Proseguiamo nell’analisi delle 20 squadre che prenderanno parte alla Premier League 2014/2015. Oggi è il turno dello Stoke City, una delle squadre che nella scorsa stagione ha maggiormente sorpreso arrivando fino al nono posto. I “Potters”, così vengono chiamati i giocatori e i tifosi dello Stoke oltremanica, nonostante la modesta rosa, si sono tolti grosse soddisfazioni riuscendo a battere top-club del calibro di Chelsea, Manchester United ed Arsenal. Non sarà sicuramente facile per Mark Hughes e i suoi ragazzi ripetere la splendida stagione passata, ma lo spirito con il quale è cominciata la nuova stagione, e l’apporto dei nuovi giocatori, dovrebbe contribuire a non tradire le aspettative.

L'ANNATA PASSATA

Nessuno ad inizio stagione avrebbe scommesso su un piazzamento a ridosso della zona Europa League dello Stoke City. Ma Hughes e suoi ragazzi hanno stupito anche i più scettici, raggiungendo il nono posto, concludendo un campionato di tutto rispetto. La strabiliante annata dello Stoke è stata costruita nel fortino del Britannia Stadium. Davanti ai propri beniamini i Potters sono riusciti ad ottenere ben 36 punti sui 50 totali, battendo - fra le altre - anche Chelsea, Arsenal e Manchester United, e concedendo soltanto il pareggio ai Campioni d’Inghilterra del Manchester City e all’Everton (arrivato a sopresa al 5° posto). Unica squadra tra le top 5 ad uscire con i 3 punti dal Britannia Stadium è stato il Liverpool, in una partita memorabile terminata 5 a 3 per gli uomini di Brendan Rodgers. Deludente invece il cammino in FA CUP, terminato prematuramente al 4° turno con una sconfitta ai danni del Chelsea. Ha dato invece più soddisfazione la partecipazione alla Capital One Cup, dove i ragazzi di Hughes si sono spinti fino ai quarti di finale.

LA PARTITA DELLA STAGIONE - Due match si giocano il titolo come partita più bella della stagione per lo Stoke; la vittoria casalinga contro il Chelsea e il pareggio esterno arrivato al 96° minuto contro lo Swansea. Ma quella che sicuramente sarà ricordata ancora a lungo dai tifosi biancorossi è la vittoria del Britannia Stadium contro i Blues di Josè Mourinho. Una partita incredibile che sembrava ormai destinata a finire sul 2-2, prima che tutti facessero i conti con Oussama Assaidi; il giocatore marocchino, tornato a fine stagione al Liverpool per fine prestito, lasciò tutti a bocca aperta con un goal spettacolare, regalando ai Potters una vittoria incredibile.

IL MERCATO

Di sicuro il mercato dello Stoke non è stato quello più movimentato della Premier League. Non avendo a disposizione una grossa liquidità, Mark Hughes è andato alla ricerca dell’affare. Il manager dei Potters è riuscito a puntellare la rosa aggiungendo almeno un giocatore a reparto. In difesa sono arrivati Phil Bardsley dal Sunderland e la scommessa Dionatan dal Banska Bystrica, a centrocampo è giunto con tutta la sua esperienza Steve Sidwell (reduce da 3 stagioni giocate con la maglia del Fulham, retrocesso la scorsa stagione) mentre in attacco è stato aggiunto Mame Biram Diouf svincolatosi dall’Hannover. Il colpaccio però è stato sicuramente l’arrivo di Bojan Krkic. L’ex attaccante di Roma e Barcellona è stato fortemente voluto dal manager dei Potters, tanto da arrivare a sborsare circa 5 milioni di euro. L’attaccante spagnolo arriva allo Stoke dopo tre stagioni davvero buie, dove è andato a segno soltanto 14 volte in ben 76 presenze. Sarebbe il caso di definirlo una vera e propria scommessa. Riuscirà a dare una svolta alla sua carriera? Hughes vedrà ripagato il proprio azzardo?

I punti di forza e i punti deboli

Partiamo da quelli che sono i maggiori punti di forza della squadra di Mark Hughes. Sicuramente il fortino del Britannia Stadium rappresenta per i Potters un grandissimo punto di forza. Come scritto anche in precedenza, lo Stoke ha realizzato in casa 36 sui 50 punti totali, perdendo soltanto 3 partite e togliendo punti importanti alle prime 5 classificate. Altro punto di forza sono l’unione di squadra, il gioco molto fisico e l’incredibile bravura nello sfruttare le palle inattive (se hai in squadra elementi come Peter Crouch, Robert Huth e Ryan Shawcross è davvero il minimo). Il tecnico gallese è stato bravissimo a non puntare sui singoli, ma a dare importanza ad ogni giocatore riuscendo a creare una compagine davvero compatte. Passiamo ai punti deboli. Il primo dato che salta all’occhio sono sicuramente le 14 sconfitte (addirittura 11 in trasferta) e i 52 goal subiti. Hughes dovrà lavorare quindi tantissimo sulla fase difensiva e sul morale dei giocatori, che pagano dazio il fattore campo.

FORMAZIONE TIPO

Il modulo più utilizzato nella scorsa stagione dal tecnico Hughes è stato il 4-2-3-1. E’ un modulo molto efficace e che fa al caso dello Stoke, perché, nelle partite più difficili diventa immediatamente un 4-5-1 più difensivo. La linea difensiva dovrebbe essere confermata in blocco, con Bardsley e Huth pronti a subentrare. A fare da diga davanti alla difesa si giocano il posto da titolari Whelan, N’Zonzi, Adam e il neo acquisto Sidwell; Palacios sembra destinato a fare panchina. A ricoprire il ruolo di trequartista centrale dovrebbe essere l’esperto Ireland, con Adam pronto a subentrare). Sugli esterni scalpita il nuovo acquisto Krkic, che si giocherà il posto con i titolari Odemwingie ed Arnautovic. Nel ruolo di prima punta agirà l’esperto Peter Crouch, con il neo-acquisto Diouf pronto a prendersi il posto da titolare partendo da dietro nelle gerarchie.

Il MANAGER

Lo Stoke City è affidato alle mani sicure di Mark Hughes, che, prima di sedersi in panchina come allenatore e manager, ha vestito le maglie delle più forti squadre d'Europa. E' davvero difficile trovare un giocatore che abbia vestito in tutta la sua carriera le maglie di Manchester United, Barcellona, Chelsea e Bayern Monaco. Nel 2004 il manager gallese ha iniziato la sua carriera da allenatore con il Blackburn, restando sulla panchina dei Rovers per 4 stagioni, riuscendolo a portarli anche in Europa. La stagione successiva Hughes si siede sulla scomoda panchina del Manchester City, dove riuscì ad ottenere soltanto un 10° posto in classifica. Lo sceicco Mansour, non contento dei risultati, lo esonerò a stagione in corso. Nel 2010 passa alla guida del Fulham, dove riesce a raggiungere un ottimo 8° posto e la qualificazione all'Europa League. La sua ultima squadra, prima di approdare allo Stoke, è stato il QPR.

LE ASPETTATIVE

Il sogno di Mark Hughes e dei Potters è sicuramente quello di migliorare i risultati della scorsa stagione, compito tutt'altro che scontato. Probabilmente con qualche altro acquisto non sarà così arduo ripetersi. In ogni caso arrivare nella parte sinistra della classifica e ripetere quelle partite che hanno reso fieri tutti i tifosi BiancoRossi, sarà senza ombra di dubbio un grande risultato. Altro obiettivo principale, sarà fare meglio in FA Cup; il Quarto Turno della passata stagione, sta davvero stretto ai Potters, che probabilmente in questa stagione punteranno forte sulle Coppe Nazionali.