2-3-1): Krul; Janmaat, Taylor, Coloccini, Dummett (72' Haidara); Anita (59' Perez), Colback; Obertan, Sissoko, Gouffran (90+2' Cabella); Cissé. All.: A. Pardew.
Leicester City (4-1-4-1): Schmeichel; De Laet, Morgan, Moore, Konchesky; Cambiasso (79' Knockaert); Albrighton (56' Vardy), James, Drinkwater, Schlupp (56' Nugent); Ulloa. All.: N. Pearson.
Inizia in ritardo di un'ora causa problemi al tabellone la partita tra Newcastle e Leicester, che regala la prima vittoria stagionale alla squadra di Alan Pardew, allenatore che rischia la panchina da un mese, ma che per ora resiste. Gli da sicuramente una mano oggi Gabriel Obertan, autore del gol decisivo al 71', e che gol: il francese parte da sinistra e rientra sul destro, calciando sul primo palo dal limite dell'area. Termina solo con un gol una partita comunque dominata dai Magpies, che vincono e convincono contro un Leicester che resta fermo a 9 punti.