Recentemente il West Bromwich Albion ci ha abituati alle sorprese, specialmente per quanto riguarda la guida tecnica. Tony Mowbray e Roberto Di Matteo furono scelte azzardate, ma alla fine vincenti, mentre due anni fa Steve Clarke fu assunto alla guida dei Baggies pur non vantando nessuna esperienza. Il tecnico scozzese aveva fatto parte dello staff di José Mourinho al Chelsea e successivamente aveva lavorato con Gianfranco Zola (West Ham) e Kenny Dalglish (Liverpool), ma quella fu la sua prima vera panchina. Tuttavia, malgrado i punti interrogativi iniziali, Clarke riuscì a portare la squadra ad un dignitosissimo ottavo posto, il miglior piazzamento del WBA dal 1981.
Nel Dicembre 2013 però, altrettanto sorprendentemente, Clarke su esonerato. Dopo un mese di ricerca, al suo posto arrivò lo spagnolo Pepe Mel, un allenatore con un buon curriculum in Spagna, ma pur sempre vergine per quanto riguarda la Premier League. Il girono di ritorno fu abbastanza straziante ma, nonostante quattro sconfitte nell'ultimo mese di campionato, i Baggies riuscirono a salvarsi. Questo però non ha impedito che la posizione di Mel fosse messa in discussione e a fine stagione iniziò la caccia ad un nuovo allenatore.
Alan Irvine: l'ex braccio destro di David Moyes
55 anni, Alan Irvine sembra essere - sulla carta - un'altra scommessa. Lo scozzese è stato preferito a Tim Sherwood, dopo che l'ex tecnico del Tottenham era stato a lungo indicato come il favorito alla panchina dell'Hawthorns.
Giocatore con Everton, Crystal Palace, Dundee Utd e Blackburn, Irvine è stato a lungo il braccio destro di David Moyes sulla panchina dell'Everton prima di dedicarsi personalmente al ruolo di primo allenatore. Tuttavia, le sue brevi avventure con Preston North End e Shieffeld Wednesday terminarono entrambe con un licenziamento. Nel 2011 Moyes lo richiamò a Goodison Park affidandogli l'incarico di direttore dell'Academy dell'Everton, ruolo che ha svolto con successo negli ultimi tre anni, prima di firmare un contratto annuale con il WBA.
Obbiettivi e strategie
Se l'arrivo sulla panchina del West Bromwich rappresenta per Irvine una sorta di svolta in carriera e l'opportunità di provare le proprie qualità, il club sembra aver tracciato chiaro la propria filosofia: al di là del nome, l'allenatore deve essere qualcuno con voglia di emergere e con capacità sia tecniche che gestionali. In più, andrebbe aggiunto, un allenatore semi-sconosciuto ha di solito poche pretese a livello di costruzione di squadra e ciò limita (e di molto) le uscite dalle casse del club.
Per questo motivo il prossimo WBA sarà di nuovo una squadra costruita con un budget ridotto, con giocatori presi in prestito dalle big o pescati in campionati minori, il tutto amalgamato nel pentolone dell'Hawthorns. Una formula vincente? A volte si. Ma spesso non tutte le ciambelle riescono col buco.