Futuro e passato tengono banco in casa Chelsea in questi giorni, divisi tra Courtois e Lampard. Il portiere belga è pronto a firmare un rinnovo fino al 2019 con i Blues, appena sarà di ritorno dalla sessione con la sua Nazionale. Il nuovo numero uno, che Mourinho sta preferendo, con ottimi risultati, a Cech, è in continua crescita, e l'allenatore portoghese lo vuole blindare per garantire alla sua squadra una sicurezza tra i pali, anche per gli anni a venire. Lo stesso Courtois, dal ritiro del Belgio, ha annunciato la notizia: "non ho ancora firmato, è difficile ora essendo qui con la mia Nazionale, ma appena tornerò a Londra siglerò il nuovo contratto". L'ex Atletico Madrid ha anche parlato del dualismo con Cech, un'istituzione a Stamford Bridge, almeno fino a qualche mese fa: "non abbiamo mai parlato della situazione-portiere, ma so che anche lui sta lavorando duro per farsi trovare pronto. So che per lui non è bello non giocare dopo essere stato per 10 anni il titolare, ma stiamo comunque lavorando bene insieme. Vorrei giocare anche in Champions League, ma è una decisione che spetta all'allenatore. Certamente io voglio raccogliere più presenze possibili".
Se Courtois rappresenta il futuro, oltre che al presente, dei Blues, il passato è identificabile in Frank Lampard, che ha lasciato Stamford Bridge quest'estate, dopo la scadenza del suo contratto. In un'intervista al Sun, l'ex numero 8 ha rivelato qualche retroscena sul suo mancato rinnovo: "Sarei sicuramente rimasto al Chelsea se mi avessero offerto un contratto, non avevo ragioni per andarmene. Ho parlato anche con Mourinho, sia lui che il club si sono comportati benissimo con me, ma qualcuno, e non so chi, ha preso questa decisione. Quando abbiamo vinto la Champions League sapevo che la società voleva puntare sui giovani, era comunque rimasta l'ossatura della rosa degli anni passati, e Mou lo scorso anno ha gestito tutto alla perfezione. Non serbo rancore verso di lui, e nemmeno verso il club. Ora penso solo a fare bene al Manchester City, anche se ammetto che è strano indossare questa maglia."