Alan Pardew è, a detta di molti, un “dead man walking”, un manager dal destino segnato. In tanti vorrebbero il suo esonero, a partire dai tifosi del Newcastle, ma il proprietario del club, Mike Ashley sembra di un'altra opinione. Il Newcastle è partito malissimo questa stagione, conquistando appena tre punti finora, frutto di altrettanti pareggi, tuttavia al momento sembra poco probabile che vi siano scossoni sulla panchina bianconera.
Il rapporto fra Pardew e la tifoseria si è inasprito nelle ultime settimane e difficilmente ci potrà essere una ricucitura dello strappo. Il manager è accusato di scaro acume tattico e di gestione approssimativa della rosa. Comunque, i problemi del Newcastle non risiedono solo nel manager, ma il quadro andrebbe esteso a tutta la dirigenza del club, compreso il proprietario Ashley la cui gestione sta iniziando a deludere i tifosi quasi quanto l’operato di Pardew.
Quando un presidente si ostina a puntare su un allenatore, questo rappresenta di solito un segnale di progetto a lunga durata che non può e non deve prescindere dal “momento no”. Pardew ha un contratto che scade nel 2020 ma solo un folle scommetterebbe €1 sul fatto che il manager londinese possa essere sulla panchina dei Toons anche fra sei anni. La realtà è che a St James Park non sembra esserci un progetto alle spalle e una delle ragioni del mancato esonero potrebbe essere che Ashley non sia tanto contento di sorbirsi la buonuscita di Pardew ed il suo staff per gli anni rimasti nel contratto. Meglio aspettare che il manager, esasperato dalle critiche, si dimetta di volontà sua e risparmiare soldi, no?
Purtroppo per Ashley, Pardew sembra poco intenzionato a questa soluzione. Testardo e cocciuto, ma anche professionale fino in fondo, il manager londinese sta andando avanti per la sua strada, cercando di fare il massimo per il club. Ovviamente il suo futuro è appeso ad un sottile filo e solo un filotto di risultati potrò farlo tornare a dormire sonni tranquilli.
Una altra ipotesi sul perché Ashley non ha ancora preso decisioni , è che non sia stato identificato il candidato giusto per la panchina del Newcastle oppure che non sia stato raggiunto un accordo con nessun potenziale nuovo manager . Con un proprietario che sta virando le proprie attenzioni economiche in Scozia e precisamente sui Rangers di Glasgow – club del quale Ashley possiede già delle quote azionarie - il futuro del Newcastle è alquanto indecifrabile. Difficile trovare un manager volenteroso di imbarcarsi in una avventura così ricca di incertezze. Gli allenatori liberi sul mercato sono sempre i soliti: da Moyes a Lennon, passando per Mackay, Sherwood, Clarke e Pulis. Solkjaer - recentemente dimessosi dalla guida del Cardiff - potrebbe essere un nome a sorpresa: allenatore giovane ed intenzionato a provare il proprio valore e quindi in grado di fare il passo azzardato senza andare a cercare troppe garanzie che Ashley non potrebbe mai dargli.