Il Newcastle di Alan Pardew è chiamato alla stagione del riscatto dopo un girone di ritorno infausto, che ha portato 13 sconfitte e che trascinato la squadra al decimo posto finale nella Premier League. Dopo la cessione di Cabaye a Gennaio, la squadra è letteralmente crollata, finendo male il campionato e con tante fratture all'interno dello spogliatoio. I tifosi hanno iniziato a chiedere la testa di Pardew, che, nel frattempo, perdeva la sua di testa, tirando una capocciata ad un giocatore dell'Hull City e prendendosi 7 giornate di squalifica, mettendo in grave imbarazzo la società. Quest'anno è necessaria una netta virata, altrimenti Pardew potrà tranquillamente dire addio al suo lavoro.
PUNTI DI FORZA E PUNTI DEBOLI - La squadra di Pardew ha tanta qualità, è un team che gioca bene a calcio ed è in grado di mettere in difficoltà tutti sulla singola partita, se in vena. Alla qualità di base, va aggiunta una buona dose di atletismo e fisicità in mezzo al campo che permette ai Magpies di giocare a ritmi sostenuti, riuscendo spesso a sfiancare gli avversari. I difetti, però, non mancano. La retroguardia ha subito ben 35 reti nel solo girone di ritorno l'anno scorso e in generale non ci sono giocatori di grande livello in difesa. Inoltre, la squadra ha evidenziato dei grossi problemi caratteriali, crollando letteralmente nel finale di stagione e dimostrando scarsa capacità di reazione alle avversità. Anche Pardew non è stato in grado di gestire la situazione al meglio, ha permesso a Ben Arfa di creare scompiglio nello spogliatoio e lui stesso ha dimostrato poca tranquillità, prendendosi 7 giornate di squalifica per una testata al giocatore dell'Hull City.
CAMPAGNA ACQUISTI - Il Newcastle, finora, si è mosso molto bene sul mercato. Ottimi gli innesti di Siem De Jong, ex capitano dell'Ajax, Emmanuel Riviere, rivelazione del Monaco nelle ultime due stagioni, e Daryl Jaanmat, terzino che andrà a prendere il posto di Debuchy, ceduto all'Arsenal. In attacco, oltre a Riviere (che può giocare anche da esterno offensivo), sono arrivati anche lo spagnolo Ayoze, 21enne ex Tenerife, e Facundo Ferreyra, argentino arrivato in prestito con diritto di riscatto dallo Shaktar. Interessanti anche le aggiunte di Remy Cabella, centrocampista offensivo francese che arriva dal Montpellier, e Jack Colback, centrocampista difensivo comprato dai rivali di sempre del Sunderland.
FORMAZIONE TIPO - La base sarà ancora il 4-3-3 ma Pardew ha dimostrato più volte di poter cambiare in corsa, modificando lo schema in un 4-2-3-1 o in un 4-5-1 all'occorrenza. In attacco servivano rinforzi e con gli arrivi di Riviere e Ferreyra il posto di Cissè non è più così sicuro. In mezzo al campo De Jong sarà l'erede di Cabaye, con Tiotè e Sissoko che rappresentano altre due certezze. Dietro manca ancora qualcosa, Coloccini ha deciso di rimanere ancora un'altra stagione ma gli anni si fanno sentire, Taylor e Williamson sono tutt'altro che due certezze ad alti livelli, mentre sugli esterni i titolari dovrebbero essere Santon e Janmaat, con Haidana e Dummett come alternative.
ASPETTATIVE - L'obiettivo principale è quello di tornare in Europa, quantomeno attraverso l'Europa League. L'anno scorso la squadra ha deluso, soprattutto nel girone di ritorno e Pardew si è inimicato la tifoseria. Per recuperare la stima e l'apprezzamento dei tifosi l'unica soluzione è quella di cercare di tornare in Europa e in questo senso la campagna acquisti fatta finora lascia ben presagire, con buoni giocatori presi a delle cifre contenute e in grado di poter dare un impatto immediato.
LA SCORSA STAGIONE - Stagione alla Dr.Jekyll e Mr.Hyde quella del Newcastle l'anno scorso. Nel girone di andata la squadra ingrana e tra Novembre e Gennaio vince 7 partite su 10, superando squadre come Manchester United, Chelsea e Tottenham. Dopo Gennaio, però, c'è una totale involuzione. La squadra subisce parecchio la perdita di Cabaye, passato al Paris Saint-Germain, e nello spogliatoio iniziano ad esserci delle crepe, legate soprattutto agli eccessi di Hatem Ben Arfa. Nelle 19 partite giocate nel 2014, infatti, il Newcastle vince solo 5 volte e subisce ben 13 sconfitte, pareggiando una sola partita. Un vero e proprio disastro che trascina la squadra lontana dalla zona Europa e che fa crollare il morale all'interno dello spogliatoio. Anche i tifosi sentono parecchia delusione e iniziano a chiedere con insistenza che Pardew venga licenziato, cosa che però non succede, nonostante lo stesso manager ammetta di non sentirsi affatto al sicuro sulla panchina.
LO STILE DI GIOCO - Il Newcastle, come detto in precedenza, è una squadra che sa giocare molto bene a calcio. Velocità, buona tecnica, fluidità di gioco e discreta circolazione di palla. Da questo punto di vista, Pardew è un allenatore abbastanza moderno, nonostante alleni da un sacco di anni. La base è il 4-3-3 che però può cambiare in base alle differenti situazioni. Quello che non funziona fino in fondo, finora, è la fase difensiva. La squadra subisce troppi gol e il centrocampo non fa la fase filtro in modo adeguato, oltre al fatto che gli esterni di difesa giocano sempre piuttosto alti e non vengono coperti a sufficienza dagli esterni d'attacco. Urge avvitare qualche vite in difesa per migliorare la posizione di classifica rispetto alla scorsa stagione.