Pomeriggio nuvoloso a Selhurst Park, tana del Crystal Palace nell'omonimo quartiere del sud londinese, dove per il quarto turno di Premier League è ospite la matricola Burnley di Sean Dyche. Nuvole che stazionano sul capo delle due squadre, principali candidate alla retrocessione e con un solo punto in classifica, frutto del pareggio nell'ultimo turno ottenuto contro il Manchester United per il Burnley e contro il Newcastle per i padroni di casa. Scontro diretto dunque oltre che partita e, sebbene siamo solo ad inizio campionato, diventa importante conquistare la vittoria, soprattutto per il Crystal Palace di Neil Warnock ancora a secco di vittorie e bisognoso di ossigeno. Il Burnley non gode del vantaggio del fattore campo e prova dunque a bissare la prestazione di Manchester per non veder scappare i rivali.
LE FORMAZIONI - Neil Warnock si affida al suo solito 4-4-2 ma deve fare i conti con le assenze di Hangeland e Chamakh, sostituiti da Duff e Gayle. Solo panchina per Ledley, a favore di McArthur, e Bolasie. Sulle fasce le frecce Puncheon e Zaha a sostegno del costaricano Fraizer Campbell. Formazione a specchio per Sean Dyche che conferma per dieci undicesimi la squadra uscita indenne da Old Trafford con l'unica eccezione di Matthew Taylor, sotituito da George Boyd sulla sinistra. Ings e Jutkiewicz confermati come tandem d'attacco, panchina per Sordell, e speranze riposte nella catena laterale di destra con Trippier ed Arfield.
PRIMO TEMPO - Prova a sfruttare il fattore campo il Palace che parte aggressivo cercando di sorprendere la retroguardia con continue sfuriate offensive ed un ritmo elevato. La prima vera occasione arriva all'11' e non può che essere per i Glazers: percussione dalla sinistra di Zaha che semina due uomini, penetra in area e scarica il sinistro che Heaton in uscita non blocca e che rotola verso la linea, fermato dal provvidenziale intervento di Shackell che libera e strozza in gola l'urlo ai 22.000 di casa. Insiste però il Palace che dieci minuti dopo prova a pungere. Puncheon dalla destra serve rasoterra Gayle in area che fa da sponda e chiude il triangolo appoggiando ma il tiro dell'esterno è strozzato e centrale. Sulla ripartenza si propone il Burnley con Arfield, azione personale dove scarta due uomini e tenta il diagonale. Più un tiro-cross che una conclusione, Speroni blocca in uscita bassa prima dell'intervento di Ings. Ancora Palace in avanti, questa volta Gayle raccoglie col petto il lungo lancio di Ward, ed in girata scarica il destro, alto. Prima del duplice fischio infortunio per Ings, costretto ad uscire in seguito ad uno scontro, sostuito da Sordell. Termina sullo 0-0 un primo tempo intenso ma privo di grandi occasioni.
SECONDO TEMPO - Anche nel secondo tempo la partita stenta a decollare sebbene aumenti il numero di occasioni. Si fa ancora preferire il Palace: al 50' il cross di Jedinak dalla sinistra è chiuso all'ultimo da Shackell, che evita ancora una volta il peggio anticipando Gayle e concedendo solo il corner. Al 57' ancora Eagles in avanti con Campbell che da dentro l'area lascia partire il diagonale col sinistro: mirava il primo palo, trova solo l'esterno della rete. Continuano con le sue sfuriate le aquile. Lancio lungo di 50 metri, respinta corta di testa della difesa sulla quale arriva per primo McArthur, stop di petto e tiro al volo per il centrocampista, palla alta non di molto. Sulla destra continua a far male Puncheon che ubriaca Mee e va giù in area, l'arbitro non sanziona. Burnley non pervenuto fino al 63' quando Arfield si rifà vivo nella trequarti di casa e scarica un violento destro verso la porta, Speroni è reattivo e devìa in corner. Cinque minuti più tardi ancora Burnley dalla destra, combinazione Trippier-Arfield, palla al centro per Sordell, sponda per l'accorrente Jones che conclude dal limite, salva ancora Speroni a terra. Occasioni velleitarie da una parte e dall'altra, la partita può solo essere decisa da un episodio, che arriva, al minuto 85. Jones batte una punizione dai 30 metri, palla lunga a spiovere e Jedinak abbraccia e tira giù ingenuamente Jutkiewicz. Calcio di rigore e nessun cartellino per Jedinak che non protesta neppure. Dal dischetto va Arfield, il più positivo dei suoi che angola bene ma calcia a mezza altezza, Speroni intuisce, apre il guantone e salva il risultato smanacciando in calcio d'angolo.
Sull'angolo conseguente recupera il Palace che prova a partire in contropiede sbagliando però, come sempre in questa partita, una volta entrati nei 20 metri finali. Termina così sullo 0-0 dopo 3 minuti di recupero.
Giusto lo 0-0 al termine di una partita scialba, sì a ritmi sostenuti ma fin troppo avara di emozioni e non sbloccata neppure da un calcio di rigore. Sterilità è la parola che riecheggia a Selhurst Park per entrambe le squadre, molto meglio invece le fasi difensive, ordinate e attente, comunque favorite da attacchi tutt'altro che prolifici. Il Burnley, assente ingiustificato per larghi tratti della gara, ha avuto l'opportunità di "scippare" i tre punti a Londra ma Speroni ha vestito i panni di Diche, la dèa greca della giustizia, neutralizzando il rigore della potenziale vittoria ospite, decisamente eccessiva alla luce della prestazione. La squadra di Neil Warnock si è fatta preferire per ritmo e volontà ma ha anch'essa faticato a trovare le giuste misure una volta nei 20 metri finali. Tanto da lavorare per due squadre che, dopo oggi è senz'altro più chiaro il motivo, sono le principali candidate alla retrocessione in Championship.