QPR – Stoke City 2-2: Rio Ferdinand sulla via del pensionamento
Il passaggio di Rio Ferdinand al QPR sembrava essere una mossa azzeccata per i Rangers : l’ex difensore di Manchester United e della nazionale inglese avrebbe apportato esperienza e presenza fisica in una difesa chiamata ad essere sotto pressione per l’intera stagione. Finora però il piano non ha funzionato. Già lo scorso anno, lo scarso rendimento aveva evidenziato che a 35 anni Ferdinand non potesse reggere una stagione con Premier e Champions League in agenda. Meglio una realtà meno impegnativa. Eppure, arrivato al Loftus Road, Ferdinand ha continuato a balbettare. Il resto della difesa del QPR non lo aiuta, ma la facilità con cui Crouch gli ha preso il tempo nei due goal realizzati dallo Stoke, e gli 11 goal subiti in totale, evidenziano ancor di più che il giocatore si sta avviando verso il proprio pensionamento calcistico.
Aston Villa – Arsenal 0-3 : Ozil finalmente in cattedra
Dopo le recenti prove incolori, in tanti si erano chiesti se Ozil meritasse o meno di essere titolare inamovibile nell’Arsenal. In molti avevano suggerito che Wenger avrebbe dovuto concedergli un periodo di riposo, nell’attesa di ritrovare la forma migliore e quindi dare spazio ad altri, tipo Cazorla o Podolski che stavano scalpitando in panchina. Altri avevano invece attributo le scarse prestazione ad un impiego fuori dal suo ruolo naturale, quello di mezzapunta centrale. Ozil infatti aveva maggiormente operato sugli esterni, a destra o sinistra, lasciando a Ramsey o Wilshere la zona centrale. Contro l’Aston Villa è tornato al centro ed i risultati si sono visti immediatamente. Un gol ed un assist (e che assist!) nello spazio di un minuto ed un ottima performance ad illuminare l’attacco dei Gunners.
Burnely – Sunderland 0-0: Un'altra occasione persa per i Clarets
Era fondamentale per il Burnely vincere per poter iniziare a puntare alla salvezza in maniera seria. L’importanza degli scontri diretti è vitale e dopo aver impattato contro il Crystal Palace è arrivato un altro pari, stavolta con il Sunderland. Il Burnley ha messo di nuovo in mostra un’ottima organizzazione, ma allo stesso tempo il reparto offensivo – complice anche l’assenza di Ings – ha continuato ad avere le polveri bagnate. E’ il terzo 0-0 consecutivo per gli uomini di Sean Dyche che finora hanno segnato solo un gol nelle competizioni ufficiali. Vista l’organizzazione difensiva c’è la seria impressione che se inizieranno a metterla dentro, il Burnely possa avere grosse chance di salvarsi. Sempre che non lo facciano quando sarà troppo tardi.
Newcastle- Hull City 2-2: Era Papiss Cissè l’anello mancante ?
La miglior stagione di Alan Pardew, quella 2011-12, coincise con l’arrivo di Papiss Cisse dal Friburgo in gennaio. In 14 gare l’attaccante senegalese segnò 13 reti, incluso una magistrale doppietta a Stamford Bridge con un meraviglioso gol che rimarrà negli annali come uno dei più belli realizzati in Premier League negli ultimi anni. Da lì in poi il rendimento di Cissè è andato scemando, così come quello del Newcastle. La scorsa primavera l’attaccante ruppe poi la rotula. Il suo rientro era inizialmente previsto per dicembre, ma dopo pochi giorni di allenamento, Pardew lo ha portato lo stesso in panchina, gettandolo poi nella mischia. Il senegalese ha ripagato la fiducia segnando la doppietta con cui il Newcastle ha acciuffato un isperato pareggio. Probabilmente Cissè non avrà la condizione fisica per essere titolare nell’immediato futuro, ma il suo rientro potrebbe risolvere tanti problemi al St James Park.
Swansea- Southampton 0-1 : Saints ancora in palla
Il Southampton continua a stupire confermando che c’è vita dopo Pochettino. In tanti si aspettavano che Ronald Koeman avrebbe stentato a riprodurre gli stessi risultati del suo predecessore, ma l’allenatore olandese - soprannominato Floquet de Neu, il famoso gorilla albino dello zoo di Barcellona – è riuscito nell’impresa di dare un verso ad una squadra che in estate aveva perso molti pezzi pregiati. La gara del Liberty Stadium era di quelle da tripla, ed i Saints sono stati aiutati da Bony, il centravanti dello Swansea che si è fatto cacciare per due scellerati falli in pochi minuti. Il goal di Wanyama ha fatto il resto: 10 punti in 5 gare, e secondo posto. Chi se lo sarebbe mai aspettato?
West Ham - Liverpool 3-1: Big Sam dà scacco matto a Rodgers
Spesso criticato per le sue tattiche old-school, Sam Allardyce ha di nuovo dato una lezione ad un collega più giovane. Lo scorso anno avvenne al White Hart Lane, dove il West Ham affondò per 3-0 il Tottenham di Andrea Villas-Boas. Stavolta è toccato a Brendan Rodgers. Il Liverpool sta ancora trovando i giusti meccanismi, ma la prestazione degli Hammers è stata eccezionale, specialmente a livello tattico. Schierando Downing in una posizione ibrida fra quella di trequartista nel centrocampo a rombo e quella di “falso nueve”, Big Sam ha assicurato che a Gerrard non fosse concesso spazio per avviare la manovra, cosa di vitale importanza per il gioco dei Reds. I due attaccanti poi, Valencia e Diafra Sakho, hanno agitato da ali pure in fase di contenimento, salvo poi convergere al centro in fase d’attacco creando pericolose situazioni di 2 - 2. Per tenere a bada le due punti Rodgers è stato costretto a inserire un terzo difensore centrale, Mamadou Sakho e passare al 3-5-2. Le cose sono leggermente migliorate ma il punteggio era già compromesso.
Leicester - Manchester United 5-3: Difesa dello United ancora protagonista in negativo
Nella preview del venerdì era stato messo in bella evidenza quanto la dilagante vittoria del Manchester United contro il QPR era più frutto di un avversario blando che della reale superiorità dei Red Devils e di quanto il Leicester avrebbe reso dura la vita agli uomini di Van Gaal. Detto e fatto. La partita ha riservato emozioni a non finire e all’inizio esplosivo dello United ha fatto seguito la rimonta dei Foxes, aiutata da una opinabile decisione dell’arbitro Clattemburg di assegnare il rigore del momentaneo 2-3. Da lì in poi, la difesa dello United è crollata, riproponendo vecchie peccati e mostrando ancora una volta come alcuni uomini (Rafael, Smalling, Blackett) sono nettamente al di sotto dal livello richiesto per mantenere alte le ambizioni della squadra allenata da Van Gaal.
Tottenham- West Brom 0-1: Un altro black-out al White Hart Lane
“Siamo stati troppo lenti, fin dall’inizio e sono veramente deluso,” ha sintetizzato Mauricio Pochettino a fine gara, visibilmente insoddisfatto della prestazione dei suoi. Dopo lo 0-0 di Belgrado di giovedì, è arrivato lo scivolone interno con il WBA. In entrambe le gare, come ha sottolineato il tecnico argentino, gli Spurs hanno faticato ad innescare la scintilla in avanti e il WBA, sceso al White Hart Lane abbottonato e compatto, ne ha approfittato. Il Tottenham conferma ancora una volta quanto la squadra manchi di continuità, alternando periodi eccezionali a black-out improvvisi.
Everton - Crystal Palace 2-3: I due volti di Tim Howard
Giovedì sera "Man of the Match", domenica pomeriggio peggiore in campo. Tim Howard, il portiere dell’Everton è passato da eroe a villano in appena tre giorni. Nonostante il punteggio (4-1), la gara di Europa League era stata tutto meno che facile, con il Wolfsburg che aveva creato numerose occasioni (12 tiri nello specchio contro i 5 dei Toffees) ma il portiere americano aveva chiuso la saracinesca parando tutto o quasi. Contro il Crystal Palace invece ha regalato, con una uscita fuori tempo, il rigore dell’1-1 e poi ha completato la “domenica no” mancando il cross sul quale Campbell ha insaccato di testa il momentaneo 2-1.
Manchester City - Chelsea 1-1: La dura legge dell’ex. Sorry Josè.
A fine gara Manuel Pellegrini ha dichiarato che era sicuro che Frank Lampard avrebbe segnato. Forse il tecnico cileno può avere un futuro come un veggente, ma la realtà è la legge dell’ex è sempre esistita e sempre esisterà. Per buona pace di Mourinho che già sognava la fuga. Emozioni e sentimenti a parte, il gol ha una valenza mostruosa. Primo perché tiene il campionato ancora in piedi, impedendo l’allungo del Chelsea e l’apertura di una mini crisi in casa City. Secondo perché il Chelsea ha dimostrato ancora una volta di non essere invulnerabile là dietro. Nonostante l’attacco atomico, la retroguardia dei Blues è la decima per reti subite (fin qui 7) e questa pecca dovrà essere certamente motivo di analisi da parte del tecnico portoghese.
TOP-11 della quinta giornata