Il maestro e il santone. José Mourinho, il provocatore, il sublime interprete dell'arte oratoria e Louis Van Gaal, il duro d'Olanda chiamato a risollevare il Manchester. Mentre City e Liverpool continuano la campagna di rafforzamento verso la prossima stagione, è sull'asse Londra - Manchester che si consuma il primo duello verbale tra due delle pretendenti al trono. L'attacco, frontale, giunge da Stamford Bridge. Nell'occhio del ciclone Luke Shaw, talento del Southampton, strappato per 35 milioni dai red devils (7 milioni a stagione per il calciatore).
Il tecnico di Setubal ha giudicato duramente l'onerosa operazione, criticando l'operato dello United che si è lanciato con prepotenza nel mercato per cancellare la disastrosa stagione sotto l'egida Moyes "Sborsando una cifra simile avremmo ucciso la nostra stabilità finanziaria e la stabilità del nostro spogliatoio. Quando paghi così tanto un 19enne, un grande giocatore, un fantastico giocatore, il giorno dopo hai tanti giocatori che ti bussano alla porta e ti dicono: `Com'è possibile che ho giocato 200 partite con questo club, ho vinto questo e quello, poi arriva un ragazzo di 19 anni e prende più soldi di me?´. Non critico il club che l'ha preso, dico che il suo acquisto a quelle cifre ci avrebbe ucciso e non potevamo permettercelo".
Van Gaal, da navigato uomo di calcio, abile nel districarsi in trappole mediatiche, ha schivato il colpo, preferendo una tattica difensiva invece della battaglia frontale "Non voglio replicare, non penso di dover discutere di certe cose con i media. È meglio parlarne direttamente con José".