Si gioca nel cuore dell'Inghilterra il quinto turno di Premier League per il Manchester United, ospite nel Leicestershire per cercare di dare continuità all'ottima vittoria dello scorso turno per 4-0 contro il QPR. Vittoria accolta con sollievo in quel di Old Trafford dopo la sconfitta al debutto con lo Swansea ed i brutti pareggi contro Sunderland e Burnley, ottenuti con rivedibili prestazioni e con una squadra a mezzo servizio. Il Leicester continua il suo avvio di fuoco dopo Everton, Chelsea ed Arsenal nei primi 3 turni e lo fa senza piangersi addosso, forte dei 5 punti - gli stessi dello United - conquistati fino ad ora con sudore e solidità.

LE FORMAZIONI - Nigel Pearson scende in campo con un coraggioso 4-3-3 e reintegra nei titolari Cambiasso e Drinkwater sulla mediana e Vardy in avanti dopo la vittoria a sorpresa al Britannia Stadium contro lo Stoke della precedente giornata. Linea d'attacco completata da Nugent e dall'ottimo Ulloa. A centrocampo Hammond affianca i due rientranti. Manchester United in campo con un mimetico 3-4-1-2 marchio di fabbrica di Van Gaal che opta per un insolito undici: Blackett Evans e Rojo in difesa, Rafael e Di Maria sulle ali, Herrera e Blind al centro, Rooney davanti a sostegno delle punte Van Persie e Falcao. Formazione a prima lettura incomprensibile per la posizione in campo di diversi componenti ma che trova chiara giustificazione nei movimenti collettivi offensivi dei Red Devils, chiave tattica principale dell'allenatore olandese. In campo l'artiglieria pesante per i rossi di Manchester, con le 4 stelle del comparto offensivo in campo insieme.

PRIMO TEMPO - Parte senza timori reverenziali il Leicester convinto di poter far male soprattutto lungo le corsie laterali sulle quali lo United è spesso scoperto per la mentalità più che offensiva del proprio modulo. Salgono così le Foxes ed al 6° è Moore che prova di testa, ma il suo tentativo non inquadra la porta protetta da De Gea. All' 11° squillo United: Van Persie raccoglie in area il filtrante di Rooney e conclude in porta, Schmeichel è reattivo.

E' però il preludio al gol, che arriva due minuti più tardi. Rojo lancia Falcao sulla fascia sinistra ed il colombiano crossa sul secondo palo. Van Persie puntuale colpisce ed insacca per lo 0-1.

Due minuti dopo i Red Devils concedono il bis. E che bis. Di Maria recupera palla ed accelera in mezzo a due, palla per Rooney che premia la sovrapposizione centrale dell'argentino servendolo solo in area: lob perfetto senza guardare la porta e palla che scende poco prima di battere sul montante per un gol di pregevolissima fattura: 0-2.

Non ci stanno le Foxes però ad assistere alla festa United e si catapultano avanti. Pronti-via, calcio d'inizio, palla dietro a De Laet, lancio in avanti per Vardy che lotta, mantiene il pallone e crossa al centro, dove Ulloa colpisce di testa e fredda De Gea, riscaldando gli animi dei 30.000 del King Power. 1-2. La partita è decollata ed aumentano i ritmi. Sale ancora il Leicester con Drinkwater che al termine di una bella azione manvorata conclude debole e largo.

Al 28° ci prova Blind per lo United, respinta da corner e volée mancina dai 25 metri, centrale e bloccata da Schmeichel. Ancora pericolosi da corner gli ospiti con Rojo che al 42°' manca la porta da dentro l'area piccola e conclude alto. Mancano tuttavia equilbri allo United, la squadra è palesemente sbilanciata in avanti, restando spesso e volentieri con soli due uomini a copertura della metà campo, con gli esterni avanzati fino all'area di rigore avversaria. La squadra si espone così ai facili contropiedi del Leicester che, seppure tecnicamente inferiore riesce dalla propria trequarti ad arrivare in zona tiro con 5 semplici tocchi al 43°: chiude provvidenzialmente Blackett su Nugent. Ultimo sussulto, questo, di un primo tempo divertente, chiuso sul risultato di 1-2.

SECONDO TEMPO - Le due squadre ripartono con gli stessi effettivi con i quali hanno chiuso il primo tempo e mantenendo gli stessi ritmi. Al 48° il primo pericolo: Falcao si crea lo spazio e calcia da fuori, Schmeichel è battuto ma il pallone si stampa sulla traversa. Sfortuna per lo United che però trova il gol poco più tardi, precisamente al 57° quando Rafael continua un'insistita azione e dalla destra mette dentro un pallone al veleno deviato in uscita bassa da Schmeichel. Van Persie si fionda sul pallone e scarica dietro su Di Maria che calcia e trova Ander Herrera, che devia con un leggero tocco di tacco battendo questa volta l'incolpevole portiere avversario. 1-3 e United che ripristina i due gol di differenza. Sembra un pomeriggio in discesa per i Red Devils ma le Foxes sono per definizione furbe e sguscianti e preparano la rimonta. Ed in cinque minuti escono fuori le caratteristiche fiabesche delle volpi britanniche. Vardy "sguscia" a Rafael e prende palla con una spallata lungo la linea di fondo. Per l'arbitro è regolare, il brasiliano si rialza e torna su Vardy che va giù "furbamente" sul susseguente contatto: calcio di rigore. Dal dischetto va Nugent che trasforma con una conclusione potente e centrale, per il 2-3. Risultato che si trasforma ancora, solo due minuti dopo. Nuovo break dei padroni di casa che ribaltano il fronte. La sfera arriva su Drinkwater che carica e scocca il tiro, Cambiasso in area lo intercetta ed in girata di destro fora per la terza volta De Gea. 3-3 e aggancio effettuato, arroventati i circa 30.000 del King Power.

Ora si tratta solo di mettere la freccia. Van Gaal è ammutolito in panchina e opta per due cambi: Januzaj per Falcao e Mata per Di Maria. Risponde Nigel Pearson che rileva Cambiasso e Nugent per King e James, lasciando inalterato l'assetto tattico.

Lo United va avanti nervosamente, le Foxes agiscono ancora astutamente prefendo la rimessa, forti dell'entusiasmo del pareggio e del caldo pubblico di casa, in attesa dell'occasione propizia. La pazienza, si sa, è la virtù dei forti ed il minuto 82° premia ancora il Leicester. Errore di palleggio degli ospiti nella trequarti avversaria, De Laet sottrae palla a Rooney ed inizia la sua corsa, 20-30-40 metri e tocco dentro per l'inserimento di Vardy che a tu per tu con De Gea rimane freddo e piazza il 4-3 sul primo palo, mandando in visibilio l'intero pubblico di casa. Sorpasso effettuato, freccia tolta e rientro in carreggiata. I Red Devils vedono l'inferno, e non ne sono felici, a dispetto del nome. Ma la fuga per la vittoria non è finita al King Power: all'83° De Laet lancia lungo, Vardy salta contro Blackett e lo allontana ancora con la spalla in maniera regolare. Sprint verso l'area, Blackett lo insegue e da dietro cerca la palla ma trova la caviglia dell'ala. Calcio di rigore, espulsione e possibilità per chiudere l'incontro. Ulloa dal dischetto ingrana la quinta e batte ancora De Gea: 5-3, aggancio, sorpasso e fuga completati. Con 10 minuti di anticipo la festa è partita nel Leicestershire e la "super-car" di Pearson non insacca ancora solo per l'imprecisione di Schlupp, che ricevendo da dietro elude bene girandosi Smalling ma calcia a lato. Piccolo difetto di frizione in una macchina perfettamente oliata. Dopo 6 minuti di recupero termina il match.

Mezz'ora di buio totale per lo United che paga una mentalità molto aggressiva ma priva di fondamentali e basilari equilibri tattici. Il Leicester vince con merito ed approfitta dei numerosi spazi colpevolmente lasciati vacanti dai Red Devils. Compatti in fase difensiva, solidi a centrocampo, rapidi nelle ripartenze. Prestazione realmente strepitosa, di questo passo la salvezza non sarà un problema. D'altronde i numeri non mentono: otto punti in cinque partite è una media da Europa. United devastante avanti grazie all'enorme superiorità tecnica, troppo fragile e disattento dietro. Rivedibile il possesso ed il palleggio offensivo dai quali errori sono nati due gol avversari. Manchester inchiodato a 5 punti, troppo poco per sperare di tornare in Champions. Le avversarie scappano, la fine del tunnel non è evidentemente così prossima.

Da segnalare la presa in giro di Balotelli: