Era lampante, prima o poi l'equilibrio in casa Chelsea doveva pur rompersi: José Mourinho non può più evitare l'argomento, deve scegliere il portiere che difenderà la porta dei Blues non solo questa stagione, ma anche in futuro.
Le parole rilasciate da Petr Čech, bandiera e garanzia dei londinesi da ben 10 anni, non lasciano spazio ad alcun dubbio: "Se non gioco cercherò una via d'uscita. Non ho parlato con nessuno, ma il club è consapevole che questa situazione non rispecchia quella che mi immaginavo. Se la situazione non migliorerà troverò un'altra sistemazione, in vista degli Europei del 2016 la miglior idea non è quella di stare in panchina."
A complicare la scelta dello Special One ci pensa Thibaut Courtois, il nuovo che avanza, figliol prodigo dopo l'esperienza triennale con l'Atlético Madrid. Il belga in questo avvio di stagione è stato sempre una costante nello Starting XI dei Blues, saltando solo lo scontro di Capitol One Cup contro il Bolton e buona parte dell'ultima sfida di Premier, contro l'Arsenal.
Conoscendo il tecnico portoghese non dovremmo rimanere sorpresi se dovesse rinunciare al #1 prelevato dal Rennes nel gennaio 2004, in favore del giovane prodotto del vivaio del Genk acquistato nel 2011. D'altronde situazioni analoghe le abbiamo potute constatare nell'ultima stagione, quando due elementi storici del club, come Ashley Cole e soprattutto Frank Lampard, hanno dovuto abbandonare i Blues, complice un nuovo progetto incentrato sui giovani, tra i quali spicca la presenza già ingombrante e fondamentale del nativo di Bree, esploso nell'ultimo anno e mezzo coi Colhoneros.