L'allenatore dell'Arsenal, Arsene Wenger, ha allontanato l'idea di poter comprare altri attaccanti dopo aver appreso la notizia dell'infortunio di Olivier Giroud: "Tu mi chiedi chi acquisteremo? - ha detto al giornalista - "Bene, io ti do la risposta: nessuno".
Olivier Giroud si è infortunato sabato durante la seconda giornata di Premier League, nel 2-2 contro l'Everton ed è improbabile possa tornare a giocare prima del nuovo anno, soprattutto dopo aver affrontato un intervento chirurgico alla caviglia. L'infortunio sembra aver lasciato Wenger con poche opzioni là davanti (il solo Yaya Sanogo è punta centrale, si può adattare Joel Campbell) ma il boss dei Gunners è irremovibile e precisa che non ci sarà nessun acquisto-panico dell'ultima ora.
"Se vuoi fare tutti felici allora compri tanti giocatori ma ciò che conta è la prestazione sul campo. Se si guarda ai giocatori che abbiamo in panchina e quelli che abbiamo in infermeria (Walcott, Gnabry...), abbiamo molti giocatori. Non è possibile acquistare ogni volta che un giocatore è infortunato. Comprare e comprare? Non vedo lo scopo di questo" conclude Wenger.
Nei preliminari di Champions League, il tecnico dei Gunners ha utilizzato l'acquisto dell'estate Alexis Sanchez (£35m) come falso nueve e mercoledì (ieri, ndr) il cileno lo ha ripagato segnando il gol vittoria contro il Besiktas (partita finita 1-0 all'Emirates). Lukas Podolski, Joel Campbell e Yaya Sanogo possono essere i momentanei sostituti del francese, in attesa, inoltre, del pieno recupero di Theo Walcott.
Infine, il manager del Besiktas, Slaven Bilic, quando gli hanno domandato se Wenger potrebbe riuscire ad arrivare alla finale di Berlino del 6 Giugno, ha risposto che l'Arsenal dovrà lottare senza una prima punta ma che "se i Gunners migliorano (e lo stanno facendo), non ci sono dubbi. Inoltre la stagione è appena iniziata e gli infortuni non sono molti. Stasera (ieri, ndr) non avevano attaccanti, Sanchez falso nueve è stata una buona idea ma contro il Real Madrid o il Bayern Monaco potrebbe vincerla così? Il calcio è strano ma sarebbe davvero difficile".